capitolo 13

704 46 4
                                    

la sveglia suonava e le urla della domestica iniziavano a riecheggiare per tutta la stanza e quasi non la sopportavo più .

inizio a mugolare contrariato e apro lentamente gli occhi e accenno un piccolo sorriso vedendo christian ancora dormire .
sembrava proprio un bambino innocente .

gli sposto leggermente i capelli dal volto per osservare meglio i suoi lineamenti .

mattia : christian
*sussurro mentalmente mettendo a fuoco completamente la sua figura .
inizio ad andare in panico e lo scuoto fino a farlo svegliare *
ti prego svegliati christian

x: sei pronto mattia ? devi andare a scuola

mattia : si arrivo
*urlo per farmi sentire e continuo a scuoterlo fino a farlo svegliare *
devo andare a scuola e tu devi uscire dalla finestra o non so cosa direbbe o farebbe mia madre .

christian: manco il buongiorno mi dai ?

mattia : buongiorno chri

christian: e poi ?

mattia : e poi cosa?

christian: un bacio non me lo dai? sennò io rimango qua e non ti mollo .

mattia : tieni e poi fammi preparare per la scuola
*gli lascio un bacio veloce sulla guancia *
dai sennò mia madre verrà qui e non voglio che ti scopre e mi vieta di vederti

christian : me lo farò bastare solo per questa volta , ma solo perché è un motivo più che valido

mattia : muoviti dai

mi alzo dal letto controvoglia e inizio a prepararmi svogliatamente ma anche imbarazzato sentendo il suo sguardo addosso che mi porta a deglutire .

christian: ti porto io a scuola

mattia : a cosa devo tutta questa dolcezza ?
*sussurro voltandomi verso di lui , con la schiena al muro *

christian: semplicemente perché mi va di comportarmi così con te , principino

mattia : ecco , ora si che ti riconosco

christian: rimarrei qua a ridere e scherzare molto volentieri con te ma non vorrei farti arrivare tardi a scuola , quindi ci conviene andare

mattia : hai ragione andiamo

*****

christian : poi ti vengo a prendere

mattia : grazie christian
*gli lascio un bacio sulla guancia e apro lo sportello per andar via *

christian: prima un bacino come si deve

gli lascio un bacino a stampo per poi scendere tutto felice e raggiungere i miei amici in cortile prima che la campanella suona .

*****

sbadiglio mentre le mie dita giravano le pagine di storia che al professoressa stava spiegando ma che non capivo  manco mezza parola.

a distogliermi dalla noia sento vibrare la tasca con il cellulare all'interno e decido di uscire dall'aula con la scusa del bagno per poter rispondere a quel numero che non avevo salvato .

mattia : pronto ?

anna : sono anna , la madre di christian.
ho preso il tuo numero dal bigliettino quando sei venuto a lasciare i vestiti

mattia : salve signora come sta?  se vuole altri vestiti glieli posso portare dopo la scuola

anna : in realtà chiamo per christian ma sei gentilissimo lo stesso

mattia : ah , cosa è successo? ci siamo visti poco e stava bene

anna : non lo so ma è tornato a casa nervoso e con un occhio nero e tu sei l'unico che riesce a calmarlo .
una madre lo capisce e lo vedo com'è felice in tua presenza

mattia : ehm io cosa posso fare ? ora sto a scuola
*sussurro imbarazzato ma anche leggermente preoccupato *

anna : non potresti venire tipo dopo la scuola ?

mattia : si certo

***

ritorno in classe sotto lo sguardo di tutti leggermente preoccupato e riprendo a sentire le lezioni , anche se con le testa tutt'altra parte .

***

appena finiscono le varie lezioni mi dirigo fuori a passo veloce senza dare spiegazioni e guardare in faccia nessuno e sfreccio tra le varie vie con la mia auto fino ad arrivare all'abitazione del ragazzo.

appena arrivo busso alla sua abitazione e saluto la madre appena mi apre e raggiungo christian in camera sua , entrando senza bussare .

mattia : chri che è successo?

christian : che ci fai qua ?

mattia : tua madre è preoccupata per te e anch'io lo sono , quindi ti prego dimmi cosa succede

christian: un mio amico ha iniziato a parlare di te e del fatto che secondo lui mi sto innamorando di te e per citare le sue parole "di un bambino viziato " e anche se non è vero non doveva
*ammetto dopo svariati minuti di silenzio *

mattia : ma non dovevi picchiarlo

lo abbraccio senza dire nulla aggrappandomi a lui e gli accarezzo i capelli per farlo calmare

mattia : sai che non mi interessa di cosa dicono le persone di me o delle loro supposizioni

christian: a me si però.
non devono metterti in mezzo .
tu non c'entri nulla con questo mondo , pieno di risse , alcol , droga

mattia : calmati ti prego

christian: non posso farlo

*mi mordo il labbro continuando ad accarezzargli i capelli e lo bacio dolcemente *

mattia : invece devi e spero di averti calmato così

christian: si ma continua comunque

l'ebrezza del pericolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora