capitolo 12

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tornati a casa dalla festa decisi di lavarmi sentendomi tutto sudato nonostante l'ora e mi infilo il pigiama.

ringrazio ancora una volta i miei genitori e dopo aver augurato loro la buonanotte vado in camera e mi infilo sotto le coperte con un sorriso da ebete .

nonostante la stanchezza il sonno non voleva arrivare quindi decido di prendere il computer e le cuffie e guardarmi "élite" sotto le coperte .

mentre guardavo i vari episodi inizio a sentire dei rumori strani quindi decido di mettere in pausa la serie e alzarmi per andare a controllare , sporgendomi leggermente dalla finestra, nonostante la paura iniziava ad impossessarsi di me  .

rimango sorpreso vedendo christian li .
fuori casa mia .
sotto la mia finestra .
non capivo cosa ci faceva , cosa voleva visto che ci eravamo lasciati ore fa .
magari avevo dimenticato qualcosa boh .

a distrarmi dai miei monologhi interiori fu proprio la sua voce così calda .

christian: allora posso salire o devo fare come romeo e giulietta?

mattia : fai piano però

vedo christian annuire e mentre si arrampica per arrivare al mio balcone lo osservo attentamente mordendomi il labbro , trovandolo un bel ragazzo .. lo era sempre ma quel giorno di più , aveva un qualcosa di speciale .

mattia : cosa ci fai qua ?
*sussurro appena lo vedo al mio fianco *

christian: volevo stare con te e non avevo il tuo numero , quindi ho deciso di fare alla vecchia maniera .
mi mancavi mattia .
però non sembri felice

mattia : ah
*sussurro sorpreso a quella dichiarazione.
non me lo aspettavo e non sapevo cosa dire .
lo guardo solamente incrociando i nostri occhi , per la prima volta i miei dentro i suoi e viceversa *

lo vedo avvicinare e automaticamente lo faccio anch'io fino a trovarmi tra le sue braccia con il fiato sul mio volto.

alterno lo sguardo tra le sue labbra e i suoi occhi sentendomi così nudo per via di quella vicinanza e arrossisco leggermente.

christian: posso ? vorrei darti il mio vero regalo di compleanno

mattia : da quando si chiede il permesso ? fallo e basta

non so con quale coraggio mi uscii quella frase ma per una volta volevo non pensare a nulla .

vedo christian avvicinarsi sempre di più fino ad annullare le distanze e far partire un bacio a stampo fino a staccarci per mancanza di fiato e ci guardiamo senza dire nulla , non sapendo manco noi il motivo di quel bisogno  .

dopo quel bacio si era formato nell'aria un silenzio imbarazzante.
nessuno dei due sapeva cosa dire quindi decido di dire la prima cosa pur di togliermi da quella situazione.

mattia : uhm rimani a guardare élite o devi scappare come cenerentola?

lo vedo sorridere e tiro un sospiro di sollievo .

christian: non so cosa sia questa cosa ma rimango qua.
non mi capita tutti i giorni di vedere tutte queste comodità che conosco si e no la metà delle cose .
poi magari scapperò come cenerentola, ma con la differenza che non so cosa lasciare come bigliettino per rivederti

mattia : come non sai cos'è élite ?
questo non posso accettarlo , quindi mettiti comodo che ora te lo farò conoscere e vedrai come ti cambierà la vita

christian: addirittura cambiarmi la vita ? mhh

annuisco tirandolo sul letto insieme a me e appena si sistema meglio al mio fianco,  seduti con le nostre mani che si sfioravano ,  faccio ripartire da dove avevo lasciato .

christian: che schifo , troppa gente ricca e per bene

mattia : ancora con questi pregiudizi deficiente ?

christian: deficiente a chi ?

mattia : a te gnee
*gli faccio la linguaccia *

christian: sei proprio un bambino

mattia : eppure ora stai con me invece di stare con le solite puttanelle che frequenti .
quindi anche se non vuoi ammetterlo , la compagnia di questo bambino, riccone e viziato  ti piace , touché

entrambi stavano così bene da non accorgersi dell'ora e del fatto che si erano addormentati l'uno tra le braccia dell'altro con il computer ancora accesso mentre guardavano élite , o meglio , mattia lo guardava.

magari domani si sarebbero pentiti e avrebbero ripreso ad ignorarsi o magari le cose sarebbero cambiate in meglio , questo manco loro potevano saperlo .

ma per una volta stavano bene entrambi e si sentivano vivi e non volevano pensare alle conseguenze .

l'ebrezza del pericolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora