capitolo 9- basket ball-

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E' il 16 di Luglio ed il momento tanto temuto è arrivato: tra una settimana inizia centro estivo.
Nelle ultime settimane non sono uscita praticamente mai di casa.
Dopo l'incontro inaspettato con Thomas mi sono chiusa nella mia stanza con 3 chili di gelato alla panna cotta perdendo ore davanti alla tv. 

Da piccola, quanto ero giù di morale, Max era solito venire a casa mia con un'enorme vaschetta di gelato alla panna cotta. Quando lo vedevo arrivare, il broncio scompariva in un attimo: mi ricordo che ci sedevamo sul divano bianco in salotto e ci guardavamo insieme Saylor Moon, o almeno io lo guardavo e lui mi rompeva ogni 5 minuti perché non ci capiva mai niente. 

Adesso sono seduta sul mio letto con il pc in mano e leggo una storia su un sito.
Lo so che dovrei rispondere nel gruppo animatori, ma il cellulare è dall'altra parte della stanza, sulla scrivania di legno nero, e la mia voglia di alzarmi è pari a zero in questo momento.

Dopo il 50esimo "bip" decido di alzarmi dall'accumulo delle coperte calde per ritornare a vivere sulla terra. Altro che 50 messaggi, qui ce ne sono a vagonate.

Decido di leggere solo quelli contrassegnati come importanti per non perdere tutto il pomeriggio a vedere emoji di pollici in su.

"Jessica"

Allora quest'anno ci divideremo in gruppi che si alterneranno nelle squadre per permettere a tutti i bambini di conoscerci. le squadre saranno 4 in totale, ognuna rappresentante una casata di Hogwarts.
Domani mattina nella riunione della accoglienza vi sveleremo i vostri gruppi!

"Lory"

Ricordo a tutti di portare un manico di scopa per il grande gioco e alcune fascette colorate.


Visto, è stato più veloce del previsto.
Faccio continuare la chat per controllare di non aver saltato messaggi importanti, ma mia sorella fa irruzione in camera mia come un vichingo.

-forza pigrona, sono stanca di vederti chiusa in camera a deprimerti, non è da te. E' successo qualcosa per renderti così stracciona rispetto il tuo solito?-

Colgo lo scherno che c'è nel suo tono, ma preferisco non rispondere, se solo lo sapesse non scherzerebbe più. Decido invece di prenderla in giro a mia volta.

- Perché sei qui? Sentivi già la mia mancanza e soprattutto non riesci a stare senza di me che ti faccio il culo a canestro, vero?-

Mia sorella è la più forte della scuola se si parla di basket, ma si infastidisce quando riesco a mettere a segno due canestri di fila.

Raggiungiamo il parchetto vicino a casa con la palla sotto mano.
L'aria fresca risveglia i miei sensi indolenziti dal letargo volontario. Prima di iniziare decido di riallacciarmi le scarpe: la conosco troppo bene, già dal primo minuto potrebbe avvicinarsi per slegarmele mentre corro sotto canestro.

Probabilmente capisce il perché della mia azione e sul suo visetto compare un sorriso da diavolo. 

Dopo un paio di palleggi e dei falli che secondo lei "non erano aggressione" qualcuno ci raggiunge nello spiazzale.
Essendo in controluce non riesco a vedere il volto, ma dalla risata contagiosa sono al 100 per 100 sicura che si tratti di Max.
Però non è solo.

Vicino al mio amico, che noto solo ora essere a dorso nudo, c'è l'ultimo individuo della terra che speravo di incontrare oggi. Thomas

Il signor "mister arroganza " mi lancia uno sguardo di ghiaccio con quegli occhi che mi ricordano lo zucchero filato e mi sorride saccente.

-Guarda un po' chi c'è qui..- Mi dice con quella faccia da culo che si ritrova.

Sbuffo e corro a salutare Max. 

Sun and ArroganceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora