Gelosia, gelosia

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Samantha's pov

<<E quindi è andata così, non so che altro dirvi>> dico non appena finisco di raccontare quello successo questa mattina alla Continassa.

<<Aspetta un secondo... quindi lui si è presentato da te con mezz'ora di ritardo e con le lacrime agli occhi?>> chiede Bianca per essere sicura e io annuisco <<Beh da una parte sarebbe da strangolare ma dall'altra è stato così carino a presentarsi nonostante non stesse emotivamente bene>> aggiunge.

Tommaso storce il naso e le labbra in una smorfia e sbuffa rumorosamente <<Stai attenta Samantha, dico solo questo>>

Non gli rispondo, è veramente strano quando fa così. Bianca mi lancia un'occhiata ricca di comprensione.

<<Bene...>> dice Ricc sfregandosi le mani <<Quindi tu l'hai lasciato così?>> chiede.

<<Eh beh, sì. Cosa dovevo dirgli? "Ti amo, sposiamoci, vieni a casa mia ora"?>> rispondo io.

<<Ovvio che no, Samantha. Ma potevate almeno darvi un prossimo appuntamento, no?>> continua il rosso.

<<Ma no! Se vuole vedermi, il mio numero ce l'ha. Io sto bene anche così, sinceramente>>

<<Smettila Samy! Non ci credi neanche tu, ammetti che non lo odi più così tanto>> dice la mia migliore amica.

Io scrollo le spalle con indifferenza e addento una fetta di pizza che ormai si è raffreddata mentre parlavamo.

Passiamo il resto della serata guardando un film sul divano fino a quando non ci addormentiamo tutti.

Mi sveglio dopo un tempo indeterminato e mi accorgo che siamo rimasti solo io e Tommaso e lui è beatamente addormentato con la testa sulle mie gambe.

Provo ad alzarmi senza spostarlo di troppo e quando ci riesco lo sento mugolare per disapprovazione; mi alzo dal divano e vado in cucina per bere un sorso d'acqua.

Trovo un post-it attaccato al frigo: "eravate così carini che vi abbiamo lasciati dormire, ci vediamo domani. B."

Era in programma che rimanesse qui a dormire, siccome mi deve portare a lavoro domani mattina, ma non era previsto il fatto di addormentarci sul divano in una posizione oltretutto scomoda.

Ritorno in salone per svegliare il bello addormentato. <<Tommy...>> dico scuotendogli una spalla e in risposta ottengo solo qualche lamento <<Tommy... è già l'una passata, dai, andiamo>>

<<Mh, sì>> dice sedendosi e stiracchiandosi per poi alzarsi definitivamente e barcollare fino al bagno.

Nel mentre io mi infilo il pigiama e vado in bagno pure io non appena il moro esce.

Mi lavo i denti, mi sciacquo il viso e ritorno in camera, dove trovo Tommaso già a letto.

<<Sei arrivata?>> mi chiede con la voce assonnata.

<<Sì, sono arrivata ma sposta un po' la gamba, stai occupando tutto il letto>> gli rispondo e non appena si sposta mi sistemo pure io.

<<Samy?>> mi chiama girandosi verso di me <<Sono geloso da far schifo>>

<<E di chi scusa?>> gli chiedo io ridendo appena.

<<Come di chi? Di te e Chiesa...>> sussurra.

<<Tommaso, ma cosa dici? Non c'è nie->> non faccio in tempo a finire la frase che mi ritrovo con le labbra unite alle sue. Non mi sposto ma non sono nemmeno entusiasta di queste sensazioni, fino a non molto tempo fa avrei fatto i salti di gioia se fosse successo ma ora non provo niente e forse capisco che qualcosa in me sta cambiando.

Federico's pov

Fisso lo schermo indeciso se inviare questo messaggio o meno. Non riesco a dormire e ho un immenso bisogno di compagnia, cosa che Benedetta non riesce proprio a colmare in questo momento siccome sta già ampiamente russando da 2 ore.

Dopo un rumore più forte rispetto agli altri, la sento rigirarsi nel letto e parlare: <<Bubi? Puoi spegnere quel telefono per favore?>>

<<Sì, scusa>> dico e istintivamente invio il messaggio a Samantha.

Wherever I go || a Federico Chiesa storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora