18- TI STARÒ ACCANTO

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Dabi tornò in tutta fretta a casa.

Ma una volta nell'appartamento non trovò nessuno.

Hawks era uscito, ma aveva lasciato un biglietto, diceva di essere andato in un bar ad incontrare un amica.

Davi uscì di nuovo per andare a cercarlo, non poteva aspettare.

Nel frattempo hawks era seduto al tavolo di un bar non molto affollato, nel mentre che aspettava la sua amica stava bevendo del vino rosso.

Quel posto più che un bar era un pub, l'unica illuminazione erano poche luci sulle colonne dei muri che suddividevano i tavoli.

Era molto medievale lì l'atmosfera, Hawks adorava questo posto, riusciva a farlo sentire come se fosse veramente in una taverna del 1300.

Veniva spesso a bere nelle sue giornate tristi.

Ma quella sera era la sua giornata più grigia in assoluto.

Era come se dopo aver litigato con Dabi tutto il mondo fosse diventato in bianco e nero.

Lui non voleva veramente aggredirlo come ha fatto, ha esagerato senza neanche accorgersene.

Ma nella sua posizione chiunque si sarebbe adirato a tal punto.

O almeno questo è quello che continuava a ripersi per sentirsi meno in colpa.

?: Yo, a che pensi?

Hawks venne svegliato dall'arrivo della sua amica, la guardò quasi spiazzato, non si era reso conto del suo arrivo, era totalmente perso nei suoi pensieri.

Hawks: ciao Mirko, come stai? È da un po' che non ci vediamo.

Mirko: la domanda sarebbe più che altro come stai tu, tesoro sembri sfinito.

Mirko si sedette affianco a lui e lo abbraccio, Hawks ricambiò l'abbraccio quasi scoppiando a piangere.

Staccatosi dall'abbraccio cerco a grandi linee di spiegare quello che era successo.

Gli disse tutto partendo da quella maledetta reporter che li aveva spiati.

E in fine arrivò a quando aveva discusso con Dabi.

Saltò di proposito la motivazione della loro discussione, non sapeva se poteva dire a Mirko di Toya.

Non perché non si fidasse, era semplicemente una cosa che se voleva doveva dire Dabi.

Nonostante la tentazione di dirlo per fare capire alla sua amica quanto lo avesse ferito e fatto arrabbiare, non aveva il diritto di rivelare una cosa tanto importante della vita di Dabi.

Mirko lo ascoltò in silenzio, era sconvolta dalla situazione di merda nella quale quel pennuto si era cacciato.

E una volta che Hawks finì di parlare non fece nulla per nascondere la sua incapacità ne credere che potesse succedere davvero un cosa tanto incasinata.

Mirko: sai, non sapevo che ti piacessero i cattivi ragazzi, ora capisco molte cose

Hawks: non scherzare, io non volevo che questa bomba mediatica mi venisse lanciata addosso.

Mirko: caro fatti dare un consiglio, parla tu alla stampa prima che lo faccia quel accendino arrogante di Endevar.

Hawks: già, ci mancava solo che la persona più maledettamente stronza scoprisse che io sono un omega.

Mirko: io ti avevo messo in guardia ricordi, ma tu eri tanto incantato da lui che non hai voluto darmi retta.

Hawks: pensavo di potermi fidare, quando lo ha scoperto sembrava capire la mia situazione e appoggiarmi.

~MY OMEGA SECRET~ DabiHawksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora