Sarebbe stato decisamente una scelta intelligente struccarmi ieri sera, per poi mettermi il pigiama e andare a dormire nel letto della nostra casetta (si fa per dire).
E invece mi ritrovo su un tappeto, con la luce del sole in faccia, in una posizione scomodissima e con un braccio addormentato.
Provo a smuoverlo, ma è bloccato sotto la schiena di Vieri, che dorme come un bambino.
Cerco di spostarlo nel modo più delicato possibile per non svegliarlo e, dopo qualche tentativo, riesco a liberarmi.
Mi guardo intorno sbattendo gli occhi per la troppa luce.
Sono ancora a casa di Vieri, ma penso di essere l'unica qui a parte lui, infatti la casa sembra deserta e non si sente alcun rumore, a parte gli uccellini fuori che cinguettano.
Muovo un pò il collo, maledicendomi per la posizione schifosa con cui ho dormito.
Guardo verso Vieri, che ogni tanto emette un leggero ronzio quando espira. Sorrido, perché ora quello buffo è lui.
Ieri notte, alla fine, non abbiamo concluso proprio niente, perché siamo stati (ovviamente) interrotti per l'ennesima volta quando Teo ha deciso di attaccarsi al lampadario e non scendere più.
Vabbè, lasciamo perdere.
Non ricordo esattamente come siamo finiti sul tappeto, però siamo entrambi vestiti, quindi deduco che non sia successo niente di particolare.
Noto però che lui ha un succhiotto sul collo: più che probabilmente sono stata io a farglielo.
Gattono verso di lui e lo osservo dormire, sembra veramente un tesoro, con le sue ciglia lunghe e l'espressione pacifica. Poi però ricordo come mi ha baciato e toccato stanotte e i miei pensieri prendono tutt'altra direzione.
Gli accarezzo il viso lentamente, e mi blocco quando lui inconsciamente si gira verso di me, strofinando la guancia contro la mia mano. Dopo aver constatato che stia ancora dormendo, continuo ad accarezzarlo.
Scendo giù verso il suo collo, passando per il succhiotto, e poi ancora più giù sul petto. Traccio lentamente con il dito una linea retta fino all'orlo dei suoi jeans e— «Che stai facendo?»
Salto in aria quando Vieri si mette seduto di botto e mi guarda con un sorrisetto, strofinandosi un occhio con il palmo. Beccata.
«Da quanto sei sveglio?»
«Da un pò, volevo capire cosa volessi fare»
Faccio finta di niente, «Mi stavo annoiando, così...»
«Volevi approfittare di un povero ragazzo dormiente?»
«Assolutamente no... e poi per fare cosa?»
«Un'idea ce l'avrei, guarda»
Non ho il tempo di realizzare che si mette sopra di me, bloccandomi le braccia con le mani.
«Levati.» Gli ordino, guardandolo minacciosa.
«No» risponde Vieri, con un sorrisetto che gli vorrei togliere a testate.
Cerco di spingerlo via, «Non sto respirando, ti togli?»
Lui si sposta e si sdraia accanto a me dicendo «Come desidera, signorina»
Guardiamo entrambi il soffitto di legno in silenzio, finché lui non dice «Che strano comunque, stanotte mi stavi pregando di toglierti le mutandine e adesso non vuoi che mi avvicini...»
Spalanco gli occhi e mi giro a guardarlo, «Non ti ho mai pregato di togliermi le mutandine»
Almeno spero.
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TOXIC
Fanfiction«Non costringermi a dirti dove puoi ficcartela la tua dolce relazione tossica» Profilo TikTok: @toxic.villabanks.wattpad #1 in Villabanks 07/09/22