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"Posso lasciarvi soli per un minuto? Vi ritroverò tutti interi?" Red Riot annuì sorridendo, dicendomi che ci avrebbe pensato lui. Mi avviai fuori dal cottage, sedendomi accanto a Touya e rubandogli la sigaretta. Feci un lungo tiro prima di ridargliela.

"Un altro paradosso di te, un eroe che fuma" Cominciai a ridere alle sue parole tranquille ma canzonatorie.

"Cosa ti preoccupa?" Sapevo che c'era qualcosa, anche se non voleva ammetterlo. Mi appoggiai alla sua spalla e chiusi gli occhi, lasciandogli il pieno controllo della situazione. Mi rilassai per un attimo, ascoltando il canto degli uccelli e lo scorrere dell'acqua del fiume. Quando li riaprii due occhi blu mi scrutarono nell'anima.

"Sembri innocente, quando sonnecchi" Sghignazzai e gli stampai un bacio sulla guancia. La porta d'ingresso del cottage era ancora aperta, l'avevo lasciata così per poter sentire i tre idioti all'interno, nel caso si fossero scannati, ma in quel momento sentivo i loro sguardi addosso.

"Io odio gli eroi, eppure riesco a passare del tempo con te senza provare dolore. Sei l'unica che riesce a non farmi sentire mostruoso, quasi quasi ci credo anch'io che ci sia ancora un cuore che batte sotto tutti questi rattoppi" Lo abbracciai, perché altro in quel momento non riuscivo a fare. -salverò anche te, Touya.-

                                                                                     ***

Dopo quella settimana di delirio al cottage, quasi fui sollevata di dover tornare al fronte. Sensazione che cessò del tutto quando riconobbi Hawks in mezzo ai villain. Aveva tinto i capelli di nero, portava delle lenti a contatto marroni e non aveva le ali. Era vestito come un mezzo rockettaro, pensai che la vicinanza passata con Touya gli aveva offuscato anche il gusto nel vestire. 

"Keigo, che cazzo ci fai qui e dove sono le ali?" Lo strattonai in un angolo appartato, prima di sentire la sua risposta. 

"Guarda che posso indirizzarle dove voglio le mie piume, le ho semplicemente tolte. Non rimarrai qui da sola" Ero nervosa, avevo concordato con Touya che sarebbe tornato al fronte per non destare sospetti, così che in due saremmo riusciti a ottenere più informazioni possibili. Avevo anche capito che lui facesse, di tanto in tanto, sparire qualche membro della lega, in qualche misterioso incidente. Ma ora la presenza di Hawks complicava ogni cosa. 

"Sei un coglione, se ti scoprono sei morto!" Sussurrai, ma con voce ferma. Non potevo rischiare nessuna vita, nemmeno la sua. 

"Ti preoccupi per me dolcezza?" Gli diedi uno scappellotto e lo sentii ridere. In quel momento non avevo idea del caos che si sarebbe scatenato da lì a poche ore. 

                                                                                       ***

Il capo del fronte era meno stupido di quello che avevo pensato all'inizio. In poco tempo ci trovammo in una ressa che nessuno riuscii a controllare. Alcuni infiltrati da altre agenzie erano stati scoperti ed era scoppiata una guerra interna. In quel momento nessuno si fidava più di nessuno e io e Hawks approfittammo del caos di quel momento per sgattaiolare nella sala di controllo. L'uomo che sorvegliava e gestiva tutte le mosse telematiche del fronte venne immobilizzato dalle mie fruste, dando così il tempo a Keigo di copiare tutti i dati dei loro traffici su una pen drive. L'unico guaio, in quel momento, era trovare un modo per far uscire quella chiavetta di lì, visto che noi non potevamo farlo. 

"So che non ti fidi e so che lui non si fida di te, ma domani arriverà Touya, affida la chiavetta a lui" Lui scosse la testa, intanto che tornavamo nella grande sala dove molti membri erano riversi a terra in una pozza di sangue. 

Il giorno in cui Shigaraki Tomura tornò a essere Tenko ShimuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora