Capitolo 25: contro corrente

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«ok Jack, ora serve un oggetto datoti da Tia Dalma e un oggetto tuo da tempo» disse Diego arrivando con Sparrow e Arabella sulla spiaggia.
Jack si fermò a riflettere un attimo e tirò fuori dal sacchetto legato alla cintura due perline:
«queste perline me le diede lei per liberare lo spirito di Montecuhzoma che sconfisse il fantasma di Hernán Cortés» disse.
Diego gli avvicinò una ciotola e fece mettere dentro le perline a Jack: «mettici un tuo oggetto personale ora Jack»
Lui si tolse un anello e lo mise insieme alle perline.
«ecco fatto ora che si fa?» chiese subito dopo.

Diego tirò fuori il suo libro di miti del mare.
«Oh Diego Ecco perché! Quel libro era mio!» le disse Arabella prendendolo.
«lo trovai tempo fa in soffitta mamma, perso insieme a tante altre cose» disse Diego togliendo il libro dalle mani della madre.
«però non ricordo questi rituali Diego» le disse Arabella.
«certo che no! Sono io che ho approfondito varie cose da altri libri e ricerche fatte in biblioteca» rispose Diego sfogliando il libro.

«ok possiamo sbrigarci ora? Vado un tantino di fretta» li interruppe Jack.
«si jack, ecco qua, devi metterti in un posto tranquillo sulla spiaggia, dietro la scogliera andrà bene»
Poi Diego raccolse dell'acqua di mare con la ciotola. E la passò a Jack.
«tienila Jack. Ora devi concentrarti» gli disse.
Tirò fuori dalla sacca una provetta con un liquido strano all'interno.
«è sicuro Jack tranquillo...
questa è...» stava parlando Diego quando fu interrotto da Arabella.
«alga del tramonto...» disse la donna:
«me la diede Tia Dalma, ti porta in una sorta di incoscienza, e lei ti parlerà in sogno Jack»
«esattamente. Mettine una goccia per quanti minuti vuoi restare nel "sogno" più goccine sono più informazioni otterrai...» spiegò Diego.
«JACK MIRACCOMANDO NON DEVI ABUSARNE. SE NE METTI TANTE RIMARRAI INCOSCIENTE. Possono portare alla morte. NON SO COME TU SIA RIUSCITO A TROVARLE DIEGO!» lo rimproverò Arabella.
Diego fece un sorrisetto: «si si bla bla bla, Jack mettine 2 gocce. Dovrebbero bastare 2 minuti»
«quindi aggiungo 2 gocce di questo coso nell'acqua di mare e poi? Devo berla?» chiese Jack.
«esattamente. Bevine un sorso. Ma devi stare concentrato Jack»
«Bene andate via» disse il capitano gesticolando, e dopo si allontanò dietro la scogliera.
«non andremo via vero madre?» le chiese silenziosamente Diego.
«No non mi fido di quello» disse ridendo in silenzio lei.

«che succede qui?» chiese William arrivando con gli altri.
«SHHHH! Jack è intento ad effettuare una conversazione con la dea del mare. Gli indicherà la spada magari»
«oh bhe stiamo a vedere allora» disse will incrociando le braccia.

Jack bevve un sorso e dopo un po' cadde sulla spiaggia. Sembrava paralizzato.
«ma che fa!?» chiese spaventato Will.
«è il rituale. Va in una sorta di ipnosi dove comunicherà con la dea» gli spiegò Arabella.

A Jack gli si iniziò ad annebbiare la vista, fino a quando non vide tutto buio.
Si vide lui, in sogno, sul fondo del mare, immerso nelle acque buie.
«Jack.....» lo chiamò una voce.
«dove sono!» disse lui
«sulla spiaggia Jack... È tutto nella tua testa.... La tua folle mente da pirata.....» gli parlava la voce di Calypso nella testa.
«sto cercando una spada...» disse Jack
«oh lo so, lo so.... Il mare sa tutto....
Cerchi una spada appartenuta a te,
Una spada che lasciasti perché ti sentivi inadeguato al compito di padrone...
E che ora la rivuoi a tutti i costi...
Per salvare la vita della tua amata...»
«sia chiaro, non è la mia spada, ma è l'unica spada che può aiutarmi»
«ti vedo cresciuto Jack....
È proprio questo senso di accortezza che rende te l'unico padrone di quella spada...

Devi trovarla.
E tenerla con te.
Nessuno deve prenderla.
La spada e il suo fodero devono rimanere nelle mani del padrone.
O altre vite andranno distrutte se la spada finisce nelle mani sbagliate...»

«come la trovo....» chiese il capitano.

In quel momento Jack si sentì in uno stato di leggerezza, gli sembrava di fluttuare sulle acque, e li apparvero delle immagini....

«Và Jack....
Salì sulla tua perla...
Naviga controcorrente...
Segui le mie acque sempre in senso opposto, attraversa la tempesta, sfidala, mostrati il vero padrone della spada,
quella la troverai lì... immersa nelle acque, e verrà a te...
Fai questo, ottieni la spada...»

La voce iniziava a svanire....

«e diventerai immortale in anima e corpo...»
Jack iniziava a risvegliarsi, non sentiva bene le voci nella testa...
«poi l'immortale capitano dividerà il suo premio.....
il suo cuore vivrà altrove...
O non reggerà quel fardello...»

Jack iniziò a magnare e dopo aprì gli occhi.

«Bhe Jack!? Tutto bene?» disse Will aiutandolo ad alzarsi.
«Mare» disse Jack
«EH!?» gli disse William con le sopracciglia contorte.
«una...... UNA GROTTA!» continuava Jack.
«sta delirando?» disse Henry.
«nave, dobbiamo salpare...»
«EH!? SALPARE OGGI!? GUARDA CHE È IN ARRIVO UNA TEMPESTA!» gli urlò William.
«SI TEMPESTA!» diceva Jack con gli occhi spalancati come se fosse ancora in uno stato di shock.
«Ehm Diego, quali erano le controindicazioni?» disse Henry al ragazzo.
«no lasciatelo lui è così di suo» disse Arabella: «che fare ora Jack?» le chiese prendendoli le mani.
«Dobbiamo salpare. È in arrivo una tempesta» disse Jack con un sorriso vispo e dirigendosi verso la sua nave.
«salpare e tempesta, Jack sono proprio due contraddizioni!» gli disse Henry sconvolto.
Jack si voltò: «Appunto».

Henry e William si guardarono sospirando e lo seguirono.
«PREPARARSI A SALPARE! MUOVETEVI MOZZI!» entrò Jack nella taverna urlando e versando boccali d'acqua sulle teste dei suoi pirati ancora dormienti.
«SISISI! CAPITANO!» si alzò Gibbs bagnato dalla testa ai piedi.
«MASTRO GIBBS! CHE CI FA ANCORA QUI MI DOMANDO!? PREPARI LA PERLA! DOBBIAMO SALPARE!»
«capitano fra poco giungerà una tempesta non si può» si lamentava Scrum con gli altri pirati.
«SE È COSÌ CHE COMANDO COSÌ VOI FATE! SALITE SUBITO A BORDO!» urlava Jack.
Così tutti i pirati lasciarono la locanda dirigendosi alle navi.
«prepararsi a morire! Prepararsi a morire!» ripeteva il pappagallo.
«Cotton le conviene far tacere quell'uccello prima che me lo mangio per cena» disse Jack, e Cotton tappò subito con la mano il becco al suo pappagallo.

Jack salutò Arabella con uno sguardo.
«Buona fortuna Jack...» le disse lei.
Lui le sorrise e andò via.
«Ho deciso vado anche io» disse Diego guardando la tempesta in arrivo dalla finestra.
Arabella lo guardò e Diego si voltò abbracciando la madre.
«Allora buona fortuna anche a te figlio mio... è qui che la tua vita ha un vero inizio» Le disse Arabella stringendolo.
Poi Diego uscì e si diresse sulla Perla.
Pochi minuti dopo questa salpò seguita dalle altre navi della fratellanza, e, in pochi minuti, arrivarono all'largo dove iniziò a diluviare.

«che facciamo capitano? Ammainiamo le vele e seguiamo i venti della tempesta?» chiese Gibbs.
«No mastro Gibbs. Ammainate le vele e tirate fuori i remi.
Navigheremo controcorrente» disse Jack con un sorriso in volto illuminato dai fulmini che si spezzavano sul mare.

Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora