Circa due ore dopo Liam aprì la porta e mi fisso mentre ero solo in reggiseno, la maglietta l’avevo tolta per mettermi la crema sui lividi e come potevo sapere che Liam sarebbe entrato in quel momento. Si avvicinò a me lentamente “sei proprio bella tesoro mi dispiace darti via, vorrei un favore... mi faresti un favore?” sembrava un pazzo a fare quella domanda, mi spaventava, era vicino a me, mentre aspettava una mia risposta “quale risposta ti aspetti? Tanto quello che ti dico non ti importa” alle mie parole sembrava divertito, si avvicinò di più e il mio respiro aumentò e si vedeva visto che non avevo niente con cui coprirmi, mi stava squadrando dalla testa ai piedi, ma perché? Non volevo pensare al peggio. “ci divertiremo sta notte io e te” no, no non era vero ciò che ha detto non può accadere, non può essere, non a me. Si allontanò per chiuderà la porta a chiave, colsi il momento e presi il telefono per chiamare qualcuno ma non fu intelligente visto che Liam mi vide e me lo buttò per terra così da romperlo. Si avvicinava a me mentre io cercavo di allontanarmi, finché non senti il muro freddo sulla mia schiena, segno che ero in trappola. “Andiamo Elisabhett, ci divertiremo e lo farai anche tu” non volevo divertirmi tanto meno con lui, e non sarebbe successo. Vicino a me c’era il mio comodino in cui contenevo I mie trofei che ho vinto con il tiro con l’arco. Ne presi uno, in velocità e colpì Liam che cadde a terrà. Non avevo il coraggio di controllare il suo battito così presa dal panico, cercai di uscire ma la porta era chiusa e la chiave non sapevo dove fosse, l’unica via d’uscita era la finestra ma ero al secondo piano, non mi conveniva buttarmi mi sarei rotta di sicuro qualcosa, non avevo molte scelte quindi lo feci, però presi qualche prevenzione prima di buttarmi, lanciai giù delle coperte nella speranza di attutire la caduta; non ho buttato il materasso per il semplice motivo di forza, pesava troppo. Bene ora non mi restava altro che saltare, sembrava più facile nella mia mente, molto più facile. Presi un profondo respiro e mi buttai. Ritiro quello che ho detto sul fatto che le coperte avrebbero attutito la caduta, non l’hanno fatto per niente. Penso che le mie costole rotte da 2 siano diventate 3. Mi alzai in fretta, essendo a conoscenza che se qualcuno mi avesse vista sarebbe finita peggio della situazione in cui mi trovo. Iniziai a correre verso il cancello malgrado il dolore. La casa si illuminò come un alberò di natale, fatemi indovinare Liam è vivo, e starà ribaltando l’intera casa alla mia ricerca, dovevo scegliere in quale direzione andare e in fretta. Andai a sinistra, non conoscevo il territorio visto che ero segregata in quella casa e le uniche volte che uscivo erano per accompagnare Liam alle feste e non capivo mai la strada. Stavo camminando per la strada verso l’ignoto, una macchina mi passo a fianco ma non le diedi peso e ne cercai di fermarla per chiedere aiuto.
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Your Games
RomanceDominic padrone della città. Un uomo possessivo e testardo. Quando qualcuna tocca le persone che ama perde il controllo. Elisabhett ragazza con una vita complicata e un passato oscuro. Ragazza chiusa in sé stessa non si fida di nessuno. Obbligata a...