~MY OMEGA SECRET~ DabiHawks

24-ANCORA UNA VOLTA

Giornalista: "Uno dei tanti motivi per cui gli omega non potevano diventare eroi era il più lampante di tutti.

Il loro calore.

Non c'è nulla di più pericoloso secondo l'opinione pubblica di un eroe omega nel periodo del calore.

Questo perché qualunque sia la sua forza verrebbe sopraffatto dal primo alpha nei paraggi.

Questo sempre secondo l'opinione pubblica.

Ma questo non impedisce al noto eroe numero due, Hawks, di continuare la sua carriera.

Ma sentimo l'opinione di alcune delle persone che hanno assistito all'operato dell'eroe."

Una delle tante reporter e giornaliste che cercavano di trarre ascolti dalla situazione sfortunata dell'eroe.

"Non che il pubblico sia più clemente"

Pensò Dabi mentre guardava il telegiornale e ascoltava le tante critiche e stupidaggini che si dicevano in giro.

X1: io penso che dovrebbe ritirarsi, non possiamo fissarci di un omega.

X2: c'è un rischio troppo alto che durante il suo periodo di calore si faccia ingannare da un qualsiasi villain, dovrebbe ritirarsi anche per la sua incolumità.

X3: non credo che sia educativo per i ragazzi seguire un tale esempio, con il suo comportamento spingerà fin troppe persone a pensare che anche gli omega possono essere eroi e la trovo un'idea pericolosa.

Quel maledetto susseguirsi di persone che credevano di conoscere Hawks o tantomeno di conoscere i limiti e la forza degli omega mandava Dabi in bestia.

Come si può essere così maledettamente stupidi da non capire la forza di una persona come Hawks e non riconoscerla.

Mentre Dabi guardava quel lemtarsi inutile di persone, a suo parere, inutili sentì un tonfo provenire dalla camera da letto.

Si precipitò a controllare e trovò Hawks a terra avvolto dalle coperte che, ancora mezzo addormentato e soprattutto ancora lievemente in calore, cercava di alzarsi, senza troppo successo.

Dabi sorrise nel vederlo così indifeso, non era un lato di se che mostrava spesso e sapeva che quella particolare vulnerabilità la mostrava solo a lui, quasi come fosse il suo modo per fargli capire quanto ci tenesse.

Dabi lo prese in braccio e lo rimise seduto sul letto, ancora un po' intontito però Hawks cercò di dire qualcosa che, come prevedibile che fosse, uscì totalmente distorta e incomprensibile.

Dabi: piccolo lo sai che la tua voce impastata dal sonno e bellissima ma non si capisce nulla, cerca di svegliarti.

Hawks lo guardò e poi lo abbracciò per i fianchi cercando di ripetere quello che cercava di dire.

Hawks: sto morendo di fame e non posso camminare.

Lo disse così sottovoce che sembrava un sussurro.

Dabi: bè per la prima cosa ho già provveduto per l'altra invece non c'è soluzione.

Disse Dabi ridendo, mentre Hawks con il mento posggiato sul suo addome lo guardava offeso.

Divertito dalla sua reazione bambinesca Dabi non poté fare a meno di sorridere, poi accarezzandogli dolcemente il viso gli posò un bacio sulle labbra, leggero e dolce, un bacio di amore sincero.

Bacio che Hawks ricambiò volentieri, per poi ritrovarsi imbracciò a Dabi che lo portava verso la cucina.

Lo posò su di una poltroncina piena di cuscini e gli servi una colazione a dir poco principesca.