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Peccato che quella non fosse una partita ufficiale.
Era davvero un bello spettacolo.
Entrambe le squadre erano forti, organizzate, agguerrite. Lo schema d'attacco era molto simile, solo che la nostra difesa fosse più salda.
Le alzate dei palleggiatori sembravano avere traiettorie disegnate alla perfezione, e gli schiacciatori colpivano quella palla con una tale naturalità da sembrare semplice.
Anche osservare, studiare aveva i suoi lati positivi. Cercavo di prevedere le mosse dei giocatori e commentavo io stessa le loro azioni, ricordandomi quanto amassi questo sport.
Fui davvero grata di poter vedere quella partita.

Dopo ben 5 set giocati, vinsero le ragazze.
Saltai dalla sedia entusiasta e applaudii complimentandomi con loro, e tutte mi rivolsero un sorriso.
Atsuko«CAPITANO! VOGLIAMO MANGIARE RAMEN!»
Oikawa«Maledizione».
Tutte cominciammo a ridere, era davvero frustrato il poveretto. Fin quando la squadra maschile non si avvicinò e il capitano parlò a nome di tutti.
Oikawa«È stata una bella partita, siete davvero brave. È stato un piacere giocare contro dì voi».
Tese una mano ad Atsuko, e lei la strinse fiera.
Atsuko«Sganciate i soldi per il ramen».

Dopo che tutti si cambiarono, il numeroso gruppo dei pallavolisti dell'Aoba Johsai, più un intruso (hey si, sono proprio io) , uscì dalla palestra, dirigendosi verso un piccolo ristorante dì ramen sulla strada.
Oikawa«Iwa-chaaan, hai visto quell'alzata che ti ho fatto? Dillo che era perfetta!»
Iwaizumi«Smettila dì tirartela Shittykawa»
«Come?!».
Scoppiai a ridere solo io in mezzo a tutti loro per la naturalezza con cui pronunciò quel nomignolo, ma anche per il soprannome stesso.
Iwaizumi«Beh è un merdoso, se lo merita».
Risi ancora più forte per la sua faccia così seria.
Vidi un piccolo sorriso formarsi sulla coppia che fino a poco fa litigava, e tutti quanti risposero con risatine leggere.
Kindaichi«Quindi...quando tornerai in campo?».
La domanda che più temevo mi avrebbero fatto.
Sentii tutti gli sguardi sulle mie spalle, e mi dispiaceva tremendamente ammetterlo così.
«Non so...se tornerò».
Mi feriva deluderli tutti, ma soprattutto deludere Oikawa.
Infatti portai lo sguardo su di lui, e vidi che i suoi occhi erano malinconici.
Kindaichi«Oh...mi dispiace»
«Ma no...sta tranquillo».

Con quel silenzio imbarazzante, entrammo nel locale e ci sedemmo in un tavolo abbastanza spazioso. Stranamente ci entrammo tutti.
Atsuko«Alloooora, io prendo del ramen con pollo»
Iwaizumi«Ah si Shittykawa, anche per me»
Oimawa«Hey, da quando devo pagare io!».
Tutti insieme gli rispondemmo "da sempre", e lui ci rispose con una smorfia avvilita.
Anche la proprietaria ci guardava da lontano divertita.
Iwaizumi«Parlando d'altro, parteciperete al campionato?»
Murakami«Ma scherzi, che domande»
Atsuko«Puntiamo sempre al primo posto»
Oikawa«Anche noi quest'anno dobbiamo vincere...devo fargliela vedere a Ushijima».
Oh santo Dio no, aveva risvegliato il peggiore dei miei ricordi.
Mi portai una mano sulla fronte visto che ora mi era venuta in mente quella sua faccia tremenda.
«Gesù non ne parliamo...».
All'improvviso tutta la squadra delle ragazze scoppiò a ridere e soprattutto Atsuko, che si stava rotolando dalle risate.
Atsuko«T-Ti manca eehhhhh».
Stava praticamente perdendo il respiro, mentre continuava a riempirmi la spalla di pacche violente.
«Atsuko guarda, spero che tu muoia tra le risate».
La squadra maschile mi guardava interrogativa, quindi rivolsi lo sguardo verso di loro.
«Se il vostro problema è Ushijima, il mio è la sorella di Ushiwaka»
Oikawa«Cosa? Ha una sorella?»
«Mamma mia certo che c'è l'ha...».
Da tutto il disgusto nemmeno mi resi conto che mi aveva parlato, e che io gli risposi tranquillamente.
Forse stavo riuscendo a distaccarmi.
«Dio cambiamo discorso vi prego, non fatemi ricordare quella feccia».
Ora anche i ragazzi ridevano, e io sorrisi lievemente. Ero riuscita a far ridere il tavolo neanche io sapevo come.
Arrivarono man mano i piatti di ramen, e i ragazzi mangiarono con foga.
Erano sicuramente affamati dopo tutta la stanchezza.
E devo ammettere, che era davvero squisito il ramen lì.
Tutti mangiammo con gusto, e dopo aver pagato (o meglio dopo che Oikawa ha pagato), uscimmo dal ristorantino.
Ci salutammo tutti quanti e ognuno poi si divise per la strada verso casa, finché non rimanemmo io, Atsuko ed Oikawa.
Ma ovviamente, dopo una parte di tragitto, Atsuko mi salutò, lasciandomi sola col pallavolista.
"Oddio spero non succeda niente di imbarazzante...".
Ma ovviamente sarebbe successo tutto il contrario.
Oikawa«Quindi...è da un po' che non vieni in palestra».
Mi aspettavo tutto, ma di certo non questo.
«Come l'hai scoperto?»
Oikawa«Beh non ti vedevo sola in palestra come al solito...così sono passato a farmi un giro da voi e ho scoperto che non venivi più a vedere gli allenamenti».
"Proprio da quando ci incontrammo quella sera..." pensò il ragazzo.
«Sei andato a chiedere di me in palestra?».
Non ci credevo. Era assolutamente impossibile.
Perché farlo? Non c'era niente che mi collegasse a lui, niente.
Non ero neanche più del suo livello.
Oikawa«Quella sera...non ti ho vista molto bene. Perché non stai tornando in palestra?».
Come potevo dirglielo senza dilungarmi troppo?
«Io ormai non faccio parte della squadra...neanche della pallavolo»
Oikawa«Invece sbagli. Non devi arrenderti. Non perdere tutto il duro lavoro così»
«È veramente difficile...dopo tutto quello che è successo»
Oikawa«Ma lascerai che veramente ti fermi?».

Quella frase mi rimase in testa, da un lato aveva ragione.
Mi sarei fatta piegare così?
«Ma ormai sono fin troppo debole e rammollita, non è più il mio posto quello»
Oikawa«Questo non l'ha detto nessuno».
Nemmeno mi accorsi fossimo arrivati davanti casa mia, così mi fermai davanti il cancelletto.
Oikawa«Domani ti voglio in palestra, alle sei»
«Ma è inu-»
Oikawa«Alle sei».
Mi rispose con un piccolo sorrisino furbo e continuò la strada verso casa sua, così lo seguii con lo sguardo.
Abitava poco più lontano.
"Domani...".
Sospirai ed entrai in casa, pensando a quella maledetta proposta
E va bene, andiamoci.

—angolo autrice
dio ma perché i professori si riducono sempre all'ultimo?
che stress
al prossimo capitolo.

𝑁𝑜𝑛 𝑎𝑏𝑏𝑎𝑛𝑑𝑜𝑛𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 -Oikawa Toru-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora