23.Torno al mio posto

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31.07.1966.

"Tom non ne posso più!" esclamo a pranzo dopo la sua ennesima stupida idea. "Sei sempre a blaterare su come sterminare mezza popolazione magica. Su chi dovresti governare? Sui morti?".
"Voglio solo che il potere vada nelle mani giuste".
"Qui non si tratta di potere, si tratta di vite, vite umane! Tu sei un cazzo di mezzo sangue, i nostri figli sono mezzo sangue!".
"Egle, basta così" mi rimprovera. "Hai ragione. Tra noi è finita. Scusatemi bambini" dico calma alzandomi da tavola.

Senza prendere le mie cose una carrozza esce dalla ghiaia e torno al mio posto, sull'Olimpo. I miei figli escono fuori di casa.
Non mi perdonerò mai per averli lasciati ma loro staranno meglio qui.

Gli dei mi accolgono. "Egle" mi chiama Afrodite "Non vedo i bambini, e non è ancora l'ora del solstizio" afferma. "Ho chiuso con Tom" le dico.
Afrodite esprime preoccupazione nei suoi occhi eterei. "Egle, l'amore è un sentimento complesso. Prima di trarre decisioni affrettate, considera le conseguenze. La tua storia con Tom ha ancora molte pagine da scrivere."

Era mi guarda, e vedendo la mia preoccupazione mi sorride "Noi tutti proteggeremo i tuoi figli".

Nonostante l'animo suo sia spesso vendicativo nei confronti di chi è retaggio del tradimento di Zeus alla mia famiglia non ha mai fatto nulla.

Amore ProibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora