12- TUTTO PUR DI STARE CON LUI

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Orami la scelta era compiuta, non si tornava indietro.

Entrambi sapevano che non sarebbe stato facile, come sapevano le critiche che li attendevano una volta che il progetto alla UA sarebbe iniziato.

Ma una cosa ancora non riusciva a palesarsi nella mente di Hawks, la sua rivelazione al mondo.

Ormai sapeva che non poteva più tenerlo nascosto, in un modo o nell'altro sarebbe venuto a galla.

Ma in quel momento, nonostante le preoccupazioni, voleva soltanto bearsi dell'affetto del suo alpha.

In quel momento era accoccolato sul petto di Dabi mentre quest'ultimo gli accarezzava quelle sue morbide ciocche di capelli dorati.

Dabi pensava che l'omega stesse dormendo data l'ora tarda della sera, si alzò per uscire ma la mano di Hawks lo fermò.

Dabi: ti ho svegliato?

Chiese Dabi guardando Hawks, che aveva una faccia tutto tranne che sveglia e arzilla.

Hawks: no, non riesco a dormire.
Tu dove stavi andando?

Sorrise a quella domanda, pensava forse che sarebbe scappato.
In ogni caso gli rispose in modo molto diretto.

Dabi: tranquillo uccellino sto solo andando fuori a fumare una sigaretta.

Hawks: non dovresti fumare, ti ucciderai così.

Hawks lo disse con il broncio mentre Dabi sghignazzando si affacciava al balconcino della stanza.

Dabi: non ci crederò mai che non hai mai fatto un tiro ad una sigaretta in vita tua.

Hawks: e invece credici toast bruciato, mai neppure provata quella robaccia.

Hawks mando una piuma che rubò il pacchetto dalle mani di Dabi.

Dabi: hey! Così non vale

Hawks: spiacente vietato fumare in casa mia

Disse l'eroe raggiungendo Dabi e togliendoli l'accendino dalla tasca, il tutto con un sorrisetto di sfida.

Dabi: sei incredibilmente ruffiano te lo hanno mai detto?

Hawks: può darsi, ho tanti di quei pregi che non li ricordo tutti~

Allacciando le mani al suo collo e bacio Dabi che lo avvicinò gelosamente a se prendendolo dai fianchi.

Erano entrambi felici dopo tanto tempo, nulla poteva rovinare quella serenità.

Almeno per quel poco tempo che ebbero.

Quella sera rimasero a casa di Hawks a parlare, ordinarono qualcosa da mangiare e poi continuarono a parlare finché il sonno non prese il sopravvento.

E così gli altri giorni a seguire, erano sereni, anche dovendosi incontrare di nascosto o salutarsi di sfuggita.

Dabi inoltre si distacco dalla L.O.V. per un bel po' di tempo, non partecipava più ai loro piani per spodestare gli eroi.

Non sarebbe probabilmente più tornato alla vita da criminale, "tutto pur di stare con lui" si disse.

Era passato quasi un mese, i due si incontrarono nel porto abbandonato che dava sulla sponda più bella del mare, era diventato il loro posto speciale.

Per entrambi aveva un grande significato, li era dove da ragazzi si allenavano, solo che Hawks non era cosciente che il suo Touya era lì con lui.

Come di consueto Hawks lo aspettava seduto sulla ringhiera del ponte, disegnando nel mentre che aspettava.

Hawks era appassionato di pittura e nella poche occasioni in cui aveva tempo si dilettava nel dare sfogo alla sua creatività.

Dabi: ciao uccellino che disegni?

Hawks sussultò e quasi cadde dalla ringhiera, spaventato tentò, senza successo per fortuna, di infilzare Dabi con la matita riuscendo solo a graffiargli la guancia.

Dabi: woh le matite non sono armi

Hawks: ma sei impazzito che ti salta in mente, ti ho fatto male?

Dabi: non più della tequila il sabato sera, ci sarà la volta buona in cui mi infilzerai per davvero.

Hawks prese il viso di dabi tra le mani per controllare il graffio e disse

Hawks: menomale, Dio guarda che graffio, scusami tanto.

Disse abbassando gli occhi, si sentiva ovviamente in colpa, ma non poteva controllare i suoi riflessi.

Dabi lo guardò intenerito, sorrise all'idea che si sentisse tanto in colpa per così poco.

Dabi: guarda che non sono mica morto, non è colpa tua hey guardami, non è niente.

Hawks alzò lo sguardo su dabi, aveva gli occhi lucidi, era impressionante quanto la sua natura da omega lo rendesse apprensivo nei confronti del suo alpha.

Nonostante fosse stato allenato per sopprimere quegli istinti, tutte quelle sensazioni, non poteva respingere la sua natura.

Hawks: tu non ti permettere più a spaventarmi in quel modo

Dabi: come vuoi, ma solo se non ti nascondi quando disegni

Hawks: potrei anche pensare di farti vedere qualcosa.

Dabi prese Hawks per i fianchi stringendolo a sé e avvicinando i loro volti, le loro labbra si sfioravano, questa cosa mandava in tilt il cervello dell'eroe.

Dabi: specifica cosa~ perché di te vorrei vedere tutto

Hawks: non ti basta quello che hai visto fin ora?

Dabi: non mi basta mai

Hawks allacciò le braccia al collo di Dabi e azzero quella minuscola distanza che era rimasta, unendo le loro labbra in caldo bacio.

Sembrava tutto tranquillo, come sempre passarono l'intero pomeriggio sulla spiaggia.

Ma qualcuno stava spiando i due, una figura femminile con dei capelli rossi lunghi fino ai fianchi, indossava un tailleur rosa antico.

Questa donna era tutto tranne che amichevole, aveva fatto delle foto compromettenti ai due ragazzi, foto di loro due in momenti intimi, di tenero.

Quelle immagini avrebbero rovinato la vita di entrambi, con molta probabilità però l'obbiettivo di quella donna era rovinare la vita di Hawks.

Quella donna se ne andò con una moto, aveva un ghigno sul volto, era soddisfatta, chissà per cosa.

Rovinare la vita di due ragazzi così giovani non doveva di certo essere un vanto, purtroppo c'erano persone di tutti i tipi a questo mondo.

ANGOLO AUTORE

Ebbene rieccomi con un nuovo capitolo

Spero vivente che vi piaccia perché mi sto impegnando veramente tanto a scrivere questa storia.

Noi ci becchiamo al prossimo capitolo

Io torno a guardare i video di Dream per carpire le tecniche di gicaggio Minecraftiano

Adios( ╹▽╹ )

~MY OMEGA SECRET~ DabiHawksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora