Capitolo 47. Better now

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Mi mordo le unghie nervosamente, fino a farle sanguinare, scaricando così la tensione che mi porto addosso. Suono al campanello di casa di Chris e lui mi appare davanti dopo pochi secondi. I suoi occhi dolci si impigliano nei miei e mi sento agitata e calma allo stesso tempo, non so come sia possibile, ma è la realtà. È capace di alterare il mio battito cardiaco e farmi sentire come una ragazzina davanti alla sua cotta, ma è anche capace di calmare il turbinio di pensieri negativi che mi soffoca da troppo tempo.

"Ele... ehi, non ti aspettavo. Scusami, non mi sono alzato da tanto e sono un po' così, entra pure comunque." mi sorride in modo gentile e mi lascia lo spazio per passare, così lui chiude la porta e si avvicina a me. Per qualche secondo mi guardo intorno, come se questo posto fosse per me nuovo, ma poi mi giro verso la sua direzione, facendomi coraggio per iniziare a parlare e dirgli tutto ciò che mi ero ripromessa di fare.

Per fortuna stanotte sono riuscita a riposare un po', ma mi sono svegliata molto presto, sono andata a fare una corsetta che mettesse un po' di ordine in me e mi facesse rilassare un po', poi mi sono fatta una lunga doccia che mi è servita per pensare bene a come affrontare Chris e pensare bene a cosa dire e come farlo.

Non devo sbagliare stavolta, non posso permettermelo, è come se fosse la mia opportunità più importante. Qua mi gioco la mia felicità, ma non solo, anche quella di Chris che non merita assolutamente altro male.

"Scusami per l'ora, so che è presto per piombarti in casa così, ma ne ho approfittato per farmi accompagnare da Mase, visto che doveva vedersi con Maria."

Si acciglia sentendo le mie parole e subito dopo sorride in modo sincero, mostrandomi quanto gli faccia piacere la notizia che fossi con il mio migliore amico dopo il tempo che abbiamo passato lontano senza nemmeno parlarci. "Hai risolto con Mason? Ma è una cosa fantastica, davvero. Sono felice che abbiate avuto modo di chiarirvi, gli mancavi tanto, e so che anche per te è così. Siete troppo importanti l'uno per l'altra per perdervi in questo modo."

"Grazie Chris... davvero." sono sincera, gli sono grata per le sue parole. La differenza tra lui e Kepa sta proprio qua, il fatto che uno dei due si interessi davvero al mio benessere, e quello non è certamente lo spagnolo. "Abbiamo parlato e mi sono scusata per il mio comportamento e per come sarei dovuta stare più attenta alle emozioni delle persone intorno a me. Ho lasciato Kepa, e sì, l'ho fatto davvero io. Per una volta non è stato lui a dirmi che non provava più niente o a tradirmi, sono stata io a mollarlo, ci credi?" ironizzo sulla domanda e lui mi guarda confuso, come se davvero questa fosse l'ultima cosa che si sarebbe mai aspettato.

"Hai lasciato Kepa? E come stai?" la sua domanda mi fa sorridere e mi fa desiderare di annientare le distanze e baciarlo sulle labbra, ma sto ferma. Prima dobbiamo parlare e sarà lui a dover decidere e dirmi cosa ne pensa.

"Mi sento strana, ma era la cosa giusta. Io non lo amo più come una volta, quando penso a lui non vedo più il nostro futuro che prende forma, non mi sento più protetta, quando penso a lui non mi sento bene come una volta." faccio spallucce, non sapendo spiegare in altro modo la situazione se non così. "Non mi fido più, mi ha fatto diventare paranoica per ogni minima cosa, non mi fa sentire amata, lui non vuole il mio bene, la mia felicità, lui vuole solo controllarmi e avermi in esclusiva, ed è per questo che ho chiuso. Basta Kepa, non è ciò che voglio. La relazione con te mi ha fatto capire cosa davvero fosse l'amore, cosa volesse dire l'amarsi reciprocamente, cosa fosse il rispetto. Mi hai dato la forza di chiudere con questa relazione tossica, mi hai aperto gli occhi. Kepa è stato il mio primo vero amore, pensavo che fosse normale tutto quello che succedeva tra noi, ma ora so che non è così."

"Ele... è questo che intendevo quanto ti ho lasciato. Speravo che capissi davvero come le cose dovrebbero andare in una coppia e speravo che non gli avresti più permesso di farti del male. Mi dispiace che tu abbia dovuto soffrire ancora per capirlo davvero, ma sono comunque felice che tu ce l'abbia fatta." mi parla con dolcezza, con nemmeno una traccia di rancore o rabbia, e io mi chiedo come faccia a non avercela con me... probabilmente Christian è una persona nettamente migliore di me e io nemmeno lo merito, ma il fatto è che ne sono ormai innamorata e non posso non confessarglielo. Se non lo facessi, resterei per tutta la vita con il dubbio di come sarebbe potuta andare.

"C'è un'altra cosa, Chris..." sussurro appena e lui mi fa un cenno della mano come per incentivarmi a parlare "Ovviamente potrai dire ciò che vuoi, senza paura di farmi male o che. Io voglio che tu sia completamente sincero sui tuoi pensieri e i tuoi sentimenti. Tornando con Kepa pensavo che le cose sarebbero potute tornare alla normalità, ma così non è stato... io pensavo a te, Christian. Pensavo ai momenti passati con te nel mese che era appena passato, facevo continuamente il paragone tra le cose che faceva lui e quelle che facevi tu. Le sue attenzioni mi stavano iniziando a dare fastidio, semplicemente perché non erano le tue. Ora, non so se nel frattempo tu hai conosciuto un'altra, non so se tutto questo non è gradito o se è inopportuno, ma devo dirlo. Ti amo, Chris. Davvero. Ti amo nel modo più puro e reale della parola. Amo il tuo carattere, i tuoi comportamenti. Amo i tuoi occhi, il tuo sorriso e il tuo aspetto. Amo la tua dolcezza, la tua gentilezza e il tuo cuore immenso. E scusami se ti ho fatto male, mi dispiace da morire, vorrei poterlo cancellare. Vorrei poter tornare indietro e capire fin da subito quanto fosse importante e raro ciò che c'era tra noi."

Christian, appena finisco di parlare, mi guarda con espressione meravigliata. Posso chiaramente leggere lo shock sul suo viso. "Tu hai lasciato Kepa, tra le altre cose, perché sei innamorata di me?" se non fossi estremamente tesa e non stessi per rimettere per colpa dell'agitazione, riderei per il suo tono sconvolto, ma mi limito ad annuire. "Sarò sincero, proprio come mi hai chiesto. Ovviamente le tue parole non mi lasciano indifferente, è qualcosa che sogno di sentirti dire da sempre. Ho sempre sperato che succedesse, anche se non ho mai fatto nulla per obbligarti a farlo, se non ho mai fatto nulla per farti pressioni... ma ora non so cosa dire o fare. Sai cosa provo per te, quel sentimento non è diminuito di una virgola, anzi, però ho paura. Questo forse mi farà sembrare debole, non lo so, ma non mi importa. Sono stato malissimo quando ci siamo lasciati e sono stato male a vederti tornare con Kepa dopo la nostra relazione... mi sono sentito non indispensabile e sicuramente non alla tua altezza, non quanto lui almeno. Non voglio che tu ti senta in colpa per questo, anche perché probabilmente non è la verità ma frutto dei miei pensieri, solo devo dirti come sono stato."

"Scusami... mi dispiace davvero. Non lo dico per ripulirmi la coscienza, lo dico perché lo penso. Mi fa schifo pensare a tutto ciò che ho creato, perdonami per tutto." tiro su con il naso e mi visto di piangere "Spero che le scuse tu le accetterai indipendentemente da tutto..."

"Certo che le accetto, so che sei sincera, però non me la sento di riniziare una relazione con te come se niente fosse. Ho bisogno di tempo, Ele..." mi guarda con dispiacere e allunga una mano verso di me, afferrando la mia "Continueremo a vederci, ma non me la sento ora di essere qualcosa in più... non così improvvisamente. Non pensare che non mi importi della tua confessione, perché è esattamente il contrario, solo mi serve tempo per capire, e voglio che tu sia sicura di ciò che vuoi. Eléonore, non riuscirei a superare ancora altro male..."

"Okay..." Lo accetto, proprio come avevo promesso a Mason e a me stessa "va bene. Capisco, lo avevo già messo in conto che potesse accadere questo. Lo rispetto, hai tutto il diritto di agire così. Solo volevo che fossi al corrente di tutto, dovevo dirtelo... forse sono egoista, non lo so..."

"Ehi... no." scuote la testa e poi mi stringe a sé, senza lasciarmi il tempo di pensare e realizzare, interrompendomi "Non sei egoista, hai fatto bene a dirmelo, non immagini quanto saperlo mi renda felice, solo mi serve tempo." mi sussurra all'orecchio, accarezzandomi dolcemente le punte dei capelli. "Non condannarti, non farlo. Io sono qua e sono felice che tu sia con me."

Sorrido tra le lacrime e soffoco il viso sul suo petto. Inspiro il suo profumo e mi sento a casa. Mi accoccolo nelle sue braccia e mi godo il calore famigliare del suo corpo. Mi godo le sue carezze e cerco di rilassarmi, pensando che davvero magari non merito una persona così speciale ma potrebbe ancora esserci una possibilità per noi di essere felici insieme, perché so e sento che è destino che vada così.

Better Now||Christian PulisicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora