Busso, busso e busso ma nessuna risposta arriva dall'appartamento di Samantha. Sono le 21, dove può essere se non a casa? Oltretutto è martedì, non sabato!
Aspetto 20 minuti, mezz'ora, un'ora continuando a bussare ma nulla. Decido di sedermi a terra sul pianerottolo e provare a chiamarla ma ho la stessa conclusione del bussare, squilla, squilla ma non risponde. O mi sta evitando o è al lavoro, e la seconda opzione la scarto subito ricordandomi che non ha mai la notte il martedì.
Osservo l'enorme mazzo di fiori che ho in mano e rileggo il bigliettino che avevo scritto, penso poi di andare via ma mi costringo a rimanere qui; dopotutto, se anche fosse uscita, prima o poi tornerà, no?
Gli occhi iniziano a farsi pesanti e li chiudo sperando di non addormentarmi, dopo due settimane di notti in bianco sarebbe anche ora di dormire un po', ma non posso permettermelo proprio in questo momento.
Samantha's pov
<<Ciao ragazzi, ci vediamo domani!>> saluto i miei amici scendendo dall'auto di Riccardo. Era un sacco di tempo che non uscivamo tutti insieme e stasera ne abbiamo approfittato per parlare di tutta la situazione Chiesa e, ovviamente, non sono mancate le occhiatacce da parte di Tommaso. Con lui tutto è tornato come prima: amici normalissimi, forse poco più distaccati. La sua storia con quella sottospecie di Barbie tarocca non è andata benissimo, diciamo; dopo 3 giorni da quando ce l'ha presentata, ha scoperto che era già fidanzata con un ragazzo che lavora dall'altra parte del mondo, ma questi sono dettagli.
Scappo dentro al palazzo, siccome inizia a fare parecchio freddo, e salgo lentamente le scale eliminando tutte le notifiche di chiamate perse che ho da Federico, è proprio testardo! Quando, però, arrivo al mio piano, mi blocco e la saliva mi va di traverso facendomi tossire: è qui, seduto sul mio pianerottolo, addormentato e con un mazzo di fiori in mano. Cosa dovrei fare? Lasciarlo qui o farlo entrare?
Mi abbasso appena e gli sfioro il viso con il dorso della mano: è ghiacciato, chissà da quanto è qui... Gli sposto qualche ciocca di capelli che gli ricade sul viso e le sue palpebre iniziano a tremare, segno che si sta svegliando. Immediatamente ritraggo la mano e mi alzo in piedi fingendo non sia successo niente. Appena il ragazzo apre gli occhi, un sorriso spunta sulle sue labbra, che inevitabilmente contagia anche me.
<<Che ci fai qui?>> gli chiedo non appena si alza in piedi e si para di fronte a me coprendosi il viso con l'enorme mazzo di fiori che ha in mano.
<<Tieni>> dice porgendomi questa meraviglia di fiori. Lo osservo e lo annuso inebriandomi di un ottimo profumo di rose, per poi staccare il piccolo bigliettino rosa, che si trovava pinzato al tulle che decora il tutto, e leggerlo.
Lancio un'altra occhiata a Federico e vedo che sorride. "Non ho mai provato quello che provo per te", non sorridere ad una frase così, è inevitabile.
<<Andiamo dentro>> dico afferrandogli una mano e trascinandolo all'interno dell'appartamento.
<<Non mi dici niente?>> chiede avvicinandosi troppo a me, talmente tanto che sento il suo respiro sulle mie labbra.
Mi mordo un labbro e scuoto la testa in segno di negazione per poi allontanarmi da lui seppur controvoglia, non mi dispiaceva quella sensazione, ma dovrò pur farlo penare in qualche modo!
<<Ah, no?>> chiede avvicinandosi nuovamente, ancora di più e stavolta non ho via di scampo. La sua mano sinistra tiene il mio fianco destro e la sua destra è appoggiata al muro proprio per imprigionarmi.
<<No>> sussurro appena ma sempre con strafottenza e mantenendo il contatto visivo, conoscendomi, se abbassassi lo sguardo sarebbe la fine e lui capirebbe tutto quello che provo.
<<Per me, invece, avresti tante cose da dirmi>> soffia sulle mie labbra avvicinandosi di qualche altro centimetro. Abbassa lo sguardo e mi sbottona il cappotto che indosso per poi aiutarmi a sfilarlo.
<<Ne sei proprio sicuro?>> continuo a provocarlo e sono sicura di starci riuscendo come lui ci sta riuscendo con me, ma forse sto vincendo io questa gara.
Sembra pensarci qualche secondo ma poi lo vedo alzare gli occhi al cielo e in un battito di ciglia sento le sue labbra pressate alle mie, è come tornare a respirare dopo una lunga apnea. Possibile che in così poco tempo questo ragazzo è riuscito ad entrare così tanto nel mio cuore?
zona autrice
Ciao a tutti! Come state? Vi sta piacendo la storia? Spero proprio di sì.
Grazie mille per le 7k letture💜
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Wherever I go || a Federico Chiesa story
Fiksi PenggemarDue persone che si odiano ma puntualmente si incontrano. Federico e Samantha non lo vogliono ammettere ma in cuor loro lo sanno, se un filo rosso ti lega ad un'altra persona, non puoi fare nulla per spezzarlo. Federico e Samantha lo proveranno sulla...