Capitolo 6: la fuga

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Giunse la sera, mentre Jack e la sua ciurma salparono in cerca di Angelica, quest'ultima si recò presso una taverna di pirati a Marbella per rubare qualche tesoro e saldare il debito di Helena.

Aprì la porta con forza, entrò e si recò al bancone togliendosi il mantello.
Si appoggiò al bancone.
«un boccale di Rum!» urlò decisa.
«arriva subito bellezza!» gli rispose l'uomo che serviva al bancone.
Angelica scostò di poco la testa e notò il pirata che vedeva sempre fuori la locanda quando passava per fare compere al mercato.
«che ci fa una donna come te in un posto come questo?» gli disse il pirata con un sorriso beffardo.
«per farmi offrire rum da voi immagino» rispose Angelica con un sorriso vispo sul volto.
Notò subito gli anelli che portava alle dita. Dovevano valere molto. Sarebbero bastati per ripagare i debiti di Helèna?

Il pirata si avvicinò a lei poggiando il braccio sulle sue spalle.
«Lei non dev'essere una donna comune vero? Avrà a che fare con qualche pirata... Ha un viso conosciuto»
«si... Ha indovinato» disse Angelica con una voce seducente.
Sorseggiò il rum che le era arrivato al bancone per poi sedersi sulle gambe del pirata.
«se le dicessi che sono la figlia de barbanera?» il pirata si soffocò con il rum che stava bevendo.
«Angelica Teach?» disse silenziosamente «allora è ancora viva... la misteriosa donna de sevilla»
«si. E ora eccomi qui, in cerca di un primo ufficiale con cui condividere la mia nave e...il mio viaggio» disse abbracciando l'uomo.
«la Queen's Anne Revenge? È scomparsa nessuno ha traccia di questa»
«si da il caso che io sia la leggittima erede della nave, e che conosca la sua posizione» disse sossurrando all'orecchio.
«che dici...ci stai?» gli accarezzò il volto come per baciarlo.
L'uomo accettò cingendoli le mani intorno la vita e baciandoli il collo.
Angelica approfittò per prenderli la mano come per baciarla e nel mentre gli sfilò uno alla volta i 3 anelli. Dopo la donna si alzò dicendo all'uomo di seguirla. Lo prese per mano e lo portò nello scantinato della locanda, dopodiché si allontanò da lui dicendo di aspettarla per sistemare una "faccenda da donna" per poi scomparire nel buio e uscire dall'ingresso del retro della locanda con i tre preziosi anelli. Si nascose in una grotta sulla scogliera per la notte, il giorno seguente sarebbe andata a riscattare la bambina.

 Si nascose in una grotta sulla scogliera per la notte, il giorno seguente sarebbe andata a riscattare la bambina

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La mattina seguente Angelica si svegliò con un gran mal di testa, nausea e dolori vari causati dalla gravidanza. Ma la sveglia fu data da un baccano di voci che si faceva sempre più forte giù alla spiaggia. Appena si alzò non credette ai suoi occhi. La perla nera aveva fatto porto a Marbella e un mucchio di pirati della ciurma stava scendendo dalla nave per recarsi in città. Ancora non ci credeva. Scese più giù per giungere in spiaggia e si nascose dietro uno scoglio per guardare meglio.
Intanto Jack Sparrow scese dalla nave: «sapete cosa fare, girate locande, taverne,TROVATELA. lei è qui lo so. Questa volta non sbaglio. Non salperò se non con lei sulla nave. Andate mozzi!»
Angelica era incredula. Possibile che jack la stava cercando?
Ci avrebbe pensato dopo. Ora aveva una questione da risolvere.

Si recò alla sartoria e bussò con forza la porta. «Aprite!» urlò.
Fu Alejandro che aprì la porta. Helèna era dietro di lui in lacrime.
«che avete fatto alla bambina!» urlò Angelica
«ha portato il pagamento? O dovrò ancora tenerla tra i piedi?»
Angelica gli lanciò in faccia i tre anelli facendoli male.
«questi valgono più di quanto pattuito, dammi Helèna!»
«assi? E da dove gli hai presi mi domando?» gli chiese l'uomo.
«questi non sono affari suoi» rispose la donna tirando fuori la bambina.
«il patto è chiuso Alejandro» concluse Angelica.
Alejandro chiuse la porta guardando gli anelli.
Finalmente le sofferenze erano finite. Almeno era quello che Angelica credeva.

Helèna abbraccio Angelica
«mi hai salvato! Come mi hai promesso!» disse con le lacrime agli occhi «te ne sarò debitrice a vita!»
«nonono»disse Angelica «una bambina come te non deve sdebitarsi con nessuno bensì crescere e giocare ai pirati ogni giorno! Sempre se lo vuole giustamente!»
«siiii» urlò la bambina stringendo Angelica.
Gli diede la mano e si incamminarono verso la spiaggia
«angelica!»
«si?»
«ora posso anche andare a scuola come le altre bambine? vero?»
«certamente piccola mia!»
«ti voglio bene Angelica» le disse la bambina
«anche io piccola»le rispose prendendola in braccio.
Helèna l'abbraccio: «sei la mia mamma che è tornata per salvarmi Angelica!»
Alla donna le si illuminarono gli occhi: «si sono io piccola Helèna. Sono io amore» disse baciandola in testa.

Ma quel momento affettuoso fu interrotto da un grido:«Angelica Teach!» urlarono dei pirati correndoli incontro.
Angelica riconobbe i pirati della sera prima e indietreggiò a piccoli passi lasciando la bambina per terra:
«Helèna. SCAPPA!»
E le due iniziarono a correre ma, mentre la piccola correva avanti Angelica affaticata e debole per la gravidanza cadde a terra e fu presa dagli uomini.
«ANGELICA!» urlò la bambina
«scappa Helèna! Va via da qui!» disse Angelica con le sue ultime forze.

La piccola scappò e si diresse sulla spiaggia. Si sedette su uno scoglio e si mise a piangere.
Si ricordò e tirò fuori dalla tasca del suo vestitino la bambola che aveva preso dal cassetto di Angelica e il suo orecchino.
Cosa poteva fare ora? I suoi pianti furono interrotti da degli schiamazzi provenienti dalla spiaggia.
Una grande nave nera era ferma al porto e tanti pirati andavano e tornavano dal centro della città urlando.
Helèna stupita scese sulla spiaggia avvicinandosi alla nave. Non aveva paura. Era incantata da quella bellissima nave. Non appena si avvicinò notò un buffo pirata con un lungo cappotto, lunghi baffi neri, un cappello in testa e una buffa scimmietta che schiamazzava sulla sua spalla.
«è identico alla bambola di Angelica!» urlò la bambina «E se fosse proprio lui?»
Helèna corse da lui e gli si fermò a fianco. Lui nemmeno si accorse della presenza della bambina tanto indaffarato a comandare la ciurma.
Helèna controllò la bambola un ultima volta per essere sicura fosse la persona giusta.
«si è proprio lui mi pare!»
«scusi...» disse timidamente.
Ma lui non sentiva.
Helèna si arrabbiò e gettò la bambola per terra.
«AAAAAUGHHHHHH» il pirata gettò un urlo.
«LEI È QUIIII!!!» urlò Jack.
Helèna stufa di quelle scenate si avvicinò e gli tirò il cappotto per attirare l'attenzione.
Jack si girò e non vide nessuno.
«SCUSII» gridò con la sua vocina Helèna.
«E questa cos'è!! Ma cosa mi capita in questi giorni!» si lamentò jack come per voler piangere.
«JACK!» urlò Gibbs. «guardi là!»
Jack si voltò e vide la bambola per terra.
«e questa dove l'hai presa?» disse alla bambina bionda indicando la bambola.
«era di Angelica! Questo è suo disse allungando la manina con l'orecchino verso Jack.
Lui la guardò con il naso contorto.
«devo fidarmi di questo piccolo bipede femmina mastro Gibbs? Non avrà mica ucciso Angelica e preso lei i suoi effetti?»
«No!» Urlò la piccola «angelica è una mamma per me! Lei mi ha salvato ma ora-» jack la interruppe «È LA FIGLIA DI ANGELICA!? UNA FIGLIA COSÌ GRANDE! MI HA MENTITO TUTTO QUESTO TEMPO!?»
«NO CAPITANO non biologica! Se permette la bambina vuole parlare! Forse sa la posizione della donna!» lo interruppe Gibbs.
«SI! Angelica è stata presa da dei pirati cattivi, è in pericolo devi aiutarla. Tu sei il padre di sua figlia vero?»
«Che sta dicendo mastro Gibbs?» chiese jack guardando il suo primo ufficiale.
«si piccola stiamo cercando la stessa Angelica. È in pericolo?» chiese Gibbs abbassandosi all'altezza della bambina prendendoli la mano per tranquillizzarla.
Jack contorse gli occhi.
«insomma dov'è la mia Angelica!» continuava a lamentarsi.
«INSOMMA!!» urlò con tutte le sue forze Helèna «TI HO DETTO CHE È STATA PRESA DA DEI PIRATI CATTIVI! DEVI AIUTARLA!» i pirati zittirono.
«sai jack penso sia veramente la figlia di Angelica» disse Gibbs mettendo la mano sulla spalla del capitano
«Tzzz tale e uguale alla madre.» ribbattè jack
«non sono io la figlia. Lei aspetta una bambina però. Sai penso che sei tu il papà me lo ha detto lei!»
La ciurma si girò verso jack.
«Auguri jack! Stai diventando padre! Congratulazioni! » disse Gibbs
«non pensavo che dicesse la verità sul fatto che fosse incinta.... Non vorrei averla ingravidata durante la nostra ricerca della fonte?»
Helèna lo guardò schifata.
«insomma mi aiutate a trovarla!?» urlò ancora la bambina
«Si giusto! Ciurma cercate questi uomini cattivi!Andiamo! Scovate qualunque posto, cercate ovunque! può trovarsi in qualsiasi posto adesso! Andate!»
«Scusate.» gli interruppe Helèna.
«penso che gli uomini cattivi siano tutti nella locanda vicino al mercato. Ci passavo sempre con Angelica e tutti la guardavano. Penso sia lì adesso!»
«è in gamba il bipede» disse Gibbs rivolgendosi a jack
«Per tutti questo tempo Angelica ha frequentato pirati in una taverna!? È caduta così in basso? Sicuri sia io il padre!?»
«JACK! ANDIAMO» disse Gibbs tirandolo, per poi tornare indietro:
«EHI Jack Junior! Salta su dai siamo di fretta!» disse alla scimmia prendendola sulla spalla.


Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora