t w e n t y o n e

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Feci come mi chiese e lo seguii, per poi vedere che arrivammo davanti casa sua.
Aprì la porta con un piccolo mazzo di chiavi argentate e mi portò in un minuto salotto. Era molto...diversa rispetto a quanto l'avessi immaginata.
Meno...spoglia. 
Mentre mi guardavo intorno osservando i vari mobili, sentii la sua figura stanziarsi di fronte a me, così voltai lo sguardo verso il suo.
Oikawa«Ti ho mai detto quanto tu sia bella?».
Sgranai gli occhi dalla sorpresa e rimasi a guardare le sue iridi marroncine incantata.
«No...non-non mi sembra che tu me l'abbia mai detto...».
D'improvviso cominciai a balbettare, e ancora una volta era riuscito a deconcentrarmi da tutto il resto del mondo.
Oikawa«Allora te lo dirò ancora...» disse portando una mano tra i miei capelli e stringendoli con una leggera pressione.
Oikawa«Sei la ragazza più bella che io abbia mai visto...» ripetè in un sussurro così caldo e sensuale da incatenarmi al suo fascino.
Affondò con un gesto dolce e delicato le labbra alle mie, facendo nascere un bacio tenero ma passionale.
In preda alla foga, portai entrambe le mani alle sue morbide guance, e mentre con l'altra mano appoggiata al mio fianco mi guidava, lentamente  mi appoggiò al muro.
Cominciai ad immaginare a dove potesse arrivare tutta questa situazione, e mille pensieri paranoici cominciarono ad invadere la mia mente.
Il pensiero di essere all'altezza, di avere un fisico che rispecchi le sue aspettative, di non risultare una povera piccola incapace non smetteva di annebbiarmi la testa, tanto che il mio fiato cominciò a farsi sempre più breve e sentii l'aria mancare mentre continuavamo a stuzzicarci le labbra a vicenda.
Oikawa«Akira...rilassati...» mi disse interrompendo il nostro contatto sentendo il mio nervosismo.
«S-Scusa è che...-»
Oikawa«Hey...non c'è bisogno. Devi solo fidarti di me».
Mi accarezzò la guancia gentilmente, così feci un respiro profondo.
Oikawa«Così...rilassati».
Strofinò le punte dei nostri nasi e ricominciò a baciare le mie labbra, e a lasciare lievi morsetti che suscitavano in me piacere manifestato dai gemiti.
Oikawa«Hai una voce meravigliosa...» pronunciò tra un bacio e l'altro, per poi sorridere e darmi altra rassicurazione.
Lentamente allentò la sua cravatta, e mi rivolse uno dei suoi sguardi più dolci e genuini che abbia mai visto.
Come se fosse la cosa più giusta che sentissi di fare, portai le mani alla cravatta bordeaux e gliela slacciai completamente.
Oikawa«Tranquilla...stai andando bene».
Cominciai a sbottonare tutti i bottoni di quella camicia bianca, fino a sfilargliela dalle spalle.
Vidi di nuovo il suo fisico scolpito, e ricordai immediatamente l'incidente alle docce dello spogliatoio, pensando che però questa fosse una visione decisamente migliore. La fioca luce della luna illuminava il suo corpo, scoprendo i suoi pettorali definiti e le sue spalle larghe imponenti.
Mi persi a guardare la sua corporatura e il ragazzo in risposta sorrise, prendendo la mia mano e lasciandoci lenti baci.
Sentii le sue grandi mani poggiarsi ai miei fianchi, finché in un gesto veloce mi sollevò e afferrò per le cosce, incastrando le mie gambe intorno la sua vita.
Sentii le sue dita premere direttamente sulla pelle, con una delicatezza sottile. Mi strinse a sè e io poggiai le mani sulle sue spalle, affondando ancora una volta le unghie nella sua pelle.
Oikawa«Akira...
Credo sia il momento più bello della mia vita».
Poggiò la sua fronte contro la mia, mostrandomi una fragilità che non avevo ancora mai visto.
«Toru...credo lo sia anche per me».
Sorrise e sentii il suo respiro sulle mie labbra, e vederlo così intimo e scoperto portò a sorridere anche me.
La guardai esterrefatto, e schiacciai lentamente le punte dei nostri nasi.
«Dio sei semplicemente bellissima...».
Presi coraggio e stavolta fui io a ricollegare le nostre labbra, cercando di arrivare ai suoi livelli.
A sentire improvvisamente le sue labbra calde e tremanti sulle mie, mi spostai dal muro e mi diressi in camera mia, non interrompendo mai la nostra passione.
Lentamente, cercando di non spaventarla, la stesi sulle coperte, posizionandomi sopra di lei.
Guardai i suoi occhi di un verde intenso spettacolare che mi fissavano insicuri; guardai le sue labbra rosse che mi tentavano e allettavano; guardai le sue guance, il suo collo e i suoi capelli, che si erano gentilmente cosparsi per tutto il letto.
Sentii il suo sguardo studiare nel dettaglio ogni mio lineamento, così lo feci anch'io. Le sue linee così forti e maschili, la mascella squadrata, il mento delineato e il pomo d'adamo, mentre i suoi occhi trasmettevano sicurezza e amore. Feci scorrere il mio sguardo lungo il suo torace, con un'angolazione completamente diversa.
Strinsi istintivamente le gambe sentendo una pulsazione piacevole nelle parti intime, e non appena notai che il ragazzo mi avesse vista distolsi lo sguardo in preda all'imbarazzo, mentre lui rise con una voce debole e gentile.
Oikawa«Dai...guardami Akira. È tutto normale...anch'io sono tremendamente eccitato a guardarti».
Mise una mano tra le mie cosce e strinse l'interno coscia, così riportai l'attenzione a lui e un sospiro profondo di piacere si fece scappare dalle mie narici.
Lentamente sfilò anche la mia divisa, lasciandomi in intimo e ancora con le calze, osservando il mio corpo.
Dai fianchi, infilò le sue lunghe dita sotto l'elastico delle calze, e lentamente, accarezzando le mie gambe, le tolse completamente. La percorse con infiniti baci, che continuavano a mandarmi brividi lungo la mia spina dorsale e a muovermi involontariamente.
«T-Toru...devi...per forza?».
Arrivai col viso vicino al suo ventre, ma mi bloccai immediatamente e rivolsi la mia attenzione a lei.
«Akira...non era mia intenzione forzar-»
Akira«N-No a me...a me piace è solo che...».
Incrociò le braccia sul suo petto e capii subito si riferisse alla sua poca autostima del fisico.
«Akira...».
Le spostai le braccia da lì e la guardai negli occhi con lo sguardo più convincente possibile.
«È da molto che lo penso...tu per me sei un capolavoro.
Non capisci che ti amo per questa che sei?
Anche se adesso stai soffrendo e hai passato momenti difficili, io ti desidero così, io sono innamorato della tua semplicità e della tua genuinità.
Io ti amo così».

𝑁𝑜𝑛 𝑎𝑏𝑏𝑎𝑛𝑑𝑜𝑛𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 -Oikawa Toru-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora