"In qualsiasi momento tu voglia andare via, basta che me lo dici, ok?" le parole di Chris mi riportano sul pianeta Terra, visto che da quando sono salita nella sua auto sono stata sempre immersa nei miei pensieri, forse non è una cosa molto educata, visto che lui è stato così gentile da darmi un passaggio, ma davvero non riesco a evitarlo. Continuo a farmi paranoie su quello che succederà stasera, non so perché ma ho un brutto presentimento, spero solo di sbagliarmi.
Lo osservo mentre parcheggia davanti a casa di Jorge e poi si gira verso di me, in modo tale da osservare la mia reazione alla sua domanda. Io mi sforzo di sorridere e mi sposto i capelli dietro le spalle, in un gesto nervoso e meccanico. "Va bene, Chris. Non preoccuparti per me, sto bene."
"So che non è così, non hai aperto bocca per tutto il viaggio, nemmeno quando ho messo la mia playlist che odi." mi rivolge un debole sorriso, ironizzando sul mio odio per quella playlist dai gusti discutibili, e poi accarezza dolcemente la mia mano che è posata sul sedile "Senti, non voglio obbligarti a parlare, ma ho notato che il tuo umore cambia ogni volta che c'è Kepa nei paraggi."
Trasalisco all'istante perché non pensavo che Christian avesse notato tutto ciò, poi sospiro profondamente, facendo spallucce. "Siamo stati insieme per praticamente un anno, è solo strano vederlo con altre, ma sto bene." mento spudoratamente, seppellendo in me i sentimenti che provo per lo spagnolo "Mi riprenderò... ci farò l'abitudine. È giusto che entrambi andiamo avanti, no?" ripeto le parole che Thiago mi ha rivolto ieri, facendole mie.
L'americano sembra titubante, non sembra credermi totalmente, come se avesse capito che in fondo c'è qualcosa che non quadra. "Sei sicura che sia solo questo?"
Vorrei davvero parlare con qualcuno di cosa è successo realmente, vorrei sfogarmi e sputare fuori tutto quello che mi sta appesantendo, ma non voglio rendere complicate le cose a Mason. Non voglio che lui litighi con Kepa. Non voglio creare problemi e malumori a nessuno. Preferisco tacere e sperare che questo masso sul mio petto si disintegri velocemente.
"Sì..." La voce mi si incrina senza che io riesca a controllarla "Sto bene." lo sussurro appena, mentre alcune lacrime abbandonano i miei occhi senza che possa fermarle. Mi maledico per questo e mi maledico per star crollando così. Pensavo forse che ripetere "sto bene" a chiunque me lo chiedesse, facesse in modo che poi mi auto convincessi di stare bene davvero?
"Ele...ehi." la mano di Christian finisce sul mio viso, questo gesto fa solo aumentare il mio pianto. Il suo calore, la sua vicinanza, mi fanno stringere il cuore... mi sento così sola, e la colpa è solo mia che sto tenendo tutti a distanza per non farli stare male e sospettare nulla. E il risultato è che anche una carezza mi squarcia il cuore. "Ssh, sono qua." mi attira più a sé, per quanto lo spazio nell'auto lo consenta, e mi accarezza dolcemente la schiena, facendo dei cerchi immaginari. "Ti giuro che passerà, non ti lascio sola, sono qui accanto a te."
Il suo fiato mi solletica l'orecchio mentre parla, e la sua voce dolce e sincera mi fa rilassare un po'. Resto con la testa posata sulla spalla per qualche minuto, poi gli lascio un bacio sulla guancia e mi allontano da lui. Mi strofino il naso e mi vergogno terribilmente di farmi vedere in queste condizioni. Sembro quasi una bambina. "Grazie Chris, è importante per me. Non ho bisogno di chissà quali parole, a me basta la vicinanza... non chiedo tanto."
"Va bene. Ora ti sistemi e andiamo dentro. Sei bellissima stanotte e meriti di distrarti un po', ok?" mi sorride cercando di tranquillizzarmi e io annuisco, cercando di farmi invadere dalla dolcezza e la tranquillità nel suo sguardo.
"Va bene, Puli." mi sforzo di sorridere e poi mi do una sistemata, giusto per non fare l'entrata in scena di una pazza scappata dal manicomio, visto che il pianto liberatorio che ho fatto mi ha reso leggermente impresentabile.
Stasera devo divertirmi, ha ragione il mio amico, merito un po' di spensieratezza... me la merito davvero.
*****
La serata sta procedendo abbastanza bene, Chris non mi ha lasciato sola nemmeno per un secondo e gli sono grata per questo.
Solo ora si è spostato un attimo per andare al bagno, perciò io sono posata al bancone improvvisato nel salone di casa di Jorge e sto osservando in lontananza Mason che si vanta di non so cosa, mentre gli altri lo prendono in giro, invece Maria scuote la testa, ma non riesce a trattenere una risata. Le brillano gli occhi quando osserva Mason e non riesce a nasconderlo, ma è lo stesso per lui. Sono l'uno perso per l'altra.
"Quindi cosa c'è tra te e Pulisic?" trasalisco immediatamente sentendo questa domanda, ma soprattutto riconoscendo la voce di chi me l'ha posta. Mi giro di scatto verso destra e i miei occhi si posano sulla figura imponente del mio ex.
Inarco immediatamente un sopracciglio e lo guardo con aria confusa e anche abbastanza infastidita. Non mi parla mai e la prima cosa che mi chiede è questa? Che faccia tosta. "Ciao anche a te, Kepa." rispondo sarcastica, mentre un sorrisetto gli si increspa tra le labbra.
"Scusami, hai ragione, ciao Ele." si passa la mano tra i capelli ricci e il mio stupido cuore perde un battito. Maledetto Arrizabalaga. "Comunque, cosa c'è tra te e Pulisic? Insomma, ultimamente vi vedo sempre più spesso in compagnia."
"Non che siano affari tuoi, visto che la mia vita privata non ti riguarda, ma siamo solo amici, lo siamo da molto tempo, lo sai bene." evidenzio bene le ultime parole, come per riportargli alla mente il fatto che lui mi conosce bene e sa tante cose su di me e sulle mie abitudini.
"Perché sei così ostile con me?" si fa serio di colpo, come se davvero non ci arrivasse. Beh, pensavo che averlo mandato a quel paese dopo che mi ha lasciata gli avesse fatto intendere quanto poco sia sopportabile la sua vista per me. "Non dirmi che mi odi ancora perché ci siamo lasciati."
"Primo mi hai lasciata tu, idiota. Secondo no, non sto pensando a te tutto il giorno, non sei al centro del mio mondo, semplicemente mi sei indifferente e per questo non ho nulla da dirti." gli rivolgo un sorriso falso, mentre cerco di essere convincente in quello che dico, nonostante senta il battito cardiaco farsi sempre più accelerato. Quanto è difficile parlargli così?
Faccio per andarmene, dandogli le spalle, ma la sua mano trattiene prontamente il mio polso, impedendomelo. Mi giro verso di lui un'altra volta e gli lancio un'occhiata interrogativa. Cosa vuole ancora da me? "Meriti di più, Ele. Spero che davvero non ci sia nulla tra voi."
Le sue parole mi fanno immediatamente provare una fortissima rabbia. Come diavolo si permette a parlarmi in questo modo? Non gliene è fregato nulla di umiliarmi e mollarmi e ora fa come se il mio benessere gli stesse a cuore? "Primo non ti permetto di parlare così di lui, perché è mio amico, e mi sta sempre accanto. E poi tu non sei nessuno per darmi dei consigli. Stammi alla larga, Kepa."
Mi libero dalla sua presa con un colpo secco, ma stando attenta a non attirare l'attenzione di nessuno, poi mi allontano da lui con il cuore che mi martella velocemente nel petto e le gambe che mi tremano, devo assolutamente sedermi il prima possibile per non stramazzare al suolo.
Respiro profondamente e poi decido di uscire in cortile, in modo tale da prendere un po' d'aria e rilassarmi. Non riesco davvero a credere che abbia avuto il coraggio di avvicinarsi e parlarmi in questo modo. Ma chi si crede di essere? Ma con chi sono stata fidanzata per un anno? Non ci posso credere, non lo riconosco dal giorno che mi ha mollata.
E la cosa più ridicola è che la sua scenata mi ha messo di malumore, nonostante mi fossi ripromessa di distrarmi e non dargli più potere. Il mio sesto senso non sbagliava sul percepire che qualcosa di sgradevole sarebbe successo... ma è sempre così quando c'è Kepa nei paraggi, rovina sempre le mie serate, in un modo o nell'altro.
Scuoto la testa debolmente e poi alzo gli occhi verso il cielo per impedirmi ancora di piangere per colpa sua... mi sento davvero sciocca come non mai e vorrei solo uscirne fuori.
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Better Now||Christian Pulisic
FanficSPIN-OFF DI: 'UNO SCHERZO DEL DESTINO|| MASON MOUNT' Eléonore, dopo la rottura con Kepa, prova in tutti modi a riprendersi, ma le cose sono più difficili e complicate di quello che dimostra. Il portiere è andato avanti alla grande nella sua vita, me...