Capitolo 3: appuntamento oltre l'orizzonte

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Giamaica, marzo 1751

Henry Turner ventunenne ha spezzato tutte le maledizioni del mare insieme a Carina Smith, la sua compagna, rendendo libero anche William Turner, padre di Henry, dalla maledizione che lo legava all'olandese volante.
Jack Sparrow ha di nuovo la sua amata perla nera, ora è libero di navigare...o quasi... Perché su un'isola c'è una donna che lo odia a morte per averla abbandonata.

«Bhe che dici mastro Gibbs, magari se vado a riprenderla mi ringrazierà... Vero?»
«non lo so Jack, dubito che dopo sei mesi abbandonata su un'isola deserta sia ancora viva. Signore».
«No no no, Gibbs lei lo è.... è da qualche parte lo so...»

Marbella

Sono passati quattro mesi da quando Angelica è arrivata nella sartoria a Marbella. Passa ogni giorno lavorando duramente ma in compenso è in compagnia di una bellissima bambina di cui ama prendersi cura. Escono a fare compere, e nei giorni liberi Angelica la porta fuori a giocare. Angelica ha instaurato quasi un rapporto materno con la piccola, mentre lei sembra più felice in compagnia della piratessa.
«SVEGLIAAA! Dai dai angie alzati su me l'hai promesso!»
«mhhh....sss...si eccomi eccomi mi alzo!»
«siiiii! Sei svegliaa!» urlo Helèna saltandoli in braccio.
Angelica la prese e la baciò
«Buongiorno capitano!» disse «cosa ci attende oggi capitano!?»
«ci attende che è domenica Angie! Mi hai promesso di riportarmi al mare! Te lo ricordi? Come l'altra volta!»
«giusto capitano Helèna, oggi è il nostro giorno libero quindi andiamo al mare»
E si alzò con fatica dal letto.
«Angie ma stai bene?» gli disse la bambina«guarda che se non stai bene non fa niente, ci andiamo un altra volta al mare»
«nonono piccola sto benissimo, sono solo stanca nell'ultimo periodo, ma tranquilla! oggi usciamo! vado a vestirmi e torno subito tu aspettami qui»
«angelica!» la chiamò
«sii?»
«posso prendere l'orecchino da pirata che mi hai prestato l'altro giorno?» continuò Helèna.
«si piccola, è nel cassetto, puoi prenderlo»

Helèna aprì il cassetto...
Angelica tornò da lei vestita e sistemata quando la vide con la bambolina vodoo tra le manine.
«che bella questa bambolina pirata Angie, non me l'hai mai mostrata»
«non è fatta per giocarci in realtá...» contestò lei.
«a cosa serve allora?»
«mhh... non a cose buone questo è sicuro»
«aspetta lo so! Ho letto un libro di pirati e alcuni prendono possesso di persone tramite oggetti magici, quindi è probabile che sia una bambola magica di una persona?»
Angelica la guardò con le sopracciglia aggrottate «ma che libri leggi tu!?»
«e chi è questo pirata Angelica? me lo presenti?»
«difficile, non so dove sia adesso» gli disse Angelica togliendoli la bambola dalle mani per guardarla.
«ti piace Angie si vede!»
«basta così monella! Andiamo via da qui prima che becchi un altro oggetto piratesco magico e combini qualche pasticcio»
E così ridendo, Helèna saltò nelle braccia di Angelica, pronta per la solita avventura domenicale.

Le due arrivarono in spiaggia, mentre Angelica si stese per la stanchezza Helèna le girava intorno con il suo orecchino fingendosi una piratessa.
Passarono ore e Angelica si addormentò.
Fu Helèna a svegliarla ore dopo.
«angie hai dormito tanto, sei stanca... torniamo a casa?»
«si piccola non mi sento molto bene oggi»
E mentre stavano rientrando Angelica avvertì nausea e malessere, così si appoggiò alla bambina.
«si vede che non stai bene, non dovevamo uscire oggi, ti porto a casa io Angie tranquilla»
Appena arrivano in sartoria Alfonso gli aprì la porta:«avete passato una buona giornata fuori?»
Angelica non rispose si diresse verso la sua stanza quando improvvisamente si accasciò e cadde per terra.
Helèna le corse in contro mentre Alfonso chiamò Carlotta e un altra sarta che lavorava con loro per aiutare Angelica.
Misero la donna sul letto e chiamarono un medico.

La sera arrivo Alejandro con un medico che visitò Angelica.
«cosa avverte signora?»
«stanchezza, tanta nell'ultimo periodo, da giorni anche nausea»
«mh... Quando è stata l'ultima volta che ha avuto rapporti?» Le chiese il medico.
Ad Angelica si sbiancò il volto e ricordò della notte passata con Jack sulla Queen's Anne Revenge quando erano in cerca della fonte.
«ss...saranno sei mesi...» disse timidamente Angelica
«ha tenuto traccia delle mestruazioni?»
«in effetti no...io....» cercò di spiegare lei quando...
«signora penso sia incinta, domani tornerò con una levatrice»
Il medico si alzò e uscì dalla stanza, dove ad attenderlo c'era Alejandro che lanciò uno sguardo aggrottato ad Angelica, aveva sentito tutto.

Chiusero la porta e angelica stava per scoppiare a piangere: «Dov'è quel maledetto pirata quando ne ho bisogno» pensò.
Si alzò e si diresse verso la toeletta, appoggio le mani e si guardò allo specchio. Alzò delicatamente la camicia e in effetti notò una pancia tondeggiante.
«E io che davo la colpa a tutto quel mangiare!»
Si sedette sul letto e prese in mano la bambola di jack accarezzandola.
«dentro di me lo sentivo... Stavo solo cercando di negarlo a me stessa...» disse con un filo di voce
«cosa faccio ora jack, perché mi hai abbandonata.... non ti perdonerò mai ssparrow....»

Intanto nel Mar dei Caraibi

«MASTRO GIBBS»
«Sveglia maledetto bipede!»
«Jack! Si agli ordini capitano cosa comanda!?»
«Ho una sensazione Gibbs.... Lei è ancora viva» gli disse Jack
«Bhe me lo auguro capitano, ma ci pensa proprio adesso? Abbiamo fatto bottino di un bel tesoro c'è la stiamo spassando no?»
«si ma ho ancora un vuoto, una strana sensazione Gibbs»

«Jack con tutto il rispetto, ma potevi pensarci prima di condannarla a morte, io me ne torno a dormire»
«GIBBS!» gli urlò Jack prendendolo per il gilet.
«C-c-CAPITANO!» disse tremolante Gibbs
«AVVISA I PIRATI, STIAMO PER SALPARE!»
«salpare per dove jack? È una decisione presa d'istinto e sta per cambiare idea non è vero?» pregò il primo ufficiale.
«No Mastro Gibbs ho deciso di cercarla, preparate la rotta andiamo in Es-Ss-ss»
«in Spagna!» continuò Gibbs
«Si! Giusto mastro Gibbs! Andiamo in Spagna! Prepara la ciurma!»

Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora