Sei grande Tarble

108 7 0
                                    





                                                                                                       Capitolo 25


Pov's Tarble
Io e mio padre rimasimo seduti ai nostri posti abbastanza scioccati, non pensavo che prima o poi Vegeta si sarebbe comportato in quel modo.
Ma poco importava, mio padre avrebbe scelto me come erede al trono dopo quella sceneggiata, ed era quello l'importante.

<quindi papà >
<ho bisogno di tempo, tu ora vai in camera tua>
Cosa.
Questo significava che forse Vegeta sarebbe diventato erede al trono, non potevo permettermi tutto quello, io ero il successivo Re della stirpe sayan, e avrei fatto qualsiasi cosa per diventarlo.

Dopo poco mi alzai dalla tavola e mi diressi alla mia stanza.
Effettivamente su una cosa Vegeta aveva ragione, fin dall'inizio mio padre sperava che lui tornasse, bastava guardarmi, ero diverso dagli altri sayan.
La mia muscolatura era molto minima, non mi era mai stato insegnato a combattere, ma solo di trattare gli scambi commerciali e faccende politiche del pianeta, ma su combattimenti, niente di niente.
Vegeta invece era grosso il doppio se non il triplo di me, anche se era stato allenato per soli 6 anni dalla sua nascita, le differenza tra me e lui erano molte, e questo mi aveva indotto una voglia matta di diventare a tutti costi il Re, per dimostrare che anche un inetto come me poteva essere qualcuno.

Passai davanti alla stanza di Vegeta, e sentì uno strano provenire da lì.
Ritornai davanti alla sua porta e mi posizionai con l'orecchio sulla porta, e quello che sentì mi fece diventare il viso rosso come il cielo del nostro pianeta.
Sentì versi di piacere, sia da parte di Vegeta che di Kakarot, versi di un piacere carnale troppo forti e belli da voler placare.
Avevo solo 13 anni, anche se la maggior parte dei Sayan si riproduceva in giovane età, per me era ancora un qualcosa di totalmente strano ed esterno.
Le registrazioni di quei due non mi davano molto imbarazzo, d'altronde erano coperti da una tenda e non si sentiva nulla, ma sentire effettivamente quei gemiti e immaginare mio fratello e quel soldato in un atto proibito, Dio se mi metteva in imbarazzo.

Spostai l'orecchio dalla porta, e ritornai nella mia stanza.
La mia stanza non era molto diversa da quella di Vegeta, anzi era praticamente uguale, con solo qualche mobile spostato e il letto senza le tende.
Mi levai la tuta e mi sdraiai sotto le coperte, ero confuso, molto confuso.
In 13 anni di vita nessuno mi aveva ben spiegato come funzionasse il sesso, solo lo scorso anno venni a scoprirlo vedendo in un vicolo un uomo e una donna intenti a procreare, non curanti di quello che li circondava o di essere scoperti.
Da quel momento iniziai a informarmi sempre di più sui libri che trovavo nella libreria del castello, e leggevo tante di quelle cose, ma mai come funzionava per se il rapporto, il piacere, non sapevo nulla di nulla.

Le mie mani incominciarono a sudare, e assieme il mio corpo, sentivo un calore provenire dall'addome, e il mio membro si alzò del tutto.
Spesso succedeva che si alzava, ma non ci davo mai molto peso.
Ma quella volta era diverso.
Era una sensazione più che nuova e strana, a cui non ero abituato.
Con molta paura portai la mano dentro le mie mutande, e con delicatezza afferrai il mio membro.
Ero spaventato, non sapevo cosa stessi facendo, ma qualcosa mi diceva di farlo a tutti i costi, una vocina della testa mi diceva fallo Tarble, devi farlo
ed ero troppo codardo per non ascoltarla.
Inizia a muovere lentamente la mano su e giù, e cazzo, in quel momento una scarica di adrenalina mi passò per tutto il corpo.
Non mi sentivo più piccolo come mi vedevano gli altri, finalmente ero entrato in quel mondo che tanto bramavo, e non potevo più tornare indietro.

Iniziai a muovere la mano con più forza, e a mia volta iniziai ad emettere dei versi di piacere, si quel gesto mi stava procurando un piacere succube che non avevo mai immaginato, e così continuai ancora di più col ritmo della mia mano, continuano a muovere su e giù alternando la velocità con la forza, facendo in modo di provare più piacere possibile.
Inarcai la schiena, quel piacere mi stava facendo provare un'adrenalina indescrivibile, chiusi gli occhi per dare più spazio all'immaginazione, e senti di star raggiungendo il punto di massimo piacere.
Infatti, poco dopo cacciai un gemito più forte degli altri, troppo forte per essere un gemito, non sapevo che cosa fosse, ma sapevo che era il massimo piacere che si poteva raggiungere, per poi subito dopo eiaculare.
Sapevo cos'era quel liquido, per fortuna mi ero informato, e per fortuna che non avevo una ragazza a cui mettere dentro quel liquido.

Con le ultime forze rimaste mi alzai dal mio letto e mi pulì il membro e l'addome con un fazzoletto, per poi sdraiarmi sotto le coperte, ero troppo stanco per rivestirmi, e avevo voglia di stare completamente nudo per una volta, tanto nessuno mi avrebbe potuto disturbare.
Quel piacere era diventato un qualcosa di cui avrei avuto bisogno in altri momenti, era troppo bello per essere usato solamente una volta, anche se non sapevo quando lo avrei potuto rifare, ma sicuramente, quella non sarebbe stata l'unica volta.

Ricalò il silenzio nella stanza, e in lontananza si potevano sentire ancora i gemiti di quei due, e come feci io poco prima, anche mio fratello cacciò il suo non gemito di massima eccitazione.
Avevo ancora tanto da imparare, e magari avrei potuto chiedere a lui, d'altronde era un "esperto" in questo campo, e avrebbe potuto spiegarmi molte cose che ancora non sapevo.
Effettivamente io e Vegeta non avevamo un buon rapporto, anzi, mi sono presentato come un emerito stronzo, forse dovevamo ricominciare da zero, come due sconosciuti, in tal modo da instaurare un nuovo rapporto più sano, e di farmi aiutare in queste cose.

Anche dalla sua stanza alla fine, calò il silenzio, ora l'unico rumore era quello delle navicelle dei soldati che andavano e venivano dal castello, erano anche rilassanti, essendo che per 13 anni era l'unico rumore che potevo veramente sentire.
Piano piano, socchiusi gli occhi, e alla fine mi addormentai, cadendo in un sonno profondo.

I'm not your toy || KakavegeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora