Un atteggiamento irritante

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Tanti giorni erano passati dopo il geniale scherzo di Fred e George, ma ancora non capivi cosa stesse succedendo a Draco. L'insegnante di Difesa contro le Arti oscure era stata licenziata dopo che il preside aveva scoperto la sua bravata con le penne maledette. Hermione aveva ragione! Magari chiedere aiuto non è sempre la scelta sbagliata. Ma questo non aveva aiutato Draco a riprendersi. Stava sempre da solo, parlava a stento e aveva sempre un'espressione abbattuta e triste. Cercavi spesso di approcciarti con lui, cercavi di parlargli e di spingerlo a confidarsi con te nel caso ci fosse qualche problema. Ma Draco continuava a risponderti che stava bene e non aveva bisogno di aiuto. Ormai avevi imparato a conoscerlo, e sapevi che questa fosse un'enorme bugia. "Sapete che cosa sta succedendo a Draco?" domanda un giorno Hermione, mentre era seduta sotto un albero in tua compagnia e di tutti i suoi amici. "A dire il vero... lo vedo un pò strano ultimamente" commenta Harry, lasciandoti alquanto sorpresa. "Attenzione! Harry Potter che non insulta Draco!" esclama Liz, alzando le mani. Un sorriso comincia a comparire sul viso di Harry, anche se non ne capisci il motivo. Ron sembrava più confuso di te e in sostanza nessuno stava capendo più un cazzo. "Sto dicendo che... vedere Draco atteggiarsi in maniera diversa dal solito... mi sta preoccupando" continua a dire il Potter, riportando gli amici sul discorso. "Io a dire il vero sono molto preoccupata..." intervieni tu, per poi continuare dicendo:" Mi parla a stento e spesso non viene nemmeno a vedermi giocare a Quidditch". Questa tua ultima affermazione fa storcere il naso a Ginny,  che era stata zitta per tutto quel tempo. "Qualunque cosa abbia, spero gli passi presto" commenta la Weasley, per poi cambiare totalmente discorso. Non sapevi di che cosa avesse iniziato a parlare, visto che eri completamente persa nei tuoi pensieri. L'assenza di Draco si sentiva, e vedevi anche il tuo amico Harry essere in pensiero. Non sapevi cosa avesse cambiato l'atteggiamento del Potter nei confronti di Draco, ma è una cosa che scoprirai. "Ragazzi io devo andare in bagno. Torno subito" dici improvvisamente, alzandoti per incamminarti verso il castello. "Va bene, a dopo!" risponde Ron, riprendendo a parlare con gli amici. Vai dritta verso il castello ma non per cercare il bagno. Infatti, avevi detto una bugia. Volevi andare a fondo in questa storia ed era arrivato il momento di cercare Draco e farsi dire tutta la verità. Lo trovi in Sala Comune, completamente da solo, che stava seduto su una poltrona a guardare nel vuoto. "Bu!" esclami tu, mettendoti dietro di lui. Draco si spaventa e toglie le tue mani dalle sue spalle. "Non sono in vena di scherzare" aggiunge il biondino, in un tono un pò aggressivo. "Ok scusami" dici tu, per poi sederti vicino a lui. "Devi per forza stare qui?" domanda Draco, irritato. "È la nostra Sala Comune ti ricordo" rispondi tu, prendendolo per un braccio. Draco, bruscamente ti prende la mano e te la sposta altrove. "Insomma si può sapere che ti prende?" domandi tu, iniziando ad averne abbastanza. "Non sono affari tuoi" giustifica Draco, iniziando ad andarsene. "Ehi furetto dove credi di andare?" domandi tu, alzandoti a tua volta. "Il più lontano possibile da te" risponde Draco, senza guardarti in faccia. "AHAHAHAHA non faceva ridere!" esclami tu arrabbiata. "Senti, razza di stronza, mi vuoi lasciare in pace?" domanda Draco, in tono esasperato. A quel punto capisci che Draco non sta scherzando e, ritornando seria chiedi:" Ma che ti è successo?". Draco si volta verso di te e risponde:" Non mi è successo niente! Va tutto benissimo" "Ed io dovrei crederci?" domandi tu, in un tono strafottente. "Perché non vai a rompere il cazzo a qualcun altro?" domanda Draco, stringendo i denti. "Tu non stai bene" dici tu, avvicinandoti di più. "Stammi lontano! Cazzo mi sei sempre addosso!" grida Draco, iniziando seriamente ad offenderti. "Stai dicendo che sono appiccicosa?" domandi tu, incrociando le braccia al seno. "Si! E adesso sparisci" risponde Draco, tanto che senti il tuo cuore che stava iniziando a rompersi. "Senti biondino, a me non parli così, hai capito?" lo avverti tu, anche se avevi delle lacrime che stavi cercando di trattenere. "Io parlo come cazzo voglio a chi voglio!" ribatte Draco, sicuro di sè. "È arrivato! Voglio proprio vedere se rispondi così anche a paparino!" ribatti tu, facendo accigliare Draco. "È inutile che ti accigli! Quella arrabbiata dovrei essere io" rispondi tu, cercando di trattenere l'uso delle tue mani. "Vuoi sapere come stanno le cose? Va bene!" dice Draco, vedendoti più vicino ma non troppo. "Quindi?" domandi tu, stringendo i denti. Draco stava zitto, come se avesse paura a parlare. Eri ormai al culmine della rabbia, tanto che gli urli addosso:" Parla! Dimmi cosa non va in te cazzo!". Solo dopo le tue parole, Draco si decide:" La verità è che non mi sento più lo stesso". Non capivi cosa volesse dire, e glielo chiedi, mantenendo la calma. Lui però non sembra prenderla bene. "Significa che non sto bene!" ti urla Draco, provocandoti un allontanamento. "Eh e quindi?" chiedi tu, guardando nuovamente il ragazzo negli occhi. "Ma sei seriamente così ritardata?! Io non sto bene con te! Ecco l'ho detto". Senti la rabbia percorrerti dappertutto ma rispondi:" Questo significa che-" ma senza nemmeno lasciarti finire, il biondino ti precede e grida:" Che ti sto mollando, sporca mezzosangue!". Quelle parole, nonostante non ti ferissero molto, ti fanno scoppiare in un pianto che ritieni liberatorio. Più che le brutte parole e l'insulto, eri delusa del fatto che tutto questo fosse uscito dalla bocca del tuo ragazzo. Avevi notato quanto Draco fosse cambiato in quei giorni, ma non credevi affatto di essere tu la causa. Dopo le parole pronunciate, vedi Draco abbassare lo sguardo e singhiozzare leggermente. Non ci stavi capendo più niente, ma con il cuore in mille pezzi non avevi proprio voglia di continuare la questione. Draco rialza la testa e sottovoce ti chiama per nome:" T/n...". Cercando di trattenere le lacrime, ti avvicini e gli molli uno schiaffo in piena faccia per poi lasciare la Sala Comune a grandi passi. Draco si tocca la guancia dolorante e delle calde lacrime iniziano a scendere dal suo viso. "Ma che cosa ho fatto?!". Dopo pochi secondi ritorni indietro e il viso di Draco si illumina. "T/n-" ma tu lo fermi e dopo aver alzato un indice al cielo dici, senza cambiare la tua espressione leggermente incazzata:" E comunque i miei sono dei maghi" per poi riuscire sbattendo la porta della Sala Comune.

La mia stronza💚🐍 (Draco Malfoy x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora