capitolo 18

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la campanella dell'ultima ore suonò e questo significava finalmente uscire da quelle mura che tanto mi stavano soffocando .

luigi e gli altri ormai mi evitavano .
infondo non li stavo calcolando più quindi quel trattamento me lo meritavo .

magari se sapevano la situazione avrebbero dato la colpa a christian ma la realtà dei fatti che non è colpa sua se mi trovo bene unicamente con lui .

con lui mi sento rinato .
stregato .
un mix di emozioni che mi portavano a sorridere in continuazione.
un sorriso e un nome .

ma tornando a noi , appena suona la campanella mi infilo il mio zaino e mi dirigo fuori dall'edificio aspettando l'autista .

volevo tanto parlare con qualcuno .
volevo tanto far uscire me e christian allo scoperto, anche se non sapevo che nome darci .

forse un qualcosa di troppo grande per noi ma così bello .

a risvegliarmi dai miei pensieri è il suono di un clacson .

mattia : christian
*sussurro sorpreso vedendo la figura del ragazzo sulla moto non tanto lontano da me .
Mi avvicino e lui con un sorriso smagliante sul volto*
e tu che ci fai qua?

christian: so che è una mossa azzardata venirti a prendere da scuola , davanti ai tuoi amici , ma eccomi qua .
volevo stare con te e fare un pic nic sul lago e magari rispondere alle tue domande ma se non puoi fa nulla .

a quelle parole metto le mani sopra le sue e lo bacio dolcemente, fregandomene delle voci e dei vari sguardi di tutta la scuola .

appena ci stacchiamo dal bacio prendo il casco e mi metto dietro di lui stringendomi forte .

mattia: sei così romantico

christian: non dirlo mai più principino

mattia: romantico romantico

christian: se ci metti sei più stronzo di me

mattia : con me non sei per nulla stronzo chri e ora parti che sono curioso
*gli lascio un bacio delicato sulla guancia *

christian: con te non riesco a fare molte cose che è diverso .
fai cadere tutte le mie barriere
*dico per poi partire lontano da tutti quegli occhi indiscreti *

mattia : è una cosa positiva , mi auguro

christian: beh lo è ma ora tieniti forte sennò voli

mi stringo più forte a lui e sorrido sentendo il vento tra i capelli , il profumo e la libertà .

appena arriviamo prendiamo il telo e il cestino e ci andiamo a sistemare davanti al lago.

mattia : anche se tu sei più bello del panorama

christian: ma che dici ? zitto dai
*gli infilo un panino in bocca *
basta cazzate

mattia : eiiii ma come ti permetti stronzo
*rido spintonandolo di lato *

christian: non hai forze , dovrai allenarti con me

mattia : mi basta già andare a danza gne

christian: e quando volevi dirmelo ?

mattia : che cosa?

christian: che fai danza .
vorrei vederti ballare

mattia : perché non sono per nulla bravo

christian: starà a me deciderlo

mattia : va bene va bene ma ora parliamo di te .
infondo ancora non ti conosco

christian: che vuoi sapere? infondo la mia famiglia la conosci

mattia : e tuo padre ?

christian : non mi piace parlare di lui .
è colui che mi ha fatto diventare così e colui per il quale io e mia madre e la piccola ci troviamo in quella casa .
scusa matti

mattia : uhm mi dispiace...
non volevo rovinare la giornata

christian: non potevi saperlo e tranquillo che non hai rovinato nulla

mattia : sicuro ?

christian: sicurissimo

menomale quel momento di imbarazzo viene scacciato via immediatamente e passiamo il resto della giornata a ridere e scherzare fino a quando diventa buio e arriva l'ora di ritornare ognuno a casa propria.

mattia: vorrei non separarmi più da te

christian : vedrai che arriverà quel giorno

mattia : stai dicendo sul serio ?

christian: sul serio e ora vai piccolino, ti voglio bene

mattia : ti voglio bene anch'io
*gli lascio un bacio a stampo per poi entrare in casa e ognuno per le proprie *

l'ebrezza del pericolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora