capitolo 22

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la luce del sole filtrava attraverso le tende e la finestra che avevo lasciato aperta.
sbatto le palpebre più volte giusto per abituarmi al sole in faccia e apro piano gli occhi iniziando a mugolare .

mattia : buongiorno
*sussurro a me stesso ancora con voce impastata dal sonno .
mi alzo piano dal letto e vado in bagno per sciacquarmi la faccia e lavarmi per prepararmi ad un'altra giornata noiosissima di scuola *

dopo essermi fatto la doccia , lavato i denti ,
mi vesto infilandomi un pantalone classico della tuta di colore grigio e una maglietta bianca con qualche fantasia sulle maniche .
mi infilo le solite air force e i soliti occhiali da sole per poi andare in cucina e salutare la mia famiglia con un bacio sulla guancia.

mattia : allora bella famiglia , cosa c'è per colazione?
*dico con un sorriso smagliante sul volto non riuscendo a togliermelo dal viso *

giulia : i waffle e comunque oggi non vai a scuola

mattia : buoni buoni
*mi siedo iniziando ad inumidirmi le labbra*
e perché ?

giulia : voglio che passi del tempo con samuele e ti prepari per le varie feste che ci saranno visto il tuo fidanzamento ufficiale

mattia: ah
*sussurro rabbuiamomi a quelle parole e mi mordo il labbro *
d'accordo mamma

giulia : non sei felice ?

mattia : no no lo sono , solo che non me l'aspettavo e poi dovrei disdire l'uscita con gli altri

giulia : si mattia , disdici tutto quello che hai da fare oggi .
non voglio che lo trascuri

mattia : non lo farò mamma

giulia : bravo figliolo

accenno un piccolo sorriso tirato e decido di ritornare in camera per disdire l'uscita con christian, anche se non sapevo da dove iniziare .
non voglio ferirlo .

chiudo la porta a chiave e rigiro il telefono tra le mani iniziando a pensare alle parole che avrei usato.

decido di chiamarlo e di mascherare quel dolore che provavo per non farlo e sorrido nel sentire la sua voce tranquillizzandomi leggermente .

christian: ciao piccolo

mattia : ciao chri

christian: non vedo l'ora di vederti e abbracciarti .
anche se è passato un giorno mi manchi davvero tanto

mattia : uhm devo dirti una cosa

christian: che succede piccolo ? dimmi ei

mattia : non posso venire oggi
*sussurro senza giri di parole , essendo che le parole mi stavano morendo in gola *

christian: ah...
uhm come mai ? se posso sapere
*cerco di mascherare il dolore che mi avevano causato quelle parole con il mio tono da stronzo*

mattia: devo uscire con samuele

christian: beh allora non perdere tempo e vai da lui .
ho da fare quindi stammi bene mattia

mattia : no chri , non fare quello che penso

christian : non sono fatti tuoi di quello che faccio o non faccio .
e tu ripeto , vai da lui che si vede che non tieni a me, sennò avresti lottato .
lotteresti per noi
*gli attacco il telefono non volendo più parlare con lui *

ci rimango male e non appena mi attacca il telefono in faccia scoppio a piangere , ma mi asciugo le lacrime sentendo mia madre urlare il mio nome .

mi sciacquo nuovamente il viso e la raggiungo in cucina .

mattia : ah ciao , non ti ho sentito arrivare
*sussurro vedendo samuele e mia madre insieme a parlare *

samuele : sono arrivato da poco

dopo aver parlato un po' tutti e tre insieme decidiamo di uscire e di farci una passeggiata tra parco e teatri , anche se con la testa altrove.

ero ancora fermo alle parole di christian e purtroppo per questo non riuscivo a godermi la giornata e mi dispiaceva sia per samuele che per christian, non meritano di essere trattati così .

non riuscivo a mettermi l'anima in pace ma cercavo di non farlo vedere per non rovinare la serata e far preoccupare il ragazzo.

d'altro canto christian si trovava per strada tra spaccio e ci provava con chiunque , pur di non pensare a quel biondo che tanto lo stava cambiando ma infondo sapeva fin da subito di non avere possibilità con uno come lui e doveva solo aprire gli occhi e accettarlo .

infondo christian per mattia avrebbe lottato ma mattia per lui no e questo faceva tanto male.

aveva deciso che d'ora in poi lo avrebbe trattato con indifferenza , come uno sconosciuto e se voleva mattia lo avrebbe cercato sennò ognuno  per la propria strada .

e poi dicono che la distanza aumenta il desiderio quindi chissà ....

l'ebrezza del pericolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora