WhatsApp || Brandon Butler

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Non vedevo Brandon dal giorno del congresso del padre e oggi era martedì e avevamo la nostra fatidica lezione di matematica. Ero un po' agitata perché non sapevo se avremmo continuato a trattarci in modo freddo quasi ignorandoci o qualcosa sarebbe migliorato. Entrai in biblioteca e lui era già seduto al nostro tavolo.

 Era la prima volta che arrivava in anticipo!

Mi avvicinai titubante rimuginando nei miei pensieri e torturandomi le mani.

"ciao" mi salutò sempre sfoggiando i suoi denti bianchissimi.

"c-ciao" balbettai io che non sapevo ancora come comportarmi. Eravamo passati dal litigare al non parlarci a questi saluti così appassionati.

"come stai?" mi chiese mentre mi sistemavo nella sedia affianco alla sua.

La mia bocca si spalancò leggermente per lo stupore e lui se ne accorse perché uno sguardo compiaciuto comparve sul suo volto. Era esattamente ciò che voleva, mi stava manovrando e io glielo lasciavo fare senza opposizioni.

"ho cinque esercizi da fare per domani" incalzai io per non rispondere alla sua inutile domanda fatta solo provocatoriamente.

"sì anche io sto molto bene grazie per avermelo chiesto" ribatté ironico. Alzai nuovamente gli occhi al cielo. 

Perché tutta questa voglia di istigarmi?

Era insopportabile e montato, quasi rimpiangevo il periodo che avevamo passato ad evitarci e non parlarci. Feci finta di non sentire le sue ultime parole e aprii il libro alla pagina degli esercizi.

"noto che non hai molta voglia di parlare oggi!" commentò sempre con il suo fare beffardo.

"sono qui per studiare, se volevo fare una chiacchierata andavo al bar con Ava e Charlotte" risposi arrogantemente ma allo stesso tempo non volevo risultare troppo cattiva e discostante, ma questo continuo prendermi in giro non mi stava bene.

Non credevo di aver detto chissà che cosa ma il suo volto divenne ancora di più compiaciuto ma sta volta non incalzò il discorso. Prese semplicemente il libro e iniziò a spiegarmi gli esercizi.