18 #Pirate - Feccia Roger

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Nei salotti in patria si ripeteva spesso: il giudice più severo di un genitore è il proprio figlio. Red Roger non sapeva quanti piccoli giudici avesse sparso tra i porti delle isole caraibiche, d'altronde i pancioni non potevano seguirlo per mare, si trattava di una regola del Codice: niente donne a bordo. Per di più, e questo ogni libero pirata lo poteva confermare, per essere giudicati bisognava prima essere catturati.

Un amatore febbrile come Red sguazzava nelle regole del Codice, fedeltà all'equipaggio e mai abbandonare la nave, era la sua preferita da recitare nelle notti in cui di soprassalto lasciava il letto di un'amante: «la nave sta salpando e mi chiama a sé. Io le appartengo.»

Sebbene non lo si possa dire per certo, non essendo suoi figli o nipoti, nessuno poteva giudicare severamente la sua condotta. Inoltre bisogna ammettere che quell'uomo non mentiva: l'unico ventre in cui sapeva di essere stato accolto era quello in legno di una nave, una cantilena ubriaca la sua ninna nanna, gallette odorose d'urina il suo nutrimento e un abbraccio peloso il calore della sua placenta. Di un pirata, come di molti marinai, la mammella materna era il collo di una bottiglia e il suo latte il liquore che ne succhiava.

Ma, della cattiveria di Red Roger, un episodio in particolare è lecito giudicare. Capitò che con la sua nave pirata speronasse un mercantile giusto sul fianco, una manovra miracolosa visto che animali governavano la sua nave. Lui e altri dodici si lanciarono sul ponte del mercantile con tante armi da non riuscire a muoversi e tanta ebrezza da mostrare il loro volto peggiore. Denti spaccati e neri, fetore di fogna, pustole, croste e una ferocia bestiale nello sguardo che aspettava solo di essere messa alla prova.

L'equipaggio del mercantile si arrese senza un fiato e loro si diedero al saccheggio. Red per primo forzò la porta della cabina del comandante, sapeva infatti che le tasche piene di zucchero e rum non valevano quanto le tasche piene dei gioielli di un capitano. Entrò ma, prima di abituarsi alla penombra, un colpo di spada lo raggiunse alla spalla. Dalla sua pelle sgorgava sangue, quando le pupille si abituarono riconobbero un uomo dall'abito elegante che maneggiava una sciabola con una destrezza d'accademia militare. Red diede una scorsa disinteressata al viso di quello, piuttosto allungò la sua attenzione oltre le spalle dell'uomo, là si trovava un letto sfatto sotto le cui lenzuola si nascondeva qualcosa.

«Ragazzi», chiamò fuori dalla porta, «qui c'è una bestia da sacrificare.»

«Pensa bene a quello che fai,» lo avvisò l'uomo con la sciabola, «tutto ciò che compi in terra ti tornerà indietro ora o dopo.»

I mostruosi pirati riempirono la stanza, a cerchio attorno all'uomo, e la ferita di Red sembrò smettere di sanguinare con la forza dei compagni attorno. Assieme attizzarono gli stoppini di qualche vecchia pistola mentre altri si assicuravano che l'uomo non attaccasse senza essere puntato da almeno due lame. L'avrebbero crivellato coi pallettoni senza avvicinarsi a più di tre passi.

«Muovetevi ad ammazzarlo e poi torturatelo, o viceversa,» esclamò Red, «basta che mi lasciate vedere cosa c'è sotto il lenzuolo.»

«Fermatevi, gente di mare», la voce di una donna squillò nelle loro orecchie, limpida e ipnotica, come quella della madre che non sapevano di avere. Dalle coperte era uscita una donna, gli occhi di tutti vagavano sul suo corpo nudo, dai capelli fino a sotto l'ombelico dove le lenzuola ancora tagliavano loro la vista. «Siete famelici, voglio che lo siate» fece la donna, «ma il primo sorso di questa bottiglia va comunque a uno solo. Lascerò che decidiate voi chi sia a patto che risparmiate il mio amato», indicò l'uomo con la sciabola.

Red notò nello sguardo dei suoi un corrugarsi insolito, quelle bestie si stavano lasciando convincere. Prima che accadesse, afferrò una pistola e sparò alla gamba dell'uomo con la sciabola, tutti gli altri all'istante lo imitarono svuotando le canne delle loro armi. Poi dilaniarono il suo corpo e lo trascinarono fuori per esporlo sul parapetto del cassero. Nessun altro si sarebbe ribellato loro, tuttavia nella cabina di comando rimasero alcuni pirati, assieme a Red e la donna. Le grida e i singhiozzi di questa si sentirono poco in quella stanza otturata di esplosioni e di colpi fino a poco prima. Nella foschia del fumo, l'odore di polvere da sparo non riusciva a coprire il puzzo dei pirati.

Mermay - Stories 2022Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora