Scoppio a ridere vedendo come Mason prova a farsi perdonare da Maria per le sue solite sciocchezze, ma rido ancora più forte quando Chilwell si coalizza con lei contro il suo migliore amico e questo lo indispettisce. Alcune volte mi sembra che l'età mentale di Mason si sia fermata a quando eravamo alle scuole medie, o giù di lì.
"Maria ma come fai a sopportarlo? Già dover passare del tempo con lui quando siamo in ritiro con la nazionale è qualcosa di molto complesso." Mason spalanca la bocca sentendo le parole di Benjamin White, suo amico e compagno nell'Inghilterra, quasi come se avesse subito l'affronto più grande di sempre.
"Tu sei un traditore." Mason lo indica con fare teatrale e melodrammatico, poi indica Chilwell con ancora più enfasi. "E tu sei ancora, peggio perché ti approfitti del fatto che hai un forte ascendente sulla mia donna."
White scuote la testa, evidentemente divertito per essere riuscito a indispettire il mio migliore amico, poi posa la mano sulla coscia di Lucia, la sua ragazza, accarezzandola dolcemente. Sposto immediatamente lo sguardo su di lei e la vedo osservare i movimenti di lui con adorazione. Ha le gote arrossate per questo contatto tra loro e i suoi occhioni chiari brillano come non mai, cosa che mi fa capire all'istante quanto sia forte il sentimento tra i due. Non conoscevo lei prima di oggi, e ho avuto a che fare pochissime volte con White, l'avevo incontrato solo ad alcune feste dove partecipavo con Mason, ma non per questo è difficile capire quanto amore ci sia tra i due.
"Ti stai divertendo, piccola?" Chris sussurra al mio orecchio e io torno sul pianeta Terra, girando il capo verso di lui e trovandomi così il suo viso a pochi centimetri dal mio. Mi basta la vicinanza per farmi sentire agitata come non mai. Christian mi fa un effetto unico, e le cose sono notevolmente amplificate da quando abbiamo fatto l'amore insieme per la prima volta ormai quasi un mese fa.
"Sì, Chris. Avevo bisogno di una serata spensierata visto che in questi giorni sto scrivendo tantissimo per rispettare la scadenza della casa editrice e non ho tempo per nulla. E poi, inoltre, bisognava assolutamente festeggiare la vittoria di ieri sera e, soprattutto, il tuo goal." gli lascio un bacio a fior di labbra e lui sorride a metà tra il dolce e il malizioso, un abbinamento che mi fa uscire fuori di testa.
"Avrei delle idee per continuare questi festeggiamenti." si guarda intorno per qualche secondo, come per capire se i nostri amici stanno prestando attenzione a noi, poi riporta lo sguardo su di me e posa la mano sul mio fianco destro. "Per un momento volevo chiederti di dileguarci e tornare a casa, ma la serata è appena iniziata e nessuno sarebbe contento se ce ne andassimo, ma dall'altra parte non riesco ad aspettare che passino ancora delle ore prima di averti."
Deglutisco sentendo le sue parole e sentendo il suo fiato solleticarmi l'orecchio. Già nel locale fa abbastanza caldo a causa delle luci e quant'altro, ma al momento io percepisco il triplo dei gradi. "Quindi, che cosa proponi?"
"Cerchiamo un posto qua... lo so, non è da me e non è una cosa che ho mai proposto, ma Dio, non riesco a resisterti. Sei bellissima vestita così, inoltre il calore del tuo corpo a contatto con il mio mi fa immaginare cose che non posso più tenere solo ed esclusivamente per me."
Sento il sangue affluirmi alle guance e annuisco incapace di dirgli no. Mi imbarazza molto confessarglielo, ma anche io lo desidero. Non mi stanco mai di lui, è qualcosa di scioccante. In questo ultimo mese ogni occasione è buona per restare soli e finiamo sempre per unirci e diventare una cosa sola. "Okay... ho un'idea. Io vado al bagno, tu nel frattempo vai e prendi possesso di una stanza nel privé. Diremo agli altri che stiamo andando a ballare e a bere qualcosa."
Christian mi sposta un ciuffo di capelli dietro l'orecchio e annuisce, baciandomi dolcemente la punta del naso, gesto che va in netto contrasto con quelli che sono i nostri pensieri al momento. "Va bene, piccola. Ti mando un messaggio e ti dico che privè mi hanno dato, ti aspetto lì."
Gli faccio un gesto per fargli intendere che ho capito, poi mi congedo dagli altri dicendo che ho sete e ho voglia di ballare, perciò Chris mi imita immediatamente, dicendo che mi terrà compagnia, poi quando siamo fuori dalla loro traiettoria visiva: io vado verso il bagno e lui va a informarsi per ciò che abbiamo deciso.
Sorrido senza riuscire a trattenermi quando entro nella saletta del bagno, poi mi posiziono davanti allo specchio per darmi una sistemata. Ho le guance arrossate come non mai e gli occhi che brillano... cosa che non smettono di fare da quando sto con Christian. Si vede lontano un miglio che sono innamorata e che sono felice, non so nasconderlo, e la differenza tra la me di adesso e la me di prima è più che evidente.
Mi volto di scatto quando sento la porta aprirsi, ma mi blocco come se fossi diventata di pietra quando vedo la persona che è appena entrata, facendomi spegnere il sorriso. E ora che ci fa qua?
Kepa
"Il bagno degli uomini è quello accanto." il suo tono di voce è freddo e distante, ma non mi lascio scoraggiare da questo.
"So bene dove è, ma non mi importa. Volevo solo parlare con te... da quando sei arrivata sei sempre stata con Pulisic, quando ti ho vista venire verso il bagno ho capito che era la mia occasione." le sorrido debolmente, ma lei non accenna nemmeno a regalarmi un'espressione amichevole. "Per favore, voglio solo parlarti."
Ride nervosamente e scuote il capo come se non credesse a nessuna delle mie parole. "Oh no, tu non vuoi parlare, tu vuoi rovinarmi la vita come sempre, perciò me ne vado." fa per superarmi e uscire dal bagno, ma prevedo la sua mossa e la tengo per il polso. "Kepa, lasciami." cerca di usare un tono duro, ma capisco immediatamente che questa situazione le fa male... io non voglio questo, voglio solo che torni ad amarmi, perché senza di lei mi manca l'aria.
"Ele, per favore... ci siamo lasciati male, sono stato uno stronzo e non posso pensare che tu abbia quell'ultimo ricordo di me." quasi la supplico, ma a lei sembra non fregargliene nulla di come sto o cosa dico. Pulisic le ha proprio fatto il lavaggio del cervello, non l'ho mai vista così.
"Sai che novità, tu sei sempre stronzo, non è una cosa che si limita all'ultima volta che abbiamo litigato. Senti, Kepa, non preoccuparti di che ultimo ricordo io abbia o meno, perché la realtà è che a te nemmeno ci penso, perciò."
Sussulto davanti a tanta schiettezza e sorrido amaramente, posandole una mano sul fianco e attirandola più verso di me. Immediatamente prova ad allontanarsi, ma io la tengo stretta per impedirglielo. "Perciò tu hai eliminato qualsiasi cosa di me? Non pensi più al giorno che ci siamo incontrati? Non pensi a come stavamo insieme? A quanto eravamo felici... come fai ad aver eliminato tutto così dalla tua mente? Non ti credo... quando dai il tuo cuore a qualcuno non riesci mai a staccarti del tutto da quella persona. Non l'ho fatto nemmeno io quando ti ho lasciata la prima volta, perché sono stato sempre e comunque legato a te."
"Sono innamorata di Christian... e con lui sono felice, se mi ami anche solo la metà di quello che dici, dovresti lasciarmi andare." ora è lei quella che mi supplica "È finita da tempo, Kepa."
Non accetto tutto ciò, non accetto di perdere qualcosa che mi spetta e che è stato prima mio. Non gli consegnerò Eléonore senza lottare almeno un minimo, non esiste. "Scusami per questo, ma sono sicuro che ti servirà." lei spalanca gli occhi e io anniento la distanza senza darle il tempo di reagire e realizzare. La bacio dolcemente sulle labbra, cerco di trasmetterle il sentimento che provo, tutto l'amore che sento per lei, ma improvvisamente lei mette le mani sul mio petto e mi spinge via, senza che io me l'aspetti, per rifilarmi poi addirittura uno schiaffo.
"Non ti permettere mai più. Va al diavolo, Kepa. Non sono una tua bambola che puoi usare e buttare a tuo piacere perché sai che la troverai sempre lì. Tra noi è finita tempo fa e devi mettertelo in testa." mi guarda con odio e disprezzo e questo mi fa sentire spaesato e perso. La consapevolezza arriva improvvisamente, quasi facendomi mancare l'aria... lei è davvero andata avanti e mi ha dimenticato. "Sii abbastanza maturo da accettare che amo un altro senza fare queste scenate e quant'altro. Giuro che non te lo ripeterò ancora una volta. Non sono più manipolabile, mi dispiace per te."
Mi guarda con disprezzo e questo aumenta il dolore che sto provando in questo momento, dopodiché mi lancia un'ultima occhiata sprezzante e va via dandomi una spallata con tutta la rabbia che ha in corpo.
Io resto immobile, resto a fissare il punto in cui fino a poco tempo fa c'era lei, e sento un vuoto dentro che non avevo mai provato prima... un vuoto che si fa sempre più forte man mano che mi rendo che stavolta ho davvero perso e non la riavrò mai.
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Better Now||Christian Pulisic
FanfictionSPIN-OFF DI: 'UNO SCHERZO DEL DESTINO|| MASON MOUNT' Eléonore, dopo la rottura con Kepa, prova in tutti modi a riprendersi, ma le cose sono più difficili e complicate di quello che dimostra. Il portiere è andato avanti alla grande nella sua vita, me...