Capitolo ventiduesimo

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Minho's POV
Io e Jisung passammo tutta la notte a chiaccierare abbracciati, non avevamo la minima voglia di dormire dopo tutto il misto di emozioni appena provate.

Io dovevo ancora riprendermi dalle parole della madre, Jisung invece continuava a fissare i nostri anelli sorridendo.

Il mattino seguente ci alzammo soltanto quando sentimmo i genitori di Jisung in soggiorno.

-Minho ti stanno chiamando- mi sussurrò il minore passandomi il telefono che si trovava sul suo comodino.

Lo presi, sorpreso di vedere quel nome sullo schermo -Pronto?- risposi.

-Dove sei?- La sua voce mi arrivò dritta ai timpani di prima mattina, lo odiavo.
La mattina l'unica voce che volevo sentire era quella di Jisung.

-Buon Natale anche a te Hyunjin, perché vuoi sapere dove sono?- chiesi infilandomi le pantofole.

-Ryujin mi ha detto che non sei a casa da giorni e non sei dai tuoi. Mi dici dove cazzo sei finito?- sembrava... preoccupato.

-A casa di Jisung, ho passato con lui il Natale- dissi tranquillamente.

-Ci sono stato a casa sua ma nemmeno lui è in casa e poi tu nemmeno lo festeggi il Natale. Non dirmi cazzate, dove sei?-

Ero sempre più confuso -Hyunjin la sua vera casa, sono a casa dei genitori di Jisung- gli spiegai. Seguì il silenzio.

-I SUOI GENITORI?!- Jisung si girò e mi guardò ridendo, aveva urlato così tanto che persino senza vivavoce l'aveva sentito.

-Ti pregherei di non urlare di mattina e si, i suoi genitori- confermai.

-Wow, fate sul serio allora. Cosa ne pensano di te? Sono brave persone?- chiese curioso, o meglio, più che curioso era un ficcanaso.

-Bravissime persone, mi hanno detto di chiamarli mamma e papà- sorrisi guardando Jisung che si avvicinò per abbracciarmi.

-OH CAZZO TU SEI FUORI DI TESTA- urlò. Di nuovo.

-Non ci vedo nulla di male. Te l'ho già detto, sono serio con lui, non vedo dove sia il problema di chiamare i suoi mamma e papà. Comunque cosa vuoi a quest'ora?- cercai di tagliare la conversazione, volevo stare con il mio ragazzo non al telefono.

-A Capodanno andiamo da qualche parte? Mi hanno scaricato- ammise lui e Jisumg, che accanto a me sentiva tutto, si girò strabuzzando gli occhi.

-Ti hanno scaricato? Come stai Hyung?- gli chiese questo avvicinandosi al mio telefono.

-Buongiorno dolcezza che bello sentirti- roteai gli occhi nel sentirlo parlare così.

-Come devo stare? Sono distrutto anche se non si direbbe. Ero davvero intenzionato ad avere qualcosa di serio sta volta- il suo tono cambiò completamente.
Io e Jisung ci guardammo preoccupati.

-E allora che è successo?- gli chiesi.

-Voleva solo scopare e non aveva intenzioni serie- ammise in un sospiro.

Rimasi in silenzio, poi mi decisi a dire la mia. -Sto con Jisung a Capodanno, abbiamo da fare-

-Minho, non puoi lasciarlo così- mi rimproverò Jisung ed io roteai gli occhi. -Non può venire anche lui con noi? Una vacanza tra amici è un buon modo per distrarsi- propose mentre ad ogni parola lo fulminavo con lo sguardo.

-Jisungie sei la persona più dolce e carina del mondo, Hyung tienitelo stretto o giuro che ti rubo il ragazzo- mi provocò Hyunjin mettendo la ciliegina sulla torta.

-Senti sono già abbastanza incazzato del fatto che Jisung abbia un poster con la tua faccia appeso in camera. Vuoi pure rovinare il mio Capodanno con lui?- sbuffai irritato.

Koi no yokan || MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora