Capitolo 21

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"Liam... Liam apri gli occhi... Liam! Ti prego fallo per Ariel." Non avrei sopportato vedere Ariel che mi accusava della morte di suo padre. Stavo tremando come una foglia, tra qualche minuto penso che crollerò. Presi il telefono dalla sua tasca e cercai un numero di telefono, il numero di Dominic. "Liam ti ho già detto che il carico andrà-" lo fermai non avendo troppo tempo "non sono Liam" dissi velocemente, più tempo passava più la corda a cui era appeso Liam si faceva più sottile. "Elisabhett?" mi aveva riconosciuto solo dalla voce "mi serve il tuo aiuto, vieni a questo indirizzo più in fretta possibile ti prego" dissi tutto d'un fiato consapevole che se mi fossi fermata non sarei riuscita a continuare. "arrivo subito" non fece domande. Mantenne la promessa fu lì dopo 4 minuti circa, prese Liam e lo portò in ospedale. Tutto il tempo passato da quando se n'era andato lo passai appoggiata ad un albero. Mi alzai un capogiro mi travolse ma rimasi in piedi. Ero ancora in balia dello shock. Iniziai a camminare per la foresta. Ricordo che Dominic mi aveva detto qualcosa, ma in quell'istante non avevo il cervello presente, di conseguenza non ricordo neanche una parola che aveva detto. Arrivai alla fine della foresta, mi si poneva un dirupo di fronte a me. Il cielo era limpido come se non fosse successo niente. Ero a pezzi. Lasciai un urlo di dolore e sofferenza, i piedi non reggevano crollai a terra incolpandomi l'ennesima volta. "è tutta colpa mia cazzo..." le lacrime scorrevano come pioggia sul mio viso non c'era modo di fermarle. Qualcuno mi mise una mano sulla spalla. Mi girai e mi ritrovai Noah con lo sguardo arrabbiato ma c'era anche un po' di pietà nei suoi occhi. "Mi spieghi che cazzo ti è saltato in testa. Hai causato un incidente a tuo padre..." non è mio padre "Ma ti rendi conto della gravità. Ora penseranno che sei... " non continuò la frase ma avevo bisogno di sentirlo "dillo" non parlò più ascoltò solo la mia voce "avanti dillo!" non rispose "dillo che sono un mostro, una fallita. Io non c'è la faccio più. Sai quanto ho sofferto Noah?! " non stavo pensando lucidamente dovevo stare zitta lo sapevo ma la rabbia era più potente "no non lo sai. Quindi chiudi quella cazzo di bocca che hai, fai retromarcia e lasciami sola." Fece due passi in dietro per poi farne uno in avanti, l'avevo ferito? .

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