Wherever I go || a Federico Chiesa story

Appuntamento notturno

Samantha's pov

Mi sveglio nel bel mezzo della notte e dopo una mezz'ora che mi rigiro nel letto, ancora non riesco a riprendere sonno. Lancio un'occhiata a Tommaso e lo vedo bello che addormentato. Prendo quindi il telefono sul comodino e guardo l'ora: 4:30. Cosa faccio adesso? Istintivamente apro Whatsapp e trovo un messaggio.

Chiesa😛:

Sono consapevole sia mezzanotte passata
ma non riesco a chiudere occhio.

Ti andrebbe di farci un po' di compagnia?

Passa da casa mia tra una ventina di minuti.

*indirizzo*

Visualizzato

Scendo dal letto cercando di fare meno rumore possibile e vado a prepararmi per quanto possibile.

<<Tommy...>> chiamo il moro scuotendolo appena <<Hanno avuto un'emergenza a lavoro e devo andare subito>> gli dico non appena mi dà un segno di vita.

<<Mhh, ok. Vuoi che ti accompagno?>> mi chiede con voce assonnata.

<<Nono, passa Bianca, ma grazie lo stesso>> gli rispondo.

Annuisce accoccolandosi al cuscino per poi prendermi il volto tra le mani e lasciarmi un bacio sulle labbra.

<<Ciao>> dico e scappo immediatamente pulendomi la bocca con il dorso della mano.

Federico's pov

Mi immaginavo rispondesse? Ovvio che no. Ci ho sperato fino all'ultimo? Ovvio che sì.

Così mi sto preparando per passare a prendere la bionda. Mi infilo un paio di pantaloni della tuta e una felpa e, dopo aver lasciato un biglietto di motivazioni falsissime attaccato al frigo per Benedetta, scappo fuori da casa.

Prendo l'auto e sfreccio per le vie deserte di Torino alla ricerca della mia bella.

Arrivato all'indirizzo indicato, la trovo già accanto al portone che mi aspetta. Le apro la porta da dentro e la invito a salire.

<<Ciao...>> dice sorridendo appena e accomodandosi sul sedile del passeggero.

<<Ciao Samantha>> dico sporgendomi per darle un bacio sulla guancia.

<<Non ce la fai proprio a stare senza di me, eh?>> dice con la faccia da saccente.

<<Mh, no. Però mi sembra che tu non rifiuti mai>>

Lei scrolla le spalle con indifferenza e si pavoneggia <<Solo perché stanotte non riuscivo a prendere sonno>>

Io rido leggermente e ingrano la marcia per partire.

<<Dove mi porti, Chiesa?>> chiede poi non capendo la strada che sto facendo.

Io non le rispondo, semplicemente perché neanche io so dove stiamo andando.

Dopo 10 minuti di giri senza senso, ci ritroviamo a parcheggiare vicino al centro e andare a piedi verso la mole.

Ci sediamo in una panchina lì vicino e la guardiamo da lontano in tutta la sua maestosità.

Nessuno dice nulla ma è un silenzio molto piacevole, un silenzio che fa compagnia.

Dopo infiniti minuti, Samantha appoggia la testa alla mia spalla e io le circondo le spalle con un braccio e nel frattempo si sono quasi fatte le 6.

<<Alle 8 mi porteresti a lavoro?>> mi chiede alzando lo sguardo sulla mia figura.

Io annuisco e mi godo tutti questi momenti di tranquillità che non ho da un'infinità di tempo.