BENEDETTO INFERNO

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Una melodia di quattro toni riecheggia nelle orecchie di Lara, seguito da otto rintocchi del Big Ben. Sono esattamente le 8:00. Apre gli occhi ed è un risveglio meraviglioso, è ancora tra le sue braccia con il viso appoggiato al suo petto, una gamba avvinghiata alle sue e la barba che le solletica la fronte. Non le sembra vero.

Ricorda che con Luca si risvegliava rannicchiata sul fianco, in un angolo del letto, con lui che ne occupava il resto dello spazio, mentre Gian è così appiccicato che potrebbe starci comodamente altre due persone.

Si muove impercettibilmente respirando quanto più possibile il suo profumo, che sfugge in quanto è mescolato al suo vaniglia-patchouli, ea quello del magnifico sesso fatto.

È irresistibile, e cancella in lei ogni inibizione, a fatica libera un braccio dalla sua stretta e comincia ad accarezzare il viso sfiorando la ruvida barba che stamattina punge un po' di più. Sorride al pensiero di sentirla sulla delicata pelle della sua intimità, ripensa a cosa le ha fatto la sera prima, mai in ventisei anni, aveva pensato si potesse provare un tale piacere.

"Ed io che pensavo di fare del buon sesso!" Pensa facendo una smorfia. Un abisso se ripensa al passato!

Comincia a ricoprire di piccoli umidi baci il suo collo discendendo sui duri pettorali quando lo sente ammorbidire le braccia, è allora che riesce a muoversi e scivolare lentamente in basso scostando le lenzuola percorrendo con la lingua il contorno di quegli spettacolari quadretti di addominali. È inebriata dal loro odore lussurioso e senza pensarci più di tanto si ritrova a baciare il suo membro.

Non è mai stata una cosa che faceva di sua spontanea volontà, oddio, non che sia stata un'attività imposta, ma mai ricercata, per questo si stupisce lei stessa di bramare tanto dal volerlo assaggiare. È stato così generoso lui, che non vede l'ora di poter ricambiare.

Lo accarezzare con un dito e in seguito, con la lingua e lentamente lo sente compiere piccoli sobbalzi che la riempiono di desiderio.

Non è ancora in piena forma, ma Dio quanto è grosso pensa guardandolo, lo stringe con la mano e comincia a massaggiarlo mentre la lingua gli solletica la punta umida richiamando la sua attenzione.

"Buongiorno bambolina!"

"Finalmente ti sei svegliato!"

Risale su di lui posandogli un tenero bacio sulla bocca.

"Ero sveglio! Stavo solo godendo del tuo magico tocco! E devo dire che sei una sorpresa! Non mi aspettavo un risveglio di questo tipo!"

"Mi sorprendo anch'io! Sei tu che mi hai stregata!"

Gian sorride compiaciuto e rincara la dose.

"Ed era un miraggio, o un qualcosa su cui posso davvero sperare!"

"Non sono un'esperta, e non vorrei deluderti, ma non mi dispiacerebbe assaggiarti come tu hai fatto con me!"

"Lo vorrei tanto anch'io! Mi fa impazzire solo l'idea della tua bocca sul mio soldatino!"

Le sussurra succhiandole il lobo dell'orecchio.

"E se non supero il test?"

Allunga il collo offrendoglielo.

"Primo. So già che sarebbe impossibile!

Secondo. Ormai hai iniziato, non puoi tirarti indietro.

Terzo... Tu non hai bisogno di test, hai già ottenuto il mio cuore!"

Lara non può negargli un bacio degno di essere chiamato tale e poi scivola là dove la sua attenzione era stata attratta, e gli regala un risveglio coi fiocchi.



L'AMICA FIDANZATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora