Capitolo 57

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Dopo l'interruzione di Noah, ci alzammo da per terra, ed io mi risistemai leggermente il vestito che era sceso un po'. Ci incamminammo verso il salone in cui si trovavano gli altri tra cui Serena e Noah, quest'ultimo ci aveva già preceduto e si trovava accanto a lei, alla nostra entrata, una signora sui cinquant'anni penso, prese in mano il microfono mentre con l'altra mano teneva un calice di champagne, alla sua destra vi era un uomo più o meno della sua età, quasi sicuramente era suo marito, la donna accanto a lei aveva il ragazzo che poco prima era fuori con me che per un secondo alzò lo sguardo verso di me, fissandomi dritto negli occhi per poi abbassarli nuovamente sulla mia collana. La donna iniziò a parlare iniziando a ringraziare tutti i presenti e a ricordare che i soldi accumulati andranno in ospedali ed orfanotrofi, ma non si fermò a quelle ultime cose anzi disse un'ultima cosa "vorrei che tutti voi insieme facessimo un Brindisi per tutte le famiglie come la mia che hanno perso una figlia o un figlio, per Elisabhett la mia cara bambina" alzarono tutti un bicchiere ma io non riuscii a muovermi anzi rimasi ferma a guardarla mentre i suoi bellissimi occhi diventavano lucidi. Così mi venirono in mente le parole di mia madre quando mi diede la collana.
"Conservala amore e non perderla mai, hai capito? È di famiglia ed ora toccherà a te tenerla"
Posai il bicchiere su uno dei tavoli andando verso il bagno ignorando la voce di chiunque io conoscessi mentre mi chiedevano se stessi bene. Mi chiusi nel bagno senza nessuna intenzione di uscire almeno per i prossimi minuti, ma qualcuno bussò alla mia porta, pensai fosse Dominic così aprii la porta ma non mi trovai lui, ma bensì il ragazzo che era accanto a quella donna, che cazzo era così famigliare. Ma nulla di quello che mi stava passando per la testa poteva essere vero, avevo perso la mia famiglia, in quel cazzo di incidente. Non riuscivo a dire o fare nulla avevo solo troppe domande per la testa. Nathan mi tolse la mano stretta sulla maniglia della porta, riuscendo ad entrare chiudendo la porta in modo che nessuno entrasse. "So a cosa stai pensando, ma nessuno lo sa, devi tranquillizzarti così possiamo parlare sei pallida" stavo guardando tutt'altro che lui, mentre altre domande si sopra ponevano a quelle precedenti mandandomi ancora in maggiore confusione. "Dimmi che non è vero." Sussurrai più a me stessa che a lui. Mi fece avvicinare ai lavandini appoggiandomi ad essi mentre lui con l'acqua fredda, si bagnava le mani per poi prendermi le mie mani bagnandomi i polsi ed leggermente il collo. Continuavo a guardare davanti a me mentre gli occhi mi si facevano lucidi, non so se per paura, confusione o felicità. "Perché? Perché solo ora Nathan" domandai sta volta voltandomi verso di lui in modo da guardarlo negli occhi "Liam mi ha chiamato qualche settimana fa, dicendomi che tu eri viva e sposata con un certo Dominic. Non sapevo se credergli dopotutto stava parlando di te, mia sorella e se effettivamente esisteva un Dominic. Alla fine lui diceva la verità, non ha mentito. Così ho seguito Dominic in questi ultimi due giorni, il primo giorno era venuto da te e poi ti aveva lasciato per strada" "la prima volta che ci siamo conosciuti" lo interruppi "esattamente, così mi ero assicurato che voi veniste qui oggi in modo da parlarti con calma e capire se eri veramente tu, poi vedendo la collana avevo collegato tutto ed ho usato il tuo nome per attirare la tua attenzione e combaciava pure quello, infine il matrimonio tra te e Dominic. Quella donna che ha nominato il ricordo di sua figlia per lei morta, sei tu. Non sanno ancora nulla e ti vorrei chiedere se sta sera puoi venire con me a casa, per raccontargli tutto" non riuscivo ad elaborare tutto quanto era impossibile, magari era un'altro giochetto di quel depravato seppur a distanza di kilometri da me. "Sei sicuro di quello che dici?" Annui con la testa con sicurezza, sapeva quello che stava facendo e dicendo "come lo dico a-" non feci in tempo a completare la frase che si presentò davanti alla porta aspettando che io gli aprissi "allontanati da me e fa finta che stavi parlando con me da distante o ti ammazza" mi avvicinai alla porta aprendogli ed entrò senza che gli potessi dire qualcosa dopo che vide Nathan nell'angolo dirigendosi proprio verso di lui e, non era affatto calmo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 02 ⏰

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