Capodanno.
Norvegia.
Sono due mesi che Lara e Gian stanno programmando il tour passo per passo, ed Erik vorrebbe incontrarli per rivedere alcuni punti fondamentali e stabilire i finanziamenti. Con loro andrà una troupe per l'assistenza alle luci, ai suoni o semplicemente trasportare le varie attrezzature che possono servire a Gian nelle riprese, non sarà un lavoro da poco, ma Erik è sicuro del risultato e del guadagno che gli porterà.
Lara indossa una tuta azzurrina a vita corta è seduta sul divano ricoperta di depliant e bloc-notes a gambe incrociate che mordicchia una matita immersa nei preparativi. Gian è davanti al suo computer al tavolo del salotto intento nel lavoro, ma lo sguardo ricade spesso su di lei. È bellissima. Semplice, acqua e sapone, piccolina e con quella tuta sembra una bimba.
"Ho comprato i biglietti, prima classe Roma-Oslo per domani mattina! E per fine settimana Oslo -Tromso."
Se ne esce Gian fissando lo schermo.
"Devo finire la valigia!"
"Mi raccomando, porta vestiti pesanti, o sarò costretto ad abbracciarti 24 ore su 24 e non potremo lavorare."
Non distoglie lo sguardo dal computer, con un sorrisetto che gli increspa le labbra."Mi scusi capo! Cercherò di non esserle d'intralcio!" Risponde anche lei senza guardarlo.
"E chi devi incontrare a Tromso?"
"Una mora da urlo!"
Sbotta serio aspettandosi una strana reazione."E devo venire anch'io? Lo sai che non mi piacciono le cose a tre!"
Risponde con disinvoltura.Ormai lo conosce bene, capisce dal suo tono di voce quando la prende in giro.
Lui ride, consapevole del fatto di non esser riuscito ad irritarla. Sperava tanto vedere la sua smorfia arrabbiata, prima di esplodere in un suo attacco di sclero che lo avrebbe portato a doverla domare in una piccola lotta tête à tête finendo a letto a fare l'amore, e visto che Francesca e Alessio sono al lavoro, vorrebbe approfittarne.
"Questo è il periodo favorevole per vedere l'aurora boreale, e voglio vederla con te!"
Lara sgrana gli occhi, molla tutto ciò che ha in mano e con un balzo salta in piedi correndo da lui, gli si siede sulle gambe buttandogli le braccia al collo.
"Cucciolotto, ero io la mora di cui parlavi?"
"E sì che ero stato chiaro dicendo da urlo!"
"Potevi essere più esplicito." Dice affondando le mani nei capelli, roteandole attorcigliandoci intorno le ciocche e tirarle lasciando scivolare i capelli tra le dita."Volevo farti innervosire!"
"Perché? Per cosa volevi vendicarti?"
"Nulla amore. È solo che dopo una discussione finiamo a fare del sesso favoloso!"Lara sorride, fa una mossa contorta senza alzarsi in piedi e si rigira trovandosi a cavalcioni su di lui, premendo involontariamente il suo fondoschiena sul suo sesso, sempre pronto ad esplodere quando si tratta dei suoi movimenti.
"Tutto qui? Non c'è bisogno di litigare affinché succeda!"
Gli bacia il collo scendendo verso la scapola scoperta dall'ampia scollatura della t-shirt che indossa."So che quando lavori, non vuoi essere disturbata. In quel modo ti avrei distratta!"
"In questo caso... ne approfitto per dirti una cosa. Sai chi ho incontrato ieri per un caffè?"
"Laura?"
"No."
"Rosa?"
"Nhn nhn." Scuote la testa strusciando le labbra a destra e sinistre contro il suo collo, facendosi solleticare dalla barba pungente. È stata una sua richiesta quella di tagliarla, per sentirla graffiare sulla sua pelle."Chi? Qualche amica barra amico che non conosco?"
"Luca."
Gian in un nano secondo cambia espressione, si irrigidisce e gli occhi gli si infiammano di gelosia. La afferra per le spalle e la spinge indietro con forza, non rendendosi conto della forza impressa nella sua presa.
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L'AMICA FIDANZATA
RomanceLara è una ragazza di ventisei anni, aspetta la proposta di matrimonio da Luca, con il quale sta da cinque anni, ma convive a Roma con l'amica Francesca che un giorno ospita nel loro appartamento il nuovo fidanzato, Alessio, un modello-attore che si...