Brandon forse mi aveva appena detto che mi amava e io mi stavo comportando come una bambina irresponsabile. O forse aveva solo voglia di baciare qualcuna ed ero finita io lì davanti a lui.
Ma comunque non volevo iniziare a farmi troppe paranoie per dei gesti che probabilmente non valevano niente ed erano solo frutto della mia immaginazione.
"è stato strano dormire con te l'altra notte!" mi confessa a un tratto "cioè...non pensavo..." balbetta posando lo sguardo sulle punte dei suoi piedi.
Gli faccio cenno di continuare a parlare perché questo confronto mi fa sentire irrequieta.
"non pensavo potesse essere così... bello" è imbarazzato mentre lo dice e posso giurare che le sue guance si sono lievemente arrossate.
Probabilmente anche le mie ora sono rosse.
Deglutisco a fatica senza riuscire a parlare.
"all'inizio pensavo di essere venuto da te solo perché arrabbiato con Ava, ma appena ti ho visto mi sono reso conto che ero lì perché in quel momento volevo vedere te e non mi importa niente di Ava" fa un respiro profondo "mi importa solo di te" conclude sincero ma il suo sguardo è sempre freddo e glaciale.
Cerco di indietreggiare per allontanarmi da lui perché ormai le sue intenzioni sono chiare ma lui ha afferrato i miei gomiti facendomi avvicinare a lui e mi tiene salda. Come se potessi scappare, come se volessi farlo. Posa le sue labbra sulle mie e mi ci vuole un po' a recepire ciò che sta succedendo. Mi sento sconnessa dal mondo come se il mio corpo fosse lì ma il mio cervello non del tutto.
Sento la sua lingua inserirsi tra le mie labbra e mi stacco da lui "non possiamo" gli sussurro controvoglia sulle labbra.
"perché?" piagnucola lui. I nostri nasi si sfiorano e i nostri sguardi sono incastrati.
"ti sei appena lasciato con Ava, la mia migliore amica" ammetto contro la mia volontà. Parlo a fatica e ogni parola che esce dalla mia bocca è una pugnalata anche per me. Mi fissa deluso scuotendo la testa mentre mi tiene il viso tra le mani. Leggo l'insoddisfazione nei suoi occhi che ormai potrei ricordare a memoria ovunque.
"ti prego" mi implora. Siamo così vicini che sento il suo respiro su di me ed è la cosa più piacevole e rilassante di sempre.
Restiamo a guardarci per un po' senza dire niente e sento il mio stomaco sempre più contorcersi. Il mio sguardo dai suoi occhi si sposta sulle sue labbra.
Dio quanto vorrei baciarlo ora!
Mi mordo l'interno guancia per reprimere l'istinto sperando che questo turbine di emozioni mi abbandoni il prima possibile.
Siamo entrambi sudati e accaldati, talmente vicini che riesco a vedere tutte le sfumature dei suoi occhi. Non riesco a trattenermi e mi fiondo sulle sue labbra.
Il bacio è intenso, dischiudo le labbra per far spazio alla sua lingua che incontra la mia.
Le sue mani scendono lente lungo la mia schiena fino a che non raggiungono le mie natiche e le stringono forte avvicinandomi a lui e sentendo la sua erezione. Mi cedono le gambe e per fortuna sono appoggiata a lui se no potrei cadere da un momento all'altro.
Poso le mani nei suoi capelli stringendomi sempre di più a lui mentre la sua mano destra risale lungo il mio fianco sinistro per strizzarmi un seno e passare a baciarmi lungo il collo. Gemo di piacere al suo tocco.
Riesco solo a dire a mezza bocca ancora sulle sue labbra "non qui" ansimo "potrebbero vederci".
Lui afferra la mia mano e mi trascina via con sé.
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WhatsApp || Brandon Butler
Short StoryLui è il ragazzo più popolare della scuola, bello, stronzo, atletico, puttaniere... Sopratutto PUTTANIERE e ovviamente inaffidabile. Non mi è mai piaciuto e non ho mai voluto interagire con lui... poi qualcosa è cambiato. 28-06-2019 #5 in Storie Bre...