"Non ti amo più." mi giro di scatto verso Kepa sentendolo pronunciare queste parole quasi con apatia, mentre stringo il lenzuolo al mio corpo, sentendomi in imbarazzo, per potermi coprire un po'.
I miei occhi si sgranano appena, mentre lo osservo. Ha lo sguardo puntato verso il soffitto e la testa posata sul cuscino, ma con le braccia sotto come a tenerla leggermente sollevata. Il lenzuolo bianco lascia scoperto il suo addome definito, lo copre solo dai fianchi in giù. Sembra quasi un dio greco per la sua statura, e io sono così innamorata di lui... mi perdo anche solo a guardarlo.
Per qualche secondo, infatti, spero e penso di aver sentito male, soprattutto visto che abbiamo appena fatto l'amore, ma quando i suoi occhi castani si posano su di me, vedo riflessa l'indifferenza più totale, e questo conferma che le parole che ho sentito sono esattamente quelle che ha detto.
Mi metto a sedere di scatto, sempre tenendo il lenzuolo sul mio seno, mentre sento il cuore accelerare e una leggera sensazione di panico espandersi in me. "Kepa... che stai dicendo?"
Anche lui si mette a sedere, passandosi la mano tra i capelli ricci e spettinati. "Non provo più niente. Ho provato a stare con te ancora e capire se fossi magari confuso, ma non è così. Io non sento più nulla, Eléonore. Non voglio prenderti in giro, per questo è giusto che te ne parli."
Sento il naso pizzicare mentre lo ascolto. Le mie dita iniziano a giocherellare nervosamente con il bordo ricamato del lenzuolo, perché mi sento come bloccata e non so come reagire. Improvvisamente una forte nausea mi costringe a portarmi una mano alla bocca, ma a Kepa non sembra importare nulla di come le sue parole mi abbiano appena ferita.
"Sei appena venuto a letto con me..." Gli faccio presente, con la voce che inizia a tremare "ti ho detto di amarti e tu hai continuato a fare sesso come se niente fosse, senza la minima esitazione. E poi da quanto va avanti tutto ciò? Io non ho notato niente di diverso, ti sei sempre comportato allo stesso modo." Boh, io davvero non capisco. Per me è stato bello e speciale come tutte le altre volte.
"Volevo fare un'ultima prova e capire se dovessi chiudere definitivamente con te... ed è chiaro che è così. Mi dispiace, è da qualche tempo che ci penso su, ma è davvero finita." allunga la mano come per spostarmi un ciuffo di capelli, ma io lo allontano con un colpo secco, scoppiando definitivamente a piangere.
Non voglio essere toccata da lui. Non voglio la sua falsa pietà. Avrebbe dovuto parlarmi prima di questo suo pensiero. Non avrebbe dovuto usare il mio corpo solo per schiarirsi le idee, mentre io l'ho amato con tutta l'anima come tutte le volte. Cristo Dio, cosa ha che non va?
"Ele, non fare così."
Rido nervosamente sentendo le sue parole, poi mi alzo, fregandomene di essere nuda, indosso una maglia al volo e faccio per uscire dalla stanza, non volendo più vederlo, ma mi fermo e mi volto un attimo prima di andarmene. "Vado a farmi una doccia, e quando torno spero che tu sia andato via. Vaffanculo, Kepa."
È questo che rivivo ogni volta che mi ritrovo nello stesso posto con lui, cosa nemmeno tanto rara se consideriamo che è un compagno di squadra del mio migliore amico. E pensare che abbiamo aspettato di essere sicuri che la nostra relazione fosse qualcosa di serio prima di parlarne con Mason, e poi è finita in questo modo.
Nessuno, però, sa il vero motivo per cui tra me e il portiere sia finita. Abbiamo semplicemente detto che il sentimento era svanito, senza specificare quanto lui sia stato vigliacco, egoista e quanto mi abbia umiliato.
"Ele, stai bene?" Thiago, accanto a me, mi riporta con i piedi sulla Terra, evidentemente perché mi sono estraniata dal momento in cui Kepa ci ha raggiunti con la sua nuova fiamma. Una delle tante con cui si accompagna ultimamente.
Smetto di osservare lo spagnolo e annuisco guardando il mio amico, mettendo su un sorriso finto. "Sto bene... oggi sono solo un po' stanca."
"Quando vedi Kepa, ti spegni... vi siete lasciati qualche mese ormai, e dite sempre che l'amore è finito, ma tu sembri ancora innamorata... cosa mi sfugge?" sorrido inevitabilmente sentendo le sue parole. Thiago è sempre un buon osservatore e nota ogni dettaglio. Sicuramente avrebbe la stoffa del detective più di Mason.
"Doveva andare così, non penso più a Kepa." mento spudoratamente, mentre il brasiliano mi lancia un'occhiata malefica.
"Allora dovresti andare avanti. Apri gli occhi, ci sarebbero così tante persone disposte a starti accanto." lo scruto attentamente mentre parla, poi gli lancio un'occhiata interrogativa, non capendo pienamente le sue parole, così lui continua "Basta con il passato. Buttati in nuove relazioni."
"È complicato... io e Kepa siamo stati insieme un anno e l'ho amato davvero tanto." E ancora oggi, per quanto schifo mi faccia il suo comportamento nei miei confronti, purtroppo non mi è indifferente.
"Comprensibile, ma non puoi restare ancorata al passato per sempre, hai bisogno di provare a divertirti e a ricevere l'amore che meriti."
Annuisco consapevole e poi gli stampo un dolce bacio sulla guancia, ringraziandolo per la sua vicinanza. Thiago, da quando Mason me l'ha presentato, è diventato davvero importante. Penso sia una figura maschile adulta di riferimento per me, a volte è come il padre che non ho mai avuto.
"Ci proverò." dovrei smettere di paragonare tutti a Kepa e riprendere in mano la mia vita come prima di conoscerlo. Purtroppo non è semplice provare ad aprirsi nuovamente con qualcuno dopo essere stata ferita. Il dolore è ancora forte in me, ma Thiago ha ragione, non posso continuare a restare ancorata a qualcosa che non esiste più, mentre il mio ex è andato avanti e si comporta come se niente fosse.
Odio quando i suoi occhi si posano su di me e mi sorride e saluta come se ancora non avesse capito quanto è meschino quello che ha fatto. Eppure quando stavamo insieme non sembrava così stupido, anzi.
Per fortuna però la serata è quasi finita, perciò tutti ci alziamo, anche se gli altri continuano a chiacchiere, mentre io mi isolo un po', e ci avviciniamo all'uscita del locale. Ringrazio chiunque esista lassù per aver messo fine a questa serata disastrosa e mi stringo nel mio cappotto per ripararmi dal gelo londinese.
"Ele..." mi giro appena sentendo Pulisic chiamarmi, perciò gli lancio un'occhiata interrogativa per incitarlo a continuare "ti riaccompagno io a casa, ok?"
Lo osservo mentre si posiziona accanto a me e sorride dolcemente, in quel suo solito modo, facendo nascere una fossetta sulla sua guancia. Ha lo sguardo dolce e sincero mentre aspetta una risposta, e le lentiggini sul viso gli danno un'aria ancora più affidabile. Lui è una delle persone con cui ho legato di più, ma penso sia davvero impossibile non andare d'accordo con Christian Pulisic.
"Ma non c'è bisogno, io posso tornare a casa chiamando un taxi." non voglio che si prenda il disturbo di portarmi fino al mio appartamento, non viviamo neanche vicini.
"Assolutamente no." mi rimprovera, parlando con il classico tono di chi non ammette repliche "Ti porto io, non mi va che tu vada in giro da sola a quest'ora. È tardissimo."
Lancio uno sguardo all'orologio al mio polso e mi rendo conto che ha ragione, perciò annuisco, non ho nessuna voglia di discutere su questo, l'importante è andarsene da qui, visto che Kepa sta continuando a fregarsene altamente della mia presenza e continua a baciare la tipa con cui è stanotte appena ne ha la possibilità. "Va bene, allora andiamo, Chris."
Lui mi fa un gesto affermativo con il pollice e, dopo aver salutato frettolosamente gli altri, ma non senza le raccomandazioni di Mason, e Maria che lo riprende di smetterla di starmi addosso, ci allontaniamo dal gruppo.
Finalmente rinizio a respirare regolarmente e rilascio un sospiro di sollievo, sentendomi più leggera. Ero stufa di fingere che fosse tutto ok mentre la gelosia mi stava letteralmente bruciando dentro.
Christian porta un braccio intorno al mio collo e mi attira a sé mentre camminiamo verso la sua auto. So che anche lui ha capito che c'è qualcosa che non va, visto che sa quanto sto poco bene ultimamente, ma sa anche che al momento non parlerò, perché voglio solo dimenticare la serata.
Apprezzo la sua vicinanza e il suo volermi aiutare, perciò metto un braccio intorno alla sua schiena e lascio che mi tenga stretta fino a destinazione. Ho solo bisogno di spegnere la mente e riposare un po'.
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Better Now||Christian Pulisic
FanfictionSPIN-OFF DI: 'UNO SCHERZO DEL DESTINO|| MASON MOUNT' Eléonore, dopo la rottura con Kepa, prova in tutti modi a riprendersi, ma le cose sono più difficili e complicate di quello che dimostra. Il portiere è andato avanti alla grande nella sua vita, me...