Harry Styles.
«Hall!», esclamò Des, appena sceso dall'auto.
Mi voltai verso casa e feci un cenno a Ezra dalla veranda, sotto cui ero riparato. Sentivo Des salutarli a gran voce. «Farò finta di non averti visto al volante, Ezra», disse al ragazzo, rimproverandolo.
«Alla riserva la patente si prende prima», rispose Ezra, mentre aprivo la porta e accendevo la luce della veranda.
«Ah, sì, come no». Rideva.
«Dovrò pure muovermi in qualche modo, no?». Riconobbi la voce profonda di Hall all'istante, malgrado gli anni trascorsi. Sentirla mi riportò immediatamente all'infanzia.Entrai, lasciando la porta aperta alle mie spalle, e prima di appendere il giubbotto accesi tutte le luci. Poi restai sulla soglia a osservare ansioso Des ed Ezra che tiravano fuori Hall dall'auto e lo facevano accomodare sulla sedia a rotelle.
Feci largo ai tre che entrarono in fretta, scrollandosi per asciugarsi dalla pioggia.
«Che sorpresa», esclamò Des.
«È una vita che non ci si vede», rispose Hall. «Spero che non sia un momento sbagliato». Mi inchiodò di nuovo con quegli occhi scuri e indecifrabili.
«No, va benissimo. C'è la partita, perché non rimanete?».
Ezra sorrise: «Questo era il piano: il nostro televisore si è rotto la settimana scorsa».Hall guardò di traverso suo figlio: «E ovviamente, Ezra era impaziente di rivedere Harry». Ezra, serio, chinò la testa, mentre io cercavo di mettere a tacere il rimorso. Forse sulla spiaggia ero stato troppo convincente.
«Avete fame?», chiesi, diretto in cucina. Non vedevo l'ora di sfuggire allo sguardo indagatore di Hall.
«No, abbiamo mangiato prima di venire qui», rispose Ezra.«E tu, Papà?», chiesi, già da dietro l'angolo.
«Certo», rispose, e si precipitò in salotto di fronte alla TV. Sentivo il rumore della sedia a rotelle di Hall che lo seguiva.
I sandwich al formaggio erano già in padella, e mentre affettavo un pomodoro mi accorsi di una presenza accanto a me.«E allora, come va?», chiese Ezra.
«Piuttosto bene», sorrisi. Era difficile resistere al suo entusiasmo. «E tu? Hai finito la macchina?».
«No», si rabbuiò. «Mi manca ancora qualche pezzo. Questa è in prestito». Con il pollice indicò l'auto parcheggiata nel vialetto.«Mi dispiace. Non ho visto nessun... cos'era che stavi cercando?».
«Un cilindro freni». Sorrise. «Il pick-up ha qualche problema?», chiese subito dopo.
«No».«Ah. Ho notato che non lo stavi guidando». Abbassai lo sguardo sulla padella, sollevando un sandwich per controllarne il fondo. «Un amico mi ha dato un passaggio».
«Bella macchina», la voce di Ezra era piena di ammirazione. «Però non ho riconosciuto il guidatore. Pensavo di conoscere la maggior parte dei ragazzi della zona».
Annuii appena, senza staccare gli occhi dai sandwich che avevo appena girato.
«A papà sembrava di conoscerlo».
«Ezra, mi passi i piatti? Sono nella credenza, sopra il lavandino». «Certo».
Mi allungò le stoviglie in silenzio. Speravo che il discorso morisse lì. «Insomma, chi era?», chiese, sistemando i due piatti sul piano di cottura accanto a me.
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Compelled
VampiriMATURE CONTENT. (IN REVISIONE) Quando la mamma di Harry si risposa e manda a vivere il figlio con il padre, nella piovosa cittadina di Forks, a Washington, Harry non prevede affatto che la sua vita possa subire grandi cambiamenti. Almeno fino a qua...