capitolo 15

668 38 1
                                    

tutta quella situazione non mi piaceva .
non mi piaceva giocare con i sentimenti di un ragazzo e avere quella sensazione bruttissima di aver deluso christian .
non mi piaceva per nulla ma non ho il coraggio di ribattere e farmi valere .

vorrei tanto essere come lui .
così forte e ribelle e non un povero ragazzo che non sa esprimere le sue idee .

per quanto la situazione non mi piaccia è il minimo che posso fare per tutto ciò che hanno fatto i miei genitori per me , quindi dovevo solo fingere ..
non sarebbe durata in eterno questa situazione...

infondo sono sempre andato avanti senza di lui quindi non dovevano stare problemi ad evitarlo , senza dargli spiegazioni.

non mi riconosco manco io quando parlo così però se i miei genitori avevano pensato questo è per il mio bene , credo e spero ...

non riesco a togliermi dalla mente la delusione negli occhi di christian.

un ragazzo così duro ma con me così dolce e protettivo e trattarlo così mi si spezzava il cuore .

devo solo continuare come ho sempre fatto prima del suo arrivo .

dovevo solo evitarlo anche se infondo era facile visto che abitiamo in zone diverse e frequentiamo luoghi e comitive diverse .

non vado più persino a prendere mio fratello
da scuola .

ormai i giorni passano e io non mi riconosco sempre di più .

ho iniziato a frequentare Samuele e infatti ora mi trovavo circondato tra parrucchieri per annunciare a tutti il nostro fidanzamento, proprio come mia madre voleva .

tutto stava filando secondo i suoi piani e io dovevo essere solo contento ma non sapevo che quella sera avrei rivisto christian, quel ragazzo che mi aveva stregato il cuore , perché si , con la lontananza ho capito di provare qualcosa per lui .

non so cosa esattamente ma senza di lui ora mi sento solo vuoto .

******

"forza mattia ce la puoi fare .
non sei una femminuccia e non puoi permetterti di piangere "

mi ripeto in continuazione mentre percorro la navata che mi portava tra gli invitati per fare l'annuncio nella grande piazza , vicino l'azienda dei miei genitori.

metto un sorriso farlo sul volto e guardo in faccia ogni singolo invitato .

gli sento applaudire e mi mordo il labbro guardando il ragazzo al mio fianco .

dopo aver brindato facciamo l'annuncio e dopo le varie domande dei parenti mi allontano e mi siedo su una panchina un po' distante dell'evento volendo rimanere un po' a pensare .

mi tolgo la giacca e mi sbottono leggermente la camicia guardando il panorama .

sento qualcuno sedersi al mio fianco e accenno un piccolo sorriso sentendo il profumo di quel moro che tanto mi era mancato .

christian: ho sentito l'annuncio , se tu sei contento lo sono anch'io .
si vede che è un bravo ragazzo e tu meriti un bravo ragazzo

mattia : grazie
*dico tirando un piccolo sorriso e lo osservo attentamente *

sembrava così diverso .
il suo tono di voce .
il suo corpo che ormai nascondeva da vestiti giganti .
gli occhiali da sole sempre su di lui .
ero preoccupato e mi sentivo sempre più in colpa sapendo che magari stava soffrendo per me .

mattia : tu come stai ?

christian: come dovrei stare ? sto benissimo mattia .

mattia : chri ..

christian: vuoi sapere davvero come sto ? non sto per nulla bene .
è difficile aprirmi così tanto e se lo faccio è perché ormai fai parte del mio cuore .
perché mi hai preso in giro ? mi sento così preso in giro .
ma sono stato uno stupido a credere che tu potevi provare qualcosa per uno come me .
insomma guardami e guardati .
tu un ragazzo modello .
io un ragazzo che fa risse , fuma , beve .
insomma ....
ma sono ancora di più un coglione perché nonostante questo finisco sempre per venire da te .

mattia : io non so che dire ....
*mi mordo il labbro e abbasso la testa iniziando a piangere non riuscendo a dire tutto quello che avevo dentro *

christian: non piangere .
odio vederti così e poi , i tuoi occhi non sono fatti per piangere
*mi avvicino al suo volto e faccio toccare i nostri nasi mentre con una mano gli accarezzo la guancia *

fisso le sue labbra e mi avvicino sempre di più a lui chiudendo gli occhi

mattia : io devo andare si
*dico balbettando e inizio a correre scottato *

christian: scoprirò così stai nascondendo .
perché si vede che non sei felice

a quelle parole mi blocco e lo guardo .

mattia : già non lo sono

christian: trova un modo per venire stasera qua , ti porterò in un posto e parleremo con calma .
ora vai

annuisco sentendolo e accenno un piccolo sorriso per poi ritornare in mezzo alla folla , mentre l'altro ragazzo ritorna nel suo quartiere soddisfatto per preparare la serata .

l'ebrezza del pericolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora