capitolo 12 - toca toca -

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Mi lascio trascinare dal braccio possente di Thomas.

Sono talmente spaesata che non riesco a capire quello che sta succedendo intorno a me.

Vedo Max andare dai bambini che cercano di entrare per il troppo caldo delle 12 in punto e sento la voce di Marika alle mie spalle che chiede a Jess dove si trovano i piatti.

Entriamo nello stanzino delle scope e subito richiude la porta dietro di noi.

-Lara, so quello che ti sta succedendo.- asserisce freddamente.

alzo lo sguardo e i miei occhi si incollano nei suoi. Le nostre mani sono ancora intrecciate, ma non ci faccio caso. Sono troppo presa da quel blu che mi sta affogando e che tenta di leggermi dentro.

-Non ho idea a cosa tu ti riferisca- rispondo con la stessa freddezza.

-Credi non me ne sia accorto? Credi che io non abbia capito del perché metà delle volte in cui incontri i miei occhi sbianchi?-

Strabuzzo gli occhi. Non sto respirando.

E se veramente lui sapesse quel che è successo al gala? E' impossibile!
Lui non c'era mentre ballavo con LUI e nemmeno quando mi hanno drogata.

Vedendo il mio silenzio come una domanda a continuare risponde

-Caro mio piccolo Raggio di sole, sai che ho un passato un po' burrascoso alle spalle?-

il suo tono si fa più basso e cupo.

-Per esperienza so che questa cosa non può funzionare...-

Il mio cervello si resetta. Quanto sono stata stupida! Credevo veramente che potesse aver compreso le ragioni per cui mi è mancata l'aria più volte, e invece sto parlando con un deficiente!

-Ti interrompo subito- dico guardandolo negli occhi.

-Prima di iniziare un discorso del genere dovresti valutare l'opzione che non provo alcun tipo di sentimento sentimento per te.-

Mi guarda asettico. Ho fatto bingo. Credeva davvero che tutti quei capogiri fossero dovuti a una cotta per lui? Io sarò pure ingenua ma lui è su tutto un altro livello.

-Capiamoci bene "Mister Arroganza". punto 1: Non sono interessata a te e credo che non lo sarò mai. Punto 2: credevi veramente che la mia una preoccupazione fosse la tua presenza?
Punto 3: Tu non sai un bel niente di quello che ho passato, quindi non fare il gradasso e altezzoso. Ci siamo capiti oppure devo ripetertelo?-

Durante tutto il mio monologo i suoi occhi sono ridotti a due fessure.

Non gli lascio il tempo per controbattere, ma appena varco la soglia dello stanzino lo sento dire.

-Lo vedremo, io ti capisco meglio di quanto credi Lara Clark-

Siamo in giardino e Josh mi ha appena detto quale è il gioco pre-pranzo.

I BALLI DI GRUPPO!

Aspettavo questo giorno quasi con prepotenza quando ero più piccola. Le animatrici mi permettevano di ballare vicino a loro invece di stare difronte. Mi sentivo importantissima e ballavo sulle note delle canzoni con assoluta fierezza.

Ora preferirei seppellirmi. Non che io mi vergogni a ballare, ma non so quanto riuscirò a muovermi con gli occhi dei miei compari addosso.

Josh si sta sistemando il ciuffo mentre cerca una coreografia che è in grado di fare, mentre Thomas è seduto su una sedia e tiene in braccio Alyssa. Lo vedo sorriderle con quel sorriso gentile che raramente gli decora il volto.

Ale mi si attacca ad una gamba. Sussulto per lo spavento ma poi scoppio a ridere. Peter lo sta inseguendo con gli occhi spalancati e la bocca aperta. E davvero buffo.

-Lara ti prego salvami da quella bestia!- mi supplica il piccolo.

Lo prendo in braccio e Peter cerca inutilmente di raggiungerlo.

-Sei proprio un nanetto!- dico stringendogli un po' la guancia.

Corruga la fronte e mi guarda con il labbro all'infuori.

-Oh, mai sei un adorabile nanetto!- gli dico e lui sorride.

-Trovata!- Vedo Josh trafficare con alcuni fili colorati dietro la cassa.

Mi avvicino per vedere cosa sta combinando ma alza di scatto la testa per lo spavento.

Il suo viso è a pochi centimetri dal mio. Mi guarda con gli occhi nocciola come se stesse cercando una mia risposta.

Mi allontano. 

Solo ora mi accorgo che canzone sta facendo partire.

(fai partire la canzone)

ci posizioniamo  attaccati alla sbarra di ferro e in poco tempo una tribù di gambette corrono nella nostra direzione. sembrano tanti piccoli indiani che hanno sentito il richiamo della natura e sono accorsi per vedere.

guardo prima Josh e poi Thomas. Si lanciano sguardi di sfida e li sento dire.

- Vediamo chi si muove meglio, ci stai?- dice il rosso con un ghigno sul viso.

-Vincerò ad occhi chiusi- sento rispondere il castano.

-Tanto chi vincerà alla fine sono io- mi intrometto ed i loro sguardi mi cadono involontariamente, o forse no, addosso.

- Lo vedremo raggio di sole-

quando arriva il primo ritornello mi sciolgo l'alta coda di cavallo liberando i miei capelli castani. 

Seguo il ritmo che mi trasporta e sorrido verso i bambini.

Faccio il primo passo poi il secondo e così via. mi cade l'occhio sul mio vicino.

Josh muove suadente il bacino prima a destra poi a sinistra compiendo l'intero balletto al contrario.

Leggo il viso confuso di Alyssa e Ale così pianto volontariamente una gomitata nel costole al rosso.

Di risposta mi lancia un'occhiataccia e mimo con la bocca che sta facendo il balletto al contrario.

Appena si accorge dell'errore mi sorride imbarazzato per poi riprendere i passi giusti.

D'altro canto, il ragazzo moro con gli occhi azzurri vicino a me non ritarda un passo.

I miei incontrano i suoi e riesco palesemente a leggere un lampo di sfida con tanto di ghigno.

Pensa di potermi battere in una mia specialità? Beh si sbaglia di grosso.

Inizio ad accentuare maggiormente i movimenti del bacino e vedo che mi sta osservando di sottecchi.

Arriva adesso il bello.
Faccio girare alta la mia chioma che si può dire tutto tranne che fluente.

I bimbi di fronte a me si fermano ad ammirare la mia danza improvvisata.

Lascio che la musica prenda il sopravvento e mi lancio in una serie di complicati passi che la mia mente elabora sul momento.

Alla mia destra Josh batte le mani a tempo ed in breve tempo vengo racchiusa in un cerchio.

Finita la canzone i bimbi mi saltano addosso.

-Devi insegnarmi- mi dice Ale con un sorrisone dipinto sul viso.
- No, prima io- sento dire dal piccolo Peter.

-Calma bimbi! insegnerò ad entrambi, va bene?- faccio passare lo sguardo dall'uno all'altro.

Entrambi annuiscono allegri. Poi Peter ruba il cappellino ad Ale con un gesto lesto facendo partire un vero e proprio inseguimento.

Rido alla visione di quei due furbetti.
Sento però una presenza vicino a me.

- Niente male raggio di sole- mi sussurra in un orecchio quel ragazzo tanto affascinante quanto imbecille.

- Penso che prenderò anch'io un paio di lezioni- mi guarda ma senza alcun ghigno in faccia.

- Sarà un piacere insegnarti le basi Grey-

Sun and ArroganceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora