Bob, per il compleanno di Dalia, avrebbe voluto organizzare una grande festa, lei invece preferisce solo una cena con la famiglia al "le Papere", un ottimo ristorante che sorge su palafitte sul lago.
Lara e Gian arrivano a Bracciano la sera prima, con il treno delle 19:00 e a prenderli in stazione c'è Bob.
"Ciao papà!"
Lara lo abbraccia ricoprendolo di baci, nonostante abbia ventisei anni il loro è sempre un incontro molto caloroso, tipico da padre e bambina, e non se ne vergogna minimamente.
"Fragolina mia, ti trovo raggiante!"
"Sono felice! Ed è merito di Solo Gian!"Dietro di lei arriva trascinando le valigie, due, perché poi andranno a Siena per qualche giorno. È un po' impacciato dopo il brusco saluto dell'ultima volta, anche se Lara le ha assicurato che non se la sono presa.
"Buonasera Bob!"
"Ciao Gian! Cos'è quella faccia?"Gian si gratta la testa, è imbarazzato, ma non può nasconderlo dietro agli occhiali da sole, che non indossa visto l'orario.
"Volevo scusarmi per come mi sono congedato l'ultima volta!"
"Perché? Non mi sembra ti sia comportato male, eri arrabbiato con la mia fragolina, ma ricordo che con noi sei stato più che gentile... irascibile come sono, io non avrei fatto lo stesso."
"Perciò? Tutto ok?"
"Direi proprio di sì! Se poi si è sistemato tutto fra voi... direi ottimo!"Lara dà un altro bacio sulla guancia al padre, poi si aggrappa al braccio di Gian.
"Te l'ho detto che non dovevi preoccuparti! Dopotutto, avevamo litigato noi!"
"Gian, non so se ti sei già accorto, ma è piuttosto fumantina quando si mette in testa di aver ragione!"
"L'ho notato! Ma è un lato di lei che ho adorato da subito. Non mi piace chi si fa mettere i piedi in testa!"Lara fa una delle sue smorfie e lui le strizza il naso tra indice e medio.
"È testarda, come me. È stato questo il nostro problema iniziale, ora però siamo giunti ad una conclusione, a costo di discutere o litigare, ci diciamo tutto!"
"Bene, andiamo, Dalia ci aspetta per la cena. Come mai tante valigie?"
"Andiamo a casa sua, a Siena!"
"Bellissima città, ci siamo stati parecchie volte."Gian sorride ma nasconde una vena di malinconia, per tanto possa essere bella la sua città ci ritorna solo per far visita ai suoi genitori al cimitero, cosa che tra l'altro ha sempre odiato fare.
Che senso ha portare dei fiori sulla tomba, cosa se ne fa un morto? Non sarebbe stato meglio dimostrare loro amore prima di mancare? Gian spera con tutta l'anima che quando morirà, qualcuno a lui caro avrà il buonsenso da scaraventarlo nel fiume o qualcosa del genere, ridotto in cenere e che se lo vogliono ricordare, non lo facciano mettendo una stupida fotografia al cimitero, ma che se la tengano a casa.
Purtroppo quando morì la madre, il padre la fece seppellire tradizionalmente assicurandosi un posto a fianco. Che orrore! Almeno ha pensato a metterla nell'urna murale e non a marcire sottoterra. Fosse stato per lui... una bella crematura e via, tanto... polvere alla polvere e cenere alla cenere.
Quando arrivano a casa, Liam li sta aspettando sotto il portico, con gli auricolari e la musica a palla, che agita la testa come un forsennato al ritmo di chissà quale musica.
Bob parcheggia nel vialetto davanti al garage e solo allo sbattere della portiera se ne accorge, si sfila gli auricolari dalle orecchie e li raggiunge.
"Lara!" Grida scavalcando il muretto e piomba davanti a loro.
"Ciao teppistello! Sei rimasto fuori dai guai?"
"Per chi mi hai preso?"
"Ti tengo d'occhio lo sai vero? Tira dritto perché ti prendo a calci in culo se sgarri!"
"Di che diavolo state parlando?" Chiede Bob confuso.

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L'AMICA FIDANZATA
RomantizmLara è una ragazza di ventisei anni, aspetta la proposta di matrimonio da Luca, con il quale sta da cinque anni, ma convive a Roma con l'amica Francesca che un giorno ospita nel loro appartamento il nuovo fidanzato, Alessio, un modello-attore che si...