"Si mangia proprio bene, qui!"
"Un locale tranquillo, fuori dal caos, ma sì, ottimo!"
"Certo che avete un campione in famiglia, potevate portarmi a festeggiare in un ristorante stellato!"
"Se non ti togli quell'aria spocchiosa di dosso, te le faccio vedere io le stelle!"Lara lo guarda di traverso arricciando la bocca e gli tira uno scappellotto in testa.
"Ehi sorellina, da quando sei diventata violenta! Stavo scherzando!"
"Scusa! Vado a prendere una boccata d'aria!"
"Ma siamo già all'aperto!"Bob gli dà un altro scapellotto per farlo tacere, ha capito che ha uno dei suoi attimi down.
Si alza e si allontana in fondo alla terrazza, si appoggia alla ringhiera e scruta l'orizzonte. In lontananza il mare è calmo, ma c'è una leggera brezza che le accarezza il viso, chiude gli occhi e respira il profumo di salsedine.
Incrocia le braccia coprendosi, la sua pelle arrossata dal sole trema incontrando l'aria fresca, inspira ancora profondamente e le sembra di sentire oltre al profumo del mare, il buonissimo profumo di Gian a cui sta pensando.
"Vattene dalla mia testa!"
Pensa ad alta voce."Con chi ce l'hai bambolina!"
Lara sobbalza convinta di avere le allucinazioni, apre gli occhi ed è davvero lui.
Wow! Pantaloni bianchi e camicia nera con le manica arrotolate ad esaltare un colorito invidiabile. Ha i capelli sciolti e dannatamente invitanti da toccare, ha accorciato la barba e lei sente immediatamente un brivido lungo la schiena pensando a come sarebbe sentirsi pungere la pelle.Ci risiamo, ha un'aria dolce, completamente diversa da quella del pomeriggio.
Scuote la testa, cercando una scusa."Pensieri. Ricordi."
Lo fissa seria.Gian distoglie lo sguardo e guarda l'orizzonte davanti a lui, rimane in silenzio qualche secondo. Deve rompere il muro.
"Mi dispiace per oggi! Non pensavo fosse tuo padre. Devo dire che non è niente male!"
Anche lei guarda il vuoto e la rabbia si stempera.
"Papà è insuperabile. Da bimba gli dicevo che lo avrei sposato io da grande!"
Gian sorride abbassando lo sguardo a terra.
"Spero tu non lo pensi ancora, sarebbe un pochino strano!"
Risponde distanziando pollice e indice di un centimetro, facendola sorridere."Anche perché ormai è innamorato di Dalia!"
Gian la guarda e lei precisa, non sapendo che già conosce il particolare.
"Dalia non è la mia mamma biologica, ha conosciuto papà quindici anni fa, era la mia prof di geografia. È stata lei a trasmettermi la passione per i viaggi!"
"La chiami mamma. Devi volerle molto bene!"
"Lei è la mia mamma! Non è da tutti scegliersela. Io non l'avevo, lei la adoravo e l'ho presentata a papà!"
"Come sapevi che si sarebbero amati?"Lara alza le spalle arricciando la bocca, eccola la smorfia che ha visto in Liam.
"Non lo sapevo, ma lo speravo. Lui aveva bisogno di credere nell'amore dopo che...oh scusa, ti sto annoiando!"
"Tu non mi annoi! Al massimo mi puoi irritare, piccoletta!"
"Senti chi parla!"
Gli fa la linguaccia.Dal tavolo Bob la cerca con lo sguardo, per accertarsi che stia bene e li vede.
"Ma quello non è quel Gian?"
"Dove?"
Chiede Dalia voltandosi."Laggiù con Lara!"
Dalia sorride.
"Pare proprio di sì. Sembra non stiano litigando."
"Vado a chiamarla? Così ordiniamo il dolce!"
Dice Liam.
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L'AMICA FIDANZATA
RomanceLara è una ragazza di ventisei anni, aspetta la proposta di matrimonio da Luca, con il quale sta da cinque anni, ma convive a Roma con l'amica Francesca che un giorno ospita nel loro appartamento il nuovo fidanzato, Alessio, un modello-attore che si...