"Sai non so come ma mi sembra di conoscerti" distolsi lo sguardo dal panorama, "non lo so... anche a me sei familiare però..." Sorrisi lievemente, "comunque come mai sei qua?" Sospirai "non riuscivo a dormire..." Feci spallucce e mi sedetti nuovamente sul bordo del tetto, facendo fluttuare le mie gambe nel vuoto, quella città aveva delle venature che trasmettevano tristezza, ma a me piaceva, "come fai?" Mi chiese tutto d'un tratto,
"a fare cosa?" Lo guardai interrogativa, "questo" mi indicò "questo cosa?" Risi comprendonio la bocca, "come cosa?!? Sei seduta sul margine del grattacielo più alto della città... e sei la persona più tranquilla del mondo!" Sembrava un po imbarazzato da questa cosa, così spiegai, "diciamo che come i gatti ho un grande senzo dell'equilibrio e atterro sui miei piedi..." mi sembrò essere ancora più confuso così ripetei più dettagliatamente "Allora io sono una super eroina con un grande senzo dell'equilibrio ed essendo felina riesco ad atterrare sempre in piedi. capito?!?"
"No sinceramente non ho capito" Feci la finta offesa, "bhe allora... te lo dimostrerò..." mi squadrò dai tacchi alle orecchie "in che senso?" Lo guardai "vedi quel palazzo di fronte?" Indicai il grattacielo poco più basso "si quindi?" "Sta a vedere" Feci qualche passo indietro, inspirai "ma cosa vuoi fare?"
"non ti preoccupare" cominciai a correre, e quando arrivai alla fine del tetto, saltai nel vuoto.
Feci giusto in tempo a sentirgli dire qualcosa di incomprensibile, che ero già dall'altro lato della strada, sul grattacielo di fronte, sorrisi e agitai la mano, per salutarlo, "ora hai capito o vuoi un'altra dimostrazione?" Dissi ritornando sul grattacielo dove si trovava lui, "no sinceramente... no" mi portai la mano sulla fronte "ma non è possibile!!!" Scoppiai in una risata, ci conoscevamo da meno di un giorno e già eravamo più che amici...
"A cosa pensi?"
"Eh?!? Ah... no a niente..." mi appoggiai in avanti, sul muretto "pensavo..."
"Si?" "Ma perché proprio io?" Mi guardò interrogativa "proprio tu cosa?"
"Perché devo averli proprio io questi poteri" mimai le virgolette accentuando la parola poteri, "non saprei alla fine... non siamo veramente noi che scegliamo, noi crediamo di essere indipendenti, ma la verità è che è il fato a scegliere per noi" Ero meravigliata "wow ma hai ingoiato una pagina del decameron o cosa?" Ridemmo per un po e poi decidemmo di tornare a casa, "Allora... addio..."
"Addio? E perché?"
"Bhe New York è grande..."
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Briggitte e la scuola degli eroi
FanfictionBriggitte è una ragazza francese, che si trasferisce a New Jork, ha una passione per i super eroi. insieme alla sua amica Sally e al collega JJ intraprenderà una strana avventura per proteggere la città da alcuni individui incappucciati. I personagg...