Salii in auto, spaventando Alec, che non mi aspettava ancora per parecchio tempo, e gli chiesi di accompagnarmi a casa di Louis.
Non sapevo quale sarebbe stata la reazione dei miei genitori quando avrebbero scoperto che non ero riuscita ad andare fino in fondo, ma avevo bisogno di vedere Louis, di parlare con lui e di fingere che nella mia vita non stesse accadendo quello che stava succedendo almeno per un paio d'ore.
Quando Alec mi lasciò a casa del mio amico, suonai il campanello e il suo maggiordomo mi avvisò che il ragazzo era andato da Niall e che l'avrei trovato là, così tornai di nuovo in auto e chiesi all'autista di portarmi da mio cugino. Volevo vedere Louis da solo, ma effettivamente avevo bisogno di tanta compagnia. Più gente ci sarebbe stata e meno avrei pensato alla mia vita e a quello che stava succedendo. O almeno così speravo.
Dissi ad Alec di lasciarmi a casa degli Horan e poi di andare, perché ero sicura che avrei trovato Louis lì e quindi non avrei avuto bisogno di lui per almeno qualche ora. Invece suonai il campanello e, dopo qualche minuto, aprì Harry, che stava indossando una camicia bianca, un paio di pantaloni classici neri e un grembiule dello stesso colore legato intorno ai fianchi.
«Oh, Freya!» Esclamò lui, sorpreso di vedermi. E forse anche imbarazzato, perché era arrossito.
«Mi hanno detto che Louis e Niall sono qui.» Dissi, dopo un momento di esitazione.
«Sono usciti poco fa, hanno detto che volevano andare al parco a giocare a calcio.» Rispose Harry, con un'espressione che non riuscivo a decifrare. Era imbarazzato perché l'avevo visto mentre lavorava? Oppure era triste perché non aveva potuto raggiungere i suoi amici proprio perché stava lavorando? Non che fosse bravo a giocare a calcio, perché una volta Niall mi aveva detto che Harry doveva essere nato con due piedi destri o qualcosa del genere. Diceva che era instabile e traballante e che le regole per lui continuavano ad essere un mistero, nonostante il suo migliore amico, cioè Niall, fosse il fan numero uno di quello sport.
«Oh.» Commentai, delusa.
Poi, senza alcun tipo di preavviso, scoppiai a piangere. Cominciai a singhiozzare così forte che facevo quasi fatica a respirare.
«Freya, che succede?» Mi chiese Harry. Poi sentii una sua mano sul mio braccio e mi lasciai trascinare all'interno della casa, lontano dagli occhi indiscreti dei passanti. «Vuoi dell'acqua?» Domandò ancora il ragazzo, preoccupato.
«No.» Risposi, tirando su con il naso e cercando di asciugare gli occhi. Guardai il dorso della mano e scoprii che era completamente sporco di mascara, quindi, oltre a tutto il resto, in quel momento dovevo anche sembrare un mostro.
«Posso... posso fare qualcosa per te? Mi stai facendo preoccupare.» Disse ancora il ragazzo, appoggiando una mano sulla mia e stringendola.
«No!» Esclamai, incapace di trattenere le lacrime. «Sì!» Dissi poco dopo, rifugiandomi tra le sue braccia. Avevo bisogno di distrarmi, di compagnia, di contatto fisico e Harry era l'unica persona disponibile.
Il ragazzo, dapprima un po' perplesso, mi strinse a sé e mi accarezzò la schiena finché non mi calmai un po'.
«Speravo di trovare Louis qui.» Confessai dopo parecchio tempo, asciugandomi di nuovo gli occhi e ignorando le macchie di mascara sulle mie mani. Harry si tolse il grembiule nero e me lo offrì. Lo ringraziai in silenzio e tamponai le lacrime, facendo un paio di respiri profondi.
Il ragazzo mi fece sedere sul divano del salotto degli Horan e rimase in silenzio, in attesa che iniziassi a parlare. Forse si aspettava che gli rivelassi il motivo per cui ero scoppiata a piangere in quel modo davanti a lui, ma non mi sembrava il caso. Non avrei nemmeno dovuto perdere il controllo in quel modo. In fondo Harry era uno sconosciuto, non avevo mai scambiato più di due parole con lui. Non potevo di certo fidarmi e confessargli il mio più grande segreto. Non potevo permettermi di essere così vulnerabile con una persona. Ero io quella che di solito scopriva i segreti degli altri (e spesso li usavo anche a mio vantaggio, dovevo essere sincera). I miei amici non sapevano più dello stretto necessario su di me. Non avevo intenzione di mettere volontariamente delle armi a loro disposizione.
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No Control || [One Direction]
FanfictionNobiltà, ricchezza sfrenata, alcool, eccessi, feste in locali privati. Questa è la vita di Freya e dei suoi amici a Londra... almeno fino a quando non scopre di dover affrontare una delle più grandi responsabilità al mondo. Chi le starà vicino? Sarà...