in un modo diviso da una ferrea gerarchia, dove gli omega non possono diventare Hero un ragazzo nascondendo la sua natura di omega è arrivato alla vetta come secondo Hero più forte di tutto il Giappone.
Tutto cambierà quando il suo segreto verrà sve...
"Oh mio corpo resisti, arriverà il giorno in cui riavremo la libertà, fino ad allora mi crogiolerò nel dolce ricordo dell'uomo che amo affinché la mia tortura sia meno dolorosa"
Questo era il pensiero di dabi ad ogni ignezione, ad ogni prelievo, ad ogni tortura...
Il suo pensiero nel mentre di quel inferno terreno era rivolto al suo amato hawks.
Non aveva smesso un secondo di pensare a lui, sapeva che sarebbe arrivato a salvarlo.
E allo stesso tempo sperava che in sua assenza non gli fosse successo nulla.
Nel mentre che nella mente di Dabi tutti questi pensieri si accavallavano Hawks sorvolava la città.
Cercava un qualsiasi segnale, un qualsiasi posto dove dei villain avessero potuto costruire il loro maledetto laboratorio.
Passavano le ore, i giorni, ma ancora nulla. Dopo quattro giorni di ricerche instancabili hawks era disperato.
Si sentiva incatenato a terra, seduto in casa senza via d'uscita. Sentiva le braccia pesanti e lo stomaco rigirarsi, nei suoi occhi si erano ramificati piccoli fili rossi per la stanchezza e il mamcato sonno.
Era lì, solo...
(Sono inerme davanti a tutto ciò)
Si sentiva infinitamente inutile e incompetente.
(Non valgo nulla come eroe)
Incatenato alle sue paure...
(Non ci riuscirò mai)
Oppresso dal pensiero di tutto ciò che Dabi stesse subendo in sua assenza.
(Che persona sono se abbandono il mio unico amore)
Era lì, seduto, solo, inerme.
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(Quello che è successo non accadrà più)
In torno a lui sentiva il vuoto, un'immensità che lo travolgeva.
(Non voglio che accada di nuovo)
Continuava a pensare pensare fino allo sfinimento.
Arrivando a non sapere nemmeno più quali fossero i suoi pensieri
(Pensieri isolati da bordi impercettibili)
Pensieri aperti al vuoto più totale.
Pensieri...
Vaghi e tortuosi, che gli portavano alla mente idee non solo pericolose ma fuori da ogni schema logico.
Ma poi ripensando a tutto quello che aveva letto a tutto ciò che aveva sentito si mise a ideare un piano, un piano studiato nei minimi dettagli.
Su una cartina del Giappone iniziò a tracciare dei percorsi.
Giappone
Quattro linee, quattro destinazioni, un solo piano.
