Minho's POV
La mattina seguente ci svegliammo che era tardi, d'altronde ci eravamo addormentati verso le 4.30.Osservai Jisung dormire accanto a me da quella poca luce che filtrava dalle tende della grande camera. Se c'era una cosa che avevo notato dormendo con Jisung era che se stava facendo sonni tranquilli dormiva con la bocca aperta e sbavava pure. Almeno non russava però.
Dovetti trattenermi dal non ridere vedendo la pozzetta di saliva sul cuscino, sembrava un bambino.
Gli accarezzai i capelli spettinati e la pelle morbida del viso, sembrava un angelo mentre dormiva.
Più lo osservavo in silenzio più mi rendevo conto di quanto mi fossi innamorato di quel piccolo fungo in così poco tempo. Nemmeno io riuscivo a spiegarmelo.Jisung non era perfetto. Chiunque l'avrebbe descritto come un bel ragazzo, normale a dire la verità, eppure per me bello era poco per descriverlo, qualsiasi parola lo era.
Avevo visto tanti tanti tanti ragazzi in vita mia, modelli e attori, eppure ai miei occhi nessuno era tanto bello quanto quel ragazzino scoiattolo.
Talvolta aveva anche un brutto carattere. Non era bravo ad esprimere i suoi sentimenti la maggior parte delle volte, se non in rarissime occasioni. Era rumoroso, terribilmente, e maldestro in tutto ciò che faceva. Inoltre odiava aver torto, non ammetteva mai e poi mai di aver sbagliato, non te la dava vinta manco se sapeva che in realtà avevi ragione tu. E sapeva essere terribilmente fastidioso se non lo ascoltavi, davvero una palla al piede.Però l'amavo, senza sapere perché.
Avrei voluto lasciare Jisung nel mondo dei sogni ed andare a fare qualcosa di produttivo ma, conoscendolo, avrebbe messo il broncio se al suo risveglio non mi avesse trovato accanto a lui.
-Jisungie, forza è ora di svegliarti- sussurrai percorrendo il profilo del suo volto con le dita.
-mhg... avevi detto che mi facevi dormire finché volevo, sei un bugiardo- mugulò dopo qualche richiamo con la voce impastata dal sonno aprendo gli occhi gradualmente.
-È quasi ora di pranzo, hai dormito abbastanza mh? Siamo qui tanto vale goderci l'isola, dormirai quando torneremo in città- gli pizzicai leggermente la guancia sentendolo sbuffare.
-come vuoi...- si arrese aprendo gli occhi e abbracciandomi. La mattina era sempre carino e affettuoso, poi gli passava.
Accarezzai i suoi capelli e la sua schiena nuda lasciandogli un bacio sulla fronte.
-Che ne dici di fare un bagno in piscina intanto che i domestici preparano il pranzo? A quest'ora il sole batte troppo forte per fare il bagno al mare e visto che non abbiamo mangiato vorrei evitare svenimenti- proposi e lo sentii annuire contro il mio petto.-Domestici? C'è altra gente qui?- chiese confuso.
-Certo, qualcuno deve pur occuparsi dell'isola quando non ci sono. Lavorano tutti per me, puoi stare tranquillo- lo rassicurai, lui annuì un'altra volta.
-Stanno di sopra?-
-No amore, la struttura accanto a questa è la casa dei domestici. Non farei mai dormire altra gente qui dentro quando ci sei tu, è pericoloso. Entrano qui alle 10 ed iniziano con pulizie eccetera- lui sembrò spaventarsi.
-Pericoloso?- mi guardò confuso.
-Metti che ti vedono così come sei ora? Girare in boxer per casa di notte? Non posso permettere che accada sono molto geloso delle mie cose sai- lui sorrise e sbuffò tornando con la testa sul mio petto.
-Minho... ti ho mai detto che hai delle belle boobies?-
Scoppiai a ridere per questa uscita inaspettata.
-No, non me l'avevi mai detto ma sono felice che ti piacciano-
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Koi no yokan || Minsung
Fiksi PenggemarKoi no yokan: dal giapponese "incontrare la persona per cui si è destinati" Un contrattempo, un caso, il destino o forse tutti e tre faranno incontrare in una fredda giornata di Ottobre due anime opposte ma complementari. Uno di quegli incontri più...