Minho's POV
Era la sera di Capodanno. La mattina l'avevamo passata a chiacchierare, fare bagni assieme, coccolarci e goderci la giornata.
Mi sentivo così a mio agio con Jisung, mi influenzava positivamente. Basti pensare al fatto che avevo, sotto suo consiglio, dato la serata libera a tutti i domestici per passare il Capodanno in famiglia.
Prima non l'avrei mai e poi mai fatto.Non che fossi cattivo o cosa ma Jisung me l'aveva fatto notare spesso durante quei giorni. Ero abituato a trattare i domestici con una superiprità quasi fastidiosa, eppure non ci facevo caso. Ero cresciuto così, era la mia natura.
Grazie a Jisung però, stavo migliorando lentamente.
Quella sera aveva insistito dicendo di voler cucinare lui per me, quindi i miei piani cambiarono totalmente.
Il mio fantastico completo firmato, portato a posta per quella serata, e quello che avevo compato per Jisung rimasero chiusi nell'armadio. L'outfit di quella serata era composto da tuta e grembiule per entrambi, mentre eravamo intenti a preparare qualcosa di buono. Già, eravamo... tutti e due. Alla fine mi dispiaceva lasciarlo solo a cucinare quindi mi ero buttato tentando di dare una mano.
Fallendo.
Faccio solo disastri in cucina.-Quindi... sei sicuro di voler rinunciare alla nostra cenetta di Capodanno?- chiesi dopo aver rovesciato parte del composto per una torta salata per terra.
-Si amore, sarà tutto più buono se fatto da noi ed è un modo per passare del tempo insieme- rispose lui piegandosi per ripulire il disastro.
Pian piano stava diventando sempre più sciolto, tanto che anche lui aveva preso ad usare nomignoli sotto la mia influenza.-Convinto te convinti tutti...- dissi rinunciando, cucinare non era per me. Una volta ero riuscito ad ustionarmi una mano con del ramen istantaneo.
Rimasi lì di lato ad osservare Jisung che tagliava e preparava cibi diversi in modo rapido e preciso, senza titubare o distrarsi. -Non sapevo te la cavassi così bene in cucina- ammisi sorpreso circondando la sua vita in un abbraccio da dietro.
-Sai com'è, non ho cuochi di lusso che mi preparino da mangiare e vivo da solo... ho dovuto imparare per forza- sorrise lui iniziando a mettere insieme i vari ingredienti.
Io, dal canto mio, mi sentivo attaccato nell'orgoglio e rotai gli occhi senza dire nulla. Infondo aveva ragione.
Un paio di ore dopo era tutto pronto. Guardavo le portate con gli occhi sgranati, Jisung aveva decisamente superato ogni mia aspettativa.
-A vedersi si direbbero piatti di lusso... sei sicuro siano commestibili...?- lo presi in giro ricevendo in cambio una leggera gomitata seguita da una risata.
-Se vuoi puoi restare a digiuno, nessuno ti obbliga a mangiare- dispose in aria altezzosa Jisung facendo spallucce.
Io però mi ero già scaraventato sul cibo e non potevo che confermare l'affermazione precedentemente fatta da Jisung: era tutto molto più buono se fatto da lui.
-È tutto squisito Jisungie sei stato bravissimo- gli sorrisi pizzicandogli una guancia -ma ora esattamente cosa facciamo fino a mezzanotte? Sono solo le 21- chiesi.
-Film?- propose lui. Non che ne avessi voglia ma in fondo cosa fare in una casa soli su un isola sperduta se non quello?
Le ore successive passarono così: io e Jisung contorti un una sorta di abbraccio sul divano mentre mangiavamo come se non ci fosse un domani.
Quasi non mi riconoscevo, è proprio vero che l'amore cambia le persone.
-Amore posso chiederti una cosa?- mugulai stiracchiandomi e abbracciandolo.
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Koi no yokan || Minsung
FanfictionKoi no yokan: dal giapponese "incontrare la persona per cui si è destinati" Un contrattempo, un caso, il destino o forse tutti e tre faranno incontrare in una fredda giornata di Ottobre due anime opposte ma complementari. Uno di quegli incontri più...