12. Macchina

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Fatemi sapere cosa pensate della storia, stiamo crescendo sempre di più e vi ringrazio! Siamo solo all'inizio ;)

Eva


Finalmente in camera, mi cambio e mi butto sul letto con un bellissimo tonfo. Ah, mi è mancato, anche se non ci ho ancora dormito, praticamente.

Mi alzo di scatto quando sento la porta del bagno aprirsi, «Buongiorno» dice una Tanya assonnata, mentre si sta asciugando i capelli con un asciugamano.

«Ciao...» le rispondo, socchiudendo gli occhi.

«Tutto okay?»

«Ho vomitato fuori da una macchina in corsa»

«Okay, come... non...»

«... Un ragazzo ha flirtato con me e mi è stata fatta una scenata di semi-gelosia» continuo.

Tanya è sempre più confusa.

«E poi cosa? Ah si ero a tanto così» avvicino indice e pollice per farle capire, «dallo scopare con Vieri nel retro di un locale»

A questo punto sto praticamente urlando per la frustrazione.

«Okay, facciamo un attimo un rewind» dice lei, sedendosi sul letto.

«Non ne avresti avuto bisogno se solo avessi cagato i miei messaggi» ribatto, piccata.

Lei sembra colta in fallo, abbassando lo sguardo.

«Mi ha scritto Riccardo» dice con un filo di voce.

Mi gelo sul posto sentendo il nome del suo ex, «E tu... che hai fatto?»

«Non ho risposto»

Mi passo drammaticamente una mano sulla fronte, «Ah, per fortuna»

Lei scuote la testa, alzando gli occhi al cielo, «Non sono così tanto sottona, e che cazzo»

Io alzo le sopracciglia, dubbiosa.

«Okay, lo sono stata in passato, ma adesso non lo sono» precisa dopo un attimo di silenzio.

«Quindi, che diceva?» Taglio corto.

Tanya fa spallucce, «Mi ha chiesto se avessi voglia di vederlo... e fai conto che mi ha scritto praticamente alle due»

Mi mostra il messaggio, alquanto squallido, ma visto il soggetto non mi stupisce più di tanto.

Stavano insieme quando ancora io e lei andavamo al liceo insieme, e allora erano anche carini, poi però lui ha cominciato a tradirla ripetutamente, chiedendole ogni volta di perdonarlo.

Inutile dire che è nella mia lista nera.

«Come l'hai presa?» Le chiedo, tirandola a me.

Lei fa spallucce, «Non mi piace più ormai, lo sai, ma vorrei che la finisse di scrivermi dal nulla, vorrei solo essere lasciata in pace...»

Aggrotto le ciglia, pensierosa, mentre le accarezzo la schiena.

«A volte vorrei riuscire ad avere la meglio su di lui, almeno una volta, per fargli capire che non può andare in giro a manipolare gli altri come vuole»

«Vorresti dargli una lezione, in pratica»

Tanya annuisce, «Si, più o meno»

«Beh magari possiamo» osservo, guardandola ammiccante.

«Mi spaventi quando fai questa faccia»

Hai per caso preso il mio accendino? Non lo trovo più.

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