Macchie di colore

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Era possibile che avessi rimosso qualcosa di così importante?
Cosa mi era successo?
E soprattutto perché accanto a mia madre c'erano altre persone?
Riconobbi tra di loro la mia amica Sally e mi sedetti sul letto per vedere meglio le persone che mi stavano attorno.
Per prima notai una donna che sembrava appena uscita da un manga scolastico, probabilmente una professoressa, poi vidi due ragazze identiche, se non per i capelli di lunghezze differenti ed i vestiti di colore diverso, probabilmente sorelle...
Mia madre era felice di vedermi, mi ricordai della mia sorellina, dei momenti in famiglia e delle battaglie con i cuscini.
Guardai mia madre come per chiederle da quanto fossi lì ma lei mi indicò il calendario, era passato un mese dal mio arrivo in ospedale, pensai che dopotutto le persone che erano nella stanza fossero miei amici, anche se li vedevo come macchie di colore, senza personalità, era come se fossero degli estranei, probabilmente erano dei miei compagni di classe, conoscenti, o magari giocavamo nella stessa squadra di basket, infondo a tutti piace il basket!
Si era sicuramente così...
Il mio ragionamento fu arrestato da una frase che pronunciò Sally, dopo che mia madre ed il gruppo uscirono dalla stanza: "bene ora mi puoi dire cosa è successo lady?" La guardai interrogativa "lady?" Probabilmente si accorse della mia perdita di memoria "tu non ricordi niente? Non ti ricordi neanche del perché tu abbiaavuto un incidente, cadendo dal palazzo?" Feci cenno di no con la testa, la sue espressione si fece più malinconica e sospirò "ti ricordi della nostra squadra di tennis almeno?" Ok avevo battuto la testa molto forte per non ricordarmi di giocare allo sport che odiavo più di tutti, ma cosa avevo combinato?
Ero entrata in una squadra?
E alla fine in che scuola andavo ?
La signora che prima era nella stanza era una mia professoressa?
E le gemelle mie amiche?
Non mi ricordavo più nulla, la mia memoria si era fermata al momento in cui avevo chiuso gli occhi e mi ero addormentata.
Chiusi nuovamente gli occhi ma il tempo non tornò come prima, anzi quando li riaprì cominciai a vedere sfocato, poi i suoni si fecero più ovattati e l'ultima cosa che sentì fu Sally che gridava aiuto chiedendomi di non lasciare che il male mi invadesse, "cercare di combattere per il bene è essenziale per noi, per te, per la squadra." Buio

Briggitte e la scuola degli eroiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora