Capitolo 2: Helèna

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Il giorno dopo Angelica fu svegliata da una vocina che insisteva alle sue orecchie.
«sc..scusi deve alzarsi...» Angelica aprì gli occhi e vide la bambina della sera prima. Si alzò spostando i lunghi capelli biondi di Helèna che le cadevano sulla faccia. «Buongiorno!» disse Angelica.
«Buongiorno...» rispose Helèna. «gli ho portato dei toast per la colazione. Dopodiché si cambi. Io l'aspetto qui fuori» disse con una vocina leggera dirigendosi a piccoli passi verso la porta.
«Aspetta! Ven aquì!» disse Angelica
«ti chiami Helèna? è un bellissimo nome! Vieni facciamo colazione insieme» continuò porgendoli la mano.
La bambina si avvicinò a lei guardandola negli occhi. Angelica prese la mano della bambina e l'aiutò a farla salire sul suo letto.
«vieni siediti qui piccola» disse indicandoli il posto affianco a lei.
Helèna si sedette e le sorrise prendendo il toast offertoli da Angelica.
«vivi qui tu?» disse Angelica
«mhh... Non proprio rispose la piccola.
«sono costretta....»
«costretta!? Perché?»
«bhe mia madre viveva qui, e ci lavorava. Un giorno è uscita per fare delle compere...
ma....
...non è tornata più... E non l'avevo nemmeno salutata quel giorno...»
ad Angelica le si bagnarono gli occhi.
«penso sia volata in cielo. Quel giorno il capo è ritornato urlando.
Penso che mia madre gli doveva dei soldi. Così da quel giorno ha messo me a sbrigare tutte le faccende.
Sono incatenata per sempre Angelica» disse Helèna.
«chi è il capo...?» chiese Angelica incuriosita.
«un uomo cattivo. Anzi! adesso sbrigati, o griderà anche te! E io proprio non voglio sentirlo urlare quello!» disse Helèna divertita saltando dal letto di Angelica.
Angelica si vestì pensando alla piccola Helèna. Doveva fare qualcosa per lei... In parte le ricordava qualcuno... Le ricordava lei....

Angelica indossò una lunga gonna con una camicia, legò i capelli e tolse il suo orecchino a piuma che le spuntava:
«non devono mica sapere che sono un pirata!» disse lasciando la sua stanza.

Si diresse con Helena in sartoria. Ad aspettarle c'era Carlotta.
«siediti qui Angelica» le disse «scusa per le urla di ieri sera, non ero in me...»
Angelica si sedette davanti ad una macchina da cucire mentre Carlotta le offrì una camicia « ora sistemala, facci qualche ricamo, mostrami cosa sai fare sù»
Angelica cucì gli strappi alla perfezione e ci aggiunse un ricamo sul colletto e sulle maniche.
«è molto bella» disse Helèna mentre spazzava la sartoria poco più distante da loro.
«bhe prova superata» disse Agostino arrivando insieme ad un uomo alto e robusto.

Era Alejandro il capo dell'impresa tessile. Era proprietario di varie industrie tessili sparse per la Spagna. Un uomo ricco e raffinato.
«Bene abbiamo una nuova sarta»disse.
«puoi scegliere di lavorare come sarta cinque ore la mattina e cinque il pomeriggio, o come alternativa se te la cavi in cucina, sette ore come sarta più faccende domestiche»
Angelica ed Helèna si guardarono.

«o ancora potresti tornare da dove sei venuta» disse l'uomo ridendo.
«penso che la seconda opzione mi vada più che bene, grazie signore» ribbattè Angelica.
«va bene è deciso allora, buona permanenza cara...» e si allontanò uscendo dalla sartoria non prima di rimproverare Helèna per non essere andata al mercato.
«ci andremo dopo, insieme, l'aiuto io» disse Angelica all'uomo.

Angelica continuò a lavorare fino l'ora di pranzo dopodiché uscì con Helèna.
La bambina aveva un faccino triste, come se volesse piangere.
«cosa c'è che non va piccola?»
«sono sempre qui da anni, mi sento in trappola» disse lei
«Bhe guarda il lato positivo «disse Angelica «almeno siamo in trappola insieme»
Le sue si misero a ridere dirigendosi verso la piazza principale.
Durante il tragitto si imbatterono in una locanda dove vi erano pirati di ogni genere fuori. Uno di questi squadrò Angelica dalla testa ai piedi. Angelica lo guardò, forse l'aveva già visto.

La bambina guardò di conseguenza Angelica
«Ah, ma tu sei un pirata?» le domandò
«cosa!? Ehm..no...ahhaha cosa vai dicendo»
«ma io ti ho sentito Angelica. E poi hai proprio la faccia da pirata...»
Angelica guardò la bambina sconvolta e incredula
«deve essere bello però»
«cosa?» chiese Angelica
«essere un pirata,essere libero di andare ovunque si voglia, sai quella vita là, mi affascina...» «non puoi raccontarmi cosa si prova Angelica? Giuro non lo dico a nessuno! Ti prego!» la supplicò la piccola.

Angelica sbuffò: «e va bene... si il mio vero nome è Angelica Teach.... sono la figlia di barbanera...» disse sottovoce.

Helèna si bloccò
«ma tu non sei cattiva vero!!?»
«no no!» disse ridendo Angelica
«sai ci sono pirati cattivi e pirati buoni piccola, io sono buona lo giuro!» continuò ridendo
«ah ho capito... Tuo papà cattivo si è innamorato di una piratessa buona. Ecco perché sei una piratessa buona, vero Angelica?»
«bhe diciamo di si....» disse Angelica sorridendo
«tu invece ti sei mai innamorata? Di un pirata buono o cattivo Angie?»
Angelica spalancò gli occhi.
«bhe si...cioè non proprio... dai lasciamo stare»
«che bello... un giorno mi devi insegnare a distinguere i pirati cattivi da quelli buoni eh!» gli disse Helèna
Angelica scoppiò a ridere «se solo sapessi riconoscerli!»
«sai Angelica se fossi libera anche io sarei una piratessa, mi piacerebbe molto!»
«non te lo auguro molto piccola, però se è quello che ti piace perché non dovresti....non c'è altro che desideri capitano Helèna?» le disse Angelica
«vorrei anche frequentare una scuola come le bambine normali...ogni mattina le vedo passare dalla sartoria... Quanto vorrei essere al loro posto Angelica...»
«te lo auguro piccola, un giorno sistemeremo le cose te lo prometto»

Le due arrivarono al mercato, presero l'occorrente e tornarono in sartoria.

«mi sei tanto simpatica Angie! Mi hai fatto ridere quando nessuno riusciva da tempo» le disse Helèna lasciandoli la mano per aprire la porta della sartoria
«diventeremo grandi amiche noi due piccola, vedrai» concluse Angelica chiudendo la porta.

«mi sei tanto simpatica Angie! Mi hai fatto ridere quando nessuno riusciva da tempo» le disse Helèna lasciandoli la mano per aprire la porta della sartoria«diventeremo grandi amiche noi due piccola, vedrai» concluse Angelica chiudendo la porta

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Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora