Dabi: cerchi queste uccellino~
Aveva i soppressori di Hawks in mano.
L'eroe sgranò gli occhi nel vedere Dabi con in mano il contenitore delle pillole, stava per scoppiare in lacrime per il dolore che provocava l'inizio del calore, "come può una persona essere così perfida" pensò.
Hawks: dammele subito!
Lo disse in tono fermo, con il poco autocontrollo che gli rimaneva.
Dabi: potrei dartele come potrai tenermele e vederti cadere tra le mie braccia~
Hawks: non sperarci non sono così stupido da chiedere aiuto a te.
Nonostante le sue parole Hawks stava perdendo lucidità ogni secondo che passava, ancora e ancora si sentiva perdere le forze, ogni istante che passava alla presenza di quell'alpha si sentiva bruciare.
Dabi: avanti perché mi fissi con quell'aria ostile, potrei darteli se me li chiedessi perfavore
Hawks notò che Dabi si era pericolosamente avvicinato a lui, tuttavia, la sua lucidità stava ormai andando scemando e in un momento di debolezza si lasciò andare.
Scoppio in lacrime come un bambino ma senza troppi singhiozzi, tentò di parlare senza successo, davanti a lui Dabi aveva un'espressione sorpresa, non pensava che avrebbe mai mostrato così tanta debolezza davanti a lui.
Non riuscendo a parlare lentamente Hawks allungo le braccia verso Dabi e lo abbracciò stringendoli la maglia "perfavore", fu l'unica cosa che Dabi sentì, era dolce, un sussurro così lieve che sarebbe volato via in un attimo se non fosse stato tanto vicino a lui.
Dabi per la prima volta dopo anni sentì il bisogno di proteggere qualcuno che non fosse se stesso, ricambio l'abbraccio in modo delicato.
Gli accarezzo i capelli per farlo calmare, lui crollo nel sonno come se nulla fosse successo.Dabi lo prese e lo Poggio delicatamente sul letto, nella stanza i suoi feromoni risultavano sempre più presenti, fortunatamente Dabi aveva abbastanza autocontrollo da non farsi influenzare tanto da perdere la testa.
"Quest' omega mi farà impazzire" pensò sedendosi accanto a Hawks, non gli era mai capitata una cosa del genre.
Sapeva solo una cosa per certo, non lo avrebbe mai perdonato il giorno in cui avrebbe scoperto la sua vecchia identità, questo era un dato di fatto.
Sapeva che ciò che ha fatto è stato orribile, "non avevo altra scelta" si continuava a ripetere mentre guardava il dolce viso addormentato dell'omega di fianco a se.
Qualche ora dopo Hawks si svegliò, era stordito e non ricordava bene cosa fosse successo, una cosa però era nitida nella sua mente.
Quell'abbraccio, quel maledettissimo abbraccio così pieno di parole non dette, si ricordava che Dabi lo aveva calmato con le sue carezze ma non voleva crederci, all'idea di ciò che era successo divento rosso in volto quasi quanto le sue ali.
Provava qualcosa che nella sua vita nessuno, nessuno, a parte uno, gli aveva mai fatto provare.
Era qualcosa che andava oltre l'attrazione fisica, sentiva che c'era un sentimento sincero in quelle braccia crudeli."Che cos'è questo sentimento" pensò Hawks.
Poi vide un bicchiere con poche gocce d'acqua e una pillola che mancava dal contenitore.
Si rese conto che mentre dormiva Dabi gli aveva dato i soppressori, lo faceva sentire stupido essersi fatto aiutare da un criminale, ancora di più se quel criminale sapeva esattamente che lui era sotto copertura.
Trasalì dai suoi pensieri quando il suo telefono, poggiato a faccia in giù sul comodino, squillò.
Era Endevar che voleva notizie sulla missione che gli avevano affidato, lui però non rispose e spense il telefono.
In quel momento non gli avrebbe dato alcuna informazione utile, senza contare che era l'ultima persona con la quale avrebbe voluto parlare in quel momento.
Ancora un po' stordito si diresse fuori da quella immensa villa abbandonata, nel retro, dove si trovava un piccolo spiazzo per allenarsi.
Li vide Toga e Twice che parlavano seduti su alcuni container di metallo colorati, vedendo Hawks Toga lo salutò e gli fece cenno di unirsi a loro.
Passarono un bel po' di tempo a parlare del più e del meno, e raccontarono a Hawks una parte della loro storia, l'eroe rimase molto sorpreso, le loro erano storie tristi, quasi da commiserare penserebbe qualcuno.
Ma l'unica cosa che pensò Hawks era che queste persone non erano cattive, era il mondo che con loro era stato crudele.
"Che anche Dabi abbia una storia, un motivo per la sua freddezza e cattiveria?" Si domandò l'eroe tra sé e sé.
Effettivamente ripensandoci, metre si dirigeva verso la spiaggetta lì vicino, in quei suoi freddi occhi Dabi aveva qualcosa di più, qualcosa che non può scorgere persona umana che non conosca il dolore.
Hawks conosceva il dolore fin troppo bene, ed era quello ciò che vedeva negli occhi di Dabi, qualcosa che lo aveva segnato a vita, ma cosa.
Pensando ad una risposta plausibile a Hawks venivano in mente solo le profonde bruciature della sua pelle, forse procurate dai genitori forse dal suo quirk, non lo sapeva ma voleva scoprirlo.
Ora però i suoi pensieri si fermarono era seduto sulla sabbia ad ammirare il tramonto, l'odore salino del mare era ipnotico quanto il rumore delle onde che si infrangevano sul terreno.
"Se solo potessi aiutali" pensò Hawks, orami affezionato a coloro che doveva distruggere.
ANGOLO AUTORE
Ciao miei panetti di riso spero che il capitolo sia di vostro gradimento.
Spero anche di riuscire ad aggiornare più spesso ma sapete com'è
C'è la scuola purtroppo🥲Be' traumi da liceo a parte vi auguro una buona giornata
Addio 😗✨
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~MY OMEGA SECRET~ DabiHawks
Fanficin un modo diviso da una ferrea gerarchia, dove gli omega non possono diventare Hero un ragazzo nascondendo la sua natura di omega è arrivato alla vetta come secondo Hero più forte di tutto il Giappone. Tutto cambierà quando il suo segreto verrà sve...