harry *

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« Questa notte è, da tempi immemori, dedicata al martirio di San Lorenzo, dal III secolo sepolto nell'omonima basilica a Roma, e le stelle cadenti sono le lacrime versate dal santo durante il suo supplizio, che vagano eternamente nei cieli, e scendono sulla terra solo il giorno in cui Lorenzo morì, creando un'atmosfera magica e carica di speranza.
In questa notte, infatti, si crede si possano avverare i desideri di tutti coloro che si soffermino a ricordare il dolore di San Lorenzo. »
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Harry Styles.

Stavamo in una tenda la nostra prima notte

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Stavamo in una tenda la nostra prima notte.

Quando Louis me lo disse per la prima volta, ero eccitato da esplodere, perché più riuscivo ad essere vicino alle stelle, meglio era.

Non era una tenda tipica, non era un tipico campeggio. Era una grande tenda di tela color beige semi-isolata che conteneva un lussuoso letto king size, un paio di graziose sedie morbide con tavolini laterali.

Il bagno si trovava in una tenda diversa, ma conteneva una doccia, un wc e un lavandino - tutto ciò di cui avevamo bisogno tranne una cucina. Ma ci eravamo già fermati lungo la strada per prendere alcune cose non troppo impegnative che avrei potuto mangiare.

Era molto bohémien, un tipo di tenda molto "gente ricca al Coachella", ed era completamente scollegata: niente elettricità, solo lanterne a batteria e ventilatori, da usare se necessario.

Ad un certo punto Louis si era fermato in un negozio ed aveva comprato dei powerbank in modo da poter mantenere i nostri telefoni carichi, per fortuna, perché volevo tenerlo d'occhio nel caso Des mi avesse chiamato per qualcosa.

Louis era più entusiasta del nostro viaggio di quanto non l'avessi mai visto per qualsiasi altra cosa. Era come se tutto il peso sulle sue spalle si fosse sollevato e finalmente fosse stato in grado di essere il Louis morbido, sciocco e amorevole - nessun segno del rovinoso inverno che avevamo passato - era pura luce in questo momento.

Il fatto che abbia mappato e organizzato tutto il viaggio così bene solo per me mi ha scaldato il cuore, e mi sono chiesto per quanto tempo l'avesse pianificato davvero. Non era sicuramente una cosa da "stimolo del momento". Mi chiedevo se avesse programmato tutto questo per il weekend del mio compleanno, magari non si era preso la briga di cancellarlo perché entrambi sapevamo, nel profondo, che alla fine saremmo tornati insieme dopo l'accaduto con James.

Louis mi aveva proibito di lasciare la tenda fino a quando non fosse stato buio, ha rubato tutte le coperte e i cuscini dal letto e li ha trascinati fuori, lanciandomi uno sguardo severo prima di chiudere i lembi, facendomi ridere mentre aspettavo sul letto spoglio.

Ho potuto constatare, dalla mancanza di luce che entrava attraverso le pareti di tela, che fuori stava diventando sempre più scuro di secondo in secondo e non riuscivo a impedire alla mia gamba di rimbalzare su e giù in ansia.

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