Martedì sera
Gian è uscito anche stasera per fuggire dal tormento che lo attanaglia, per quello che prova. Come potrebbe rimanere nella stessa casa sapendo di non poter nemmeno parlarle?
Non è arrabbiato come la sera precedente e starà lontano dall' whisky.
Sale in macchina ma non sa dove andare, perciò cerca il Sanctuary, il locale dove andranno l'indomani.
"Niente male."
Pensa a prima vista entrando. Sembra un'oasi di pace ispirato alla natura.Affianca la zona ristorante respirando profumi che superano i confini nazionali, il che lo colpisce. Una raffinata ventata di combinazioni di sapori internazionali con tocchi esotici nel cuore di Roma.
Si siede direttamente al bancone del bar e ordina una birra e tamburella le dita sul piano guardandosi attorno.
"Ciao solitario! Ci si rivede!"
Gian si gira dalla parte opposta sentendo spostare lo sgabello a fianco."Ciao Laura. Mi stai seguendo? Ti trovo dappertutto!"
"Gioia io ci lavoro nei locali, sono una P.R., perciò sei tu che mi segui!"
gli strizza un occhio facendolo sorridere."Ohh finalmente un sorriso! Sai quante ragazze conquisteresti se lo sfoggiasti un po' di più?"
"Non so. Quante!" chiede ironico.
"Quanto fare l'ingenuo! Dicevo per dire. Sai benissimo che sei una trappola per le donne!"
"Se lo dici tu."
"Ancora in pena d'amore per l'amica già fidanzata?"
"Ma che amore!"
"Ok. Ancora in confusione per l'amica già fidanzata?"
Gian ride."Non ti arrendi mai?"
"mhm. Generalmente no!"
risponde facendo una smorfia."Dai racconta, ci sono progressi? Parlarne aiuta!"
"Nessun progresso. Anzi. Ci litigo spesso, altrimenti non sarei qui, ma a casa con lei."
"Davvero non ci provi nemmeno? Pensavo che i ragazzi non si facessero certi problemi!"
"Non è corretto! Mio padre diceva sempre che una donna va conquistata solo se ha il cuore libero, o non sarà mai tua per sempre!"
"Saggio il papà, e che consigli ti dà in questa situazione?"
"Purtroppo non c'è più. Sicuramente mi direbbe di andarmene finché sono in tempo!"
"Mi spiace per papà, ma non sempre scappare è la soluzione migliore!"Gian beve un sorso di birra che il barman gli passa picchiandola sul bancone facendo traboccare la schiuma.
"Ehi Russo! Cosa ci fai da queste parti?"
Gian tossisce quando un ragazzo con accento inglese gli picchia una manata sulla spalla facendogli andare di traverso la birra.
"Cazzo! Ciao Erik! Tu cosa ci fai qui in italia?
"Sono in vacanza. Te l'avevo detto che sarei venuto prima o poi. Ti avrei giusto chiamato per quel lavoro. E questa bella ragazza chi sarebbe?"
"Un'amica. Ti presento Laura. È il Public Relations del locale, e per tua sfortuna non è single e appartenente ad una sfera a noi inaccessibile!"
"Molto piacere. Io sono Erik Hansen."
"Da dove vieni?"
"Norvegia."
"e come vi conoscete?"
"Io ho abitato e studiato per anni in Norvegia e..."
Erik lo interrompe accorciando la storia."Ahh ... lo conosco perché è un fotografo formidabile e l'ho quasi convinto a accettare un lavoro: un reportage sui Paesi Scandinavi."
"Wow, è fantastico. Perciò parti davvero? È così che scappi?"
"Non scappo! Continuo la mia vita!"
"Allora accetti?" chiede Erik.
"Sì. Niente e nessuno mi trattiene in Italia. Il tempo di organizzare tutto, itinerari, hotel, orari mezzi, qualsiasi cosa, e ti chiamo."
"Fantastico. Aspetto una tua chiamata. Ora vado che mi cercano..."
Dice indicando un gruppo di amici."Buona serata. Laura, è stato un piacere."
"Ciao Erik.""E così sei un fotografo di fama internazionale?"
"Ci Provo!"
"Modesto anche!"
"Diciamo che credo nelle mie capacità, e.." sogghigna.
"molti altri credono in me!"
"È difficile organizzare il tutto?"
"Abbastanza. Richiede moltissimo tempo se non sei del mestiere. Di solito mi appoggio ad alcune agenzie viaggi. Certo, il massimo sarebbe trovare qualcuno in grado di farlo in corso d'opera..."
"cioè?"
"Che viaggiasse con me durante questo periodo, e organizzasse man mano. In un viaggio di circa quattro mesi, si possono incontrare molti imprevisti."
"Ah beh, hai ragione, gli imprevisti capitano anche in una città come Roma, figuriamoci in giro per il mondo!"
"Risolverò! L'importante è partire e lavorare!"
"L'importante è scappare e dimenticare!" ironizza lei.
"Laura! Non è come credi!"
"Ok ok. Torna a casa da lei allora. E guardati un bel film come fanno due persone adulte, mature, e non coinvolte come dici di essere. O sei qui, perché a casa ci sta il suo fidanzato?"
"No. È sola stasera."
"immaginavo! Se non stai scappando da lei... non c'è motivo di essere qui a bere una birra da solo!"
"Non sono solo. Sto parlando con te!" sorride mostrando un'adorabile fossetta nascosta dalla barba leggermente lunga.
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L'AMICA FIDANZATA
Storie d'amoreLara è una ragazza di ventisei anni, aspetta la proposta di matrimonio da Luca, con il quale sta da cinque anni, ma convive a Roma con l'amica Francesca che un giorno ospita nel loro appartamento il nuovo fidanzato, Alessio, un modello-attore che si...